Una delegazione di Cavallinesi (LE) consegnano ai Sindaci di Castelmezzano e Pietrapertosa (PZ) il libro “I Lymburg Castromediano nel gioco della storia”
di Maurizio Nocera
Una nutrita delegazione di Cavallino (Francesco Sammati, Antonio Bascià, Paolo Colazzo), più due leccesi (Sandro Savina e chi qui scrive) il 30 settembre scorso si è recata a Castelmezzano. Scopo del viaggio: consegnare ai sindaci Nicola Valluzzi (Castelmezzano) e Maria Cavuoti (Pietrapertosa) un libro, a firma di F. Sammati e M. Nocera, I Lymburg Castromediano nel gioco della storia (Edizione Grifo, 2022). Su questo libro l’avv. Sandro Savina ha scritto una bella recensione (ancora inedita) in cui dice:
«I Lymburg Castromediano nel gioco della storia è un racconto armonioso della straordinaria vicenda dei Lymburg Castromediano, casata nobiliare che attraversando un millennio ha ricevuto e ha donato un profilo identitario rispetto ai territori in cui ha operato. Gli autori, Francesco Sammati e Maurizio Nocera […] sono riusciti a esporre con chiarezza processi evolutivi complessi. […] La ricostruzione storica delle vicende di questa casata si sviluppa partendo dal prezioso testo di Antonio Fusco (XVII sec) che a sua volta aveva acquisito informazioni storiche da fonti ancora più antiche ma oggi non più esistenti. […] Il connotato di straordinarietà che può attribuirsi a questa vicenda è strettamente connesso con i luoghi.
Al nordico [tedesco] Kiliano, capostipite della casata, venne riconosciuto il possedimento di Castelmezzano e da esso acquisì il nome latino [Castrum Medianum] da affiancare a quello proprio di origine [Castelmezzano]; a distanza di mille anni poi, ad un altro luogo, relativamente distante, è stata attribuita la denominazione dell’ultimo discendente della stessa famiglia nobiliare, Sigismondo Castromediano, cittadino illustre di Cavallino, uomo di cultura e patriota. Dunque un’entità geografica ha conferito l’appellativo nobiliare a una casata, contribuendo a definirne l’identità, e quella stessa casata ha restituito il nome ad un altro luogo! Scambio questo che può essere definito “un gioco della storia”, appunto come recita il titolo del libro.
Esso però ha l’aspetto in tutto e per tutto di una magia, anche perché non è stato voluto dai protagonisti, Kiliano e Sigismondo, né dagli amministratori locali che hanno conferito la denominazione alla crescente frazione di Cavallino, in quanto erano sicuramente all’oscuro degli intricati collegamenti genealogici della famiglia Castromediano».
Questa l’importanza del libro, che il prof Francesco Sammati ha illustrato ai sindaci delle due preziose comunità montane della Basilicata; attenti amministratori che fino a ieri erano all’oscuro di questa colleganza storica tra i luoghi da loro amministrati e la frazione Castromediano di Cavallino.
Lungo è stato il colloquio delle due parti con sul finale lo scambio di doni (libri). L’evento si è verificato il giorno successivo alla tumulazione nel cimitero di Castelmezzano del noto sociologo salentino-castelmezzanese, il prof. Gigi Za, nativo della cittadina lucana ma che ha vissuto buona parte della sua vita nel Salento. Il prof. Za ha lasciato un’impronta profonda nel territorio di Castelmezzano, a tal punto che il sindaco Nicola Valluzzi ha ritenuto degno dedicargli una giornata istituzionale alla sua memoria.