World Pasta Day: CealiachiaFacile, il piatto simbolo della cucina italiana anche per i celiaci
Mendola, la pasta senza glutine ha raggiunto standard elevatissimi e va bene anche per le risottature
Caltanissetta, 24 ottobre 2024 – “La pasta è il piatto simbolo della cucina italiana, e i celiaci non devono rinunciarvi per nessuna ragione”. Michele Mendola, fondatore della community CeliachiaFacile, nata proprio per aiutare chi soffre di intolleranza al glutine a affrontare la vita di tutti i giorni, lo afferma a gran voce in occasione del World Pasta Day, la giornata che in tutto il mondo rende omaggio a una delle bandiere culinarie italiane.
“Esistono moltissime aziende che producono pasta senza glutine – spiega ancora Mendola, – e anche i grandi marchi hanno lanciato una linea dedicata a chi deve rinunciare al glutine. Alcuni utilizzano mix di farine più classiche come mais bianco, mais giallo e riso integrale, senza aggiunta di amidi. Altri utilizzano solo farina di mais che conferisce un’ottima tenuta in cottura e maggiore capacità di trattenere i condimenti. E ci sono anche delle varianti con aggiunta di farina di quinoa, amaranto, teff, avena, grano saraceno. Questi prodotti hanno a oggi raggiunto standard elevatissimi e non hanno nulla da invidiare alla pasta tradizionale sia in termini di gusto, sia per quanto riguarda la consistenza”.
Esistono inoltre molte tipologie di pasta fresca, come lasagne, tagliatelle, gnocchi, e quelle ripiene come tortellini o ravioli. “Alcune produzioni sono anche semi artigianali – aggiunge Mendola, ma per chi vuole preparare della pasta fatta in casa, in negozio si possono trovare tantissimi mix di farine specifici per pasta fresca, per cucinare al meglio le proprie ricette preferite”.
Con la pasta senza glutine è possibile preparare senza problemi anche le ricette più elaborate, persino quelle che richiedono la risottatura. “La pasta gluten-free contiene meno amido della tradizionale, ma basta seguire qualche accorgimento – spiega il fondatore di CeliachiaFacile. – Se si sbollenta la pasta per qualche minuto, occorre usare meno acqua, di modo che ci sia una maggiore concentrazione di amido. Se invece la pasta viene cotta direttamente con il sugo, allora è meglio utilizzare il brodo, e non dell’acqua, quando il condimento è troppo denso”.
Le pasta senza glutine non richiede nessuna procedura speciale, si cuoce allo stesso modo della pasta normale. Ma, come per ogni altro cibo, è necessario seguire qualche accortezza particolare per evitare contaminazioni che potrebbero risvegliare l’intolleranza. “La regola d’oro – ricorda Mendola, – è di utilizzare pentole e stoviglie dedicate per cucinare i cibi senza glutine. E nel caso della pasta va rispettata con uno scrupolo ancora maggiore, se possibile. Questo perché mestoli, pentole e soprattutto gli scolapasta potrebbero nascondere qualche residuo della pasta che è rimasto incollato nonostante il lavaggio. E quel residuo potrebbe alla fine contaminare le pietanze senza glutine. Per lo stesso motivo, se si cucina per tante persone, alcune celiache e alcune no, conviene preparare la pasta senza glutine per tutti, nessuno si accorgerà della differenza”.
Infine occorre sfatare un falso mito: “La pasta senza glutine non è meno calorica di quella normale – sottolinea il fondatore di CelachiaFacile. – È un alimento studiato per le persone intolleranti al glutine, e quindi ha grossomodo le stesse proprietà nutritive della pasta tradizionale. Purtroppo, non è di grande aiuto per chi vuole perdere peso, anche perché l’apporto calorico dipende principalmente dal condimento e dalle quantità. Insomma – conclude Mendola, – il vero problema è che non si può dire di no a un buon piatto di pasta”.