Una Galea di Cavallino nella battaglia di Lepanto
Di Francesco Sammati
Una straordinaria pagina di storia riscoperta.
All’alba del 7 ottobre 1571, nelle acque di Lepanto, golfo di Corinto, fu combattuta un’aspra battaglia navale tra le flotte musulmane dell’Impero Ottomano e quelle cristiane della Lega Santa, che riuniva le flotte della Repubblica di Venezia, di Genova e di Lucca, dell’Impero spagnolo (con il Regno di Napoli e quello di Sicilia), dello Stato Pontificio, dei Cavalieri di Malta, del Ducato di Savoia e quello di Urbino, Mantova, Ferrara e Granducato di Toscana.
La vittoria cristiana di Lepanto fu decisiva per l’intera comunità mediterranea dell’Europa.
Le perdite turche ammontarono a 25.000 morti, 30 galere affondate e 100 catturate. Sul fronte opposto, i cristiani persero 7.500 uomini e 15 navi.
La storia locale ha sempre ricordato la morte in questa battaglia di Fabio e Ottavio Castromediano. La notizia della morte dei due fratelli giunse a Cavallino dopo 27 giorni .
Per i due eroi ci furono delle solenni pompe funebri, celebrate dal vescovo mons. Scipione Spina, con la commossa partecipazione del popolo e dell’aristocrazia nobiliare salentina.
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