Una lezione particolare alla scuola di italiano per stranieri a San Giuliano Milanese, giovedì 7 aprile corso serale livello A2
di Paolo Rausa
La scuola di italiano per stranieri di San Giuliano Milanese, al 10° anno di vita, promossa dalla Associazione Culturale Orizzonte, si articola in corsi diurni e serali, su due livelli base, A1 e A2, per principianti e avanzato.
Con l’aggiunta da un mese di un corso per analfabeti che chiamiamo A0, rivolto a chi non conosce nulla della lingua e della cultura italiane e o a chi nel proprio paese non ha frequentato le scuole dell’obbligo. Ultimamente si è aggiunto un corso sperimentale riservato a donne ucraine – sono quelle che si sono presentate finora, due della zona a nord del Donbass e due di Odessa. Al mattino invece i corsi sono per lo più frequentati da signore arabe, di Egitto, Marocco, Libia, ecc., con i loro bambini.
Anche sud americani proveniente dal Perù e San Salvador, Colombia, ecc, alcune dall’est europeo, come Moldavia, Romania, ecc. Giovedì eravamo due docenti: io e Sandro, che aveva subito un’estrazione del dente del giudizio, non dolorosa per fortuna. Siamo partiti proprio dalla comprensione di questo termine. Che cosa vuol dire “giudizio”. Il pensiero va ai giudici che pronunciano sentenze in tribunale. Chiaro?
Sì! Adelante con juicio!, il riferimento va al Gran Cancelliere di Milano Antonio Ferrer che nei Promessi Sposi si rivolge al cocchiere per comandargli prudenza mentre attraversano con la carrozza le strade di Milano invase dal popolo in rivolta. Si capisce? La frase in spagnolo viene colta dagli studenti sudamericani. Quell’adelante ricorda una canzone di De Gregori: “Adelante, adelante, c’è un uomo al volante ha due occhi che sembra un diavolo…”. Ascoltiamo la canzone sul cellulare, tutti intorno al tavolo. Il ritmo è piacevole, il cantautore italiano è uno dei più bravi. Torniamo al giudizio. Sapete che un artista italiano ha dipinto un’opera d’arte straordinaria? Si chiama Michelangelo e l’opera Giudizio Universale, perché riguarda tutti.
Questo è l’universo. Guardate sul cellulare: Cappella Sistina. Prendono il cellulare e scrivono. Non tutti riescono a raggiungere l’immagine ma poi si apre la bellezza di questa opera pittorica. C’è al centro l’uomo/Adamo che tende la mano verso Dio, rappresentato da un vecchio saggio con la barba bianca. Le mani si tendono, l’una verso l’altra, ma non si raggiugono. Facciamo una prova, io con Mohammed. Io tendo il braccio e anche lui, ma non ci tocchiamo.
E’ la tensione verso il divino, Dio è sollecito e benevolo, ci viene incontro ma questo rapporto non si salda. Altre civiltà hanno rappresentato questo giudizio, come Anubi nell’Antico Egitto che pesava il cuore degli uomini su un piatto della bilancia e sull’altra il peso era equilibrato da una piuma. Leggero, senza peccato. Poi finalmente passiamo al testo. Lettura e comprensione del testo. Che tipo sei? Alto, basso, grosso, magro, biondo, castano, con gli occhiali, con la barba, ecc. E poi gli esercizi. Guardare l’immagine e metterla in relazione con le parole. Sapete cos’è l’immagine? E l’immaginario?
E’ indispensabile, perché ci solleva dal peso della realtà e ci fa sognare. Per es, guardare oltre la siepe, come diceva un poeta italiano di nome Leopardi. Oppure come dice una canzone di John Lennon “Imagine”: Immagina tutte le persone vivere in pace… Prendete i cellulari. Cercate Imagine. Alzate il volume, venite qui, tutti vicini. La musica è bellissima e anche il testo, commoventi. Intanto il tempo passa ed è l’ora di terminare la lezione. Un viaggio dentro la musica, l’arte e la cultura italiane. Un bel viaggio!