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Venezia, AVS fa appello a Giuli: Salvi ‘De Zottis’ da demolizione”Agisca subito, eviti una sconsiderata e distruttiva decisione”

Venezia

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Il ministro della Cultura Alessandro Giuli salvi dalla demolizione il padiglione ‘De Zottis’. E’ la deputata di Avs Luana Zanella a chiedergli di “intervenire urgentemente, per quanto di competenza, anche attraverso la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Venezia, affinché si provveda a tutelare il prezioso bene storico, evitandone la demolizione”. Giuli dovrebbe agire “tempestivamente, prima dunque che il Comune di Venezia proceda” con “una sconsiderata e distruttiva decisione”. Se si attivasse in questo senso, il neoministro risponderebbe alle “attese di una città che ha visto troppe volte cancellati i segni della sua storia”.

L’appello di Zanella è contenuto in una interrogazione, depositata ieri alla Camera e visionata dalla ‘Dire’, che prende le mosse dalla decisione maturata lo scorso 17 luglio in consiglio Comunale a Venezia con l’approvazione, a maggioranza, della variante al Piano di recupero dell’ex ospedale Umberto I di Mestre, nel cui ambito l’amministrazione acquisirà al patrimonio comunale gli storici padiglioni (risalenti agli anni tra il 1906 e il 1935) ‘De Zottis’, ‘Cecchini’ ed ex ‘Direzione Sanitaria’. Lo ‘De Zottis’ andrebbe appunto abbattuto “per realizzare un parcheggio a raso, sulle rive del fiume Marzenego”, ricorda Zanella. Ma soprattutto ricorda che quel padiglione, “inaugurato nel 1935, è una delle purtroppo non molte testimonianze della città di Mestre storica, stravolta o cancellata, a partire dal secondo dopoguerra, da anni di speculazione edilizia e di insensate politiche urbanistiche”.

E siccome “la città reclama da tempo il recupero di ogni segno e di ogni edificio che ne restituiscano la profondità dell’esperienza storica” quell’edificio è da salvare.

Anche se “da tempo è colpevolmente lasciato in abbandono”, per Zanella lo ‘De Zottis’ “è del tutto recuperabile a usi civici, come da anni la città richiede, collocato com’è nel cuore di Mestre, anzi nella sua parte originaria più antica”.

Il padiglione ‘De Zottis’, insiste infine la parlamentare, “come gli altri edifici per fortuna non destinati alla demolizione, è importante dal punto di vista storico, non solo perché individuato come bene culturale dall’articolo 10 del decreto legislativo del 22 gennaio 2004, numero 42, ma anche dalla stessa pianificazione comunale (dichiarato come Invariante dal vigente Piano di assetto del territorio)”.

fonte «Agenzia DIRE»


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