Un libro La voce dell’istinto di Gabriella Colletti. Recensione di Serena Rossi
Di recente mi hanno presentato una nuova amica, la professoressa Gabriella Colletti, subito abbiamo legato per comune matrice artistica, così lei mi ha donato una copia del suo libro La voce dell’istinto, subito letto.
All’inizio mi ha incuriosita la sua presentazione trattando la storia di un cane vissuta e raccontata in prima persona dall’animale stesso, molto curioso.
Una delle mie tante passioni ma tra le più accorate sono i cani, da anni per questo faccio la volontaria in canili e gattili della zona andando anche fino a Rho il sabato mattina a curare un gruppo di cani in un canile, lì si lavano i pavimenti, si puliscono le coperte, si rifanno le cucce e poi via con le passeggiate.
Vivo con due cani quasi anziani e due gatti, tutti salvati da situazioni di pericolo o da canili lager. Sally meticcia di 11 anni, Birillo meticcio di 12 anni, e Rosita e Filippo i gatti. La mia giornata scorre accanto a Sally, io e lei siamo un unico essere ormai, mentre Birillo va in studio con mio marito tutti i giorni perché è un po’ pericoloso, tenta di mordere i passanti, veniva picchiato in un recinto da cucciolo.
Da anni, data questa mia folle passione cinofila, nella mia pittura un filone di ricerca va verso la figura del cane e soprattutto la forma che assume quando litiga e diventa “arrabbiato”, mi sbalordisce come passi in pochi secondi da essere angelico a feroce belva quando fa le zuffe.
Tornando al libro la Colletti si è immedesimata nel cane…., bestia prima curata e amata in famiglia poi abbandonata.
Qui inizia la sua storia avventurosa fatta di incontri felici come con il cane “Vecchio” saggio amico e un branco di cani selvatici poi. L’amicizia con Vecchio si rivela fortificante e il protagonista lo ricorderà sempre anche nei momenti difficili della vita senza padrone.
Non voglio raccontare tutta la trama per non togliere la sorpresa al lettore, però durante questa storia si vive attaccati alle pagine vivendo tristezza e gioia con…., spesso soffrendo per la perdita della libertà o per le difficoltà quotidiane di un cane che vive da solo, allo stato brado.
Grazie al suo coraggio il protagonista riscatterà la sua umile vita e troverà amore e rifugio, salvando un bambino da annegamento certo in un fiume.
Questa è una storia semplice, avventurosa, trattata con delicatezza femminile e istinto appunto. Istinto. La cosa che più ci avvicina al cane, al protagonista, l’istinto che da saggi dovremmo seguire più spesso.
Sempre l’istinto porta Gabriella Colletti, esperta d’arte e letteratura, ad appassionarsi anche alla poesia e pubblica diverse sue sillogi riscuotendo successi in Concorsi letterari e buon parere di critica e pubblico.
L’Autrice con la sua scrittura dal gusto raffinato ci racconta una storia che ci fa sognare, ci rimanda ad un’isola sconosciuta descritta nelle atmosfere inconfondibilmente marine, con lo sguardo sempre rivolto agli azzurri-viola del cielo di giorno e alla dolce e rasserenante luna di notte. Quello stesso sguardo in alto del sognatore che anela alla sua libertà ma senza padrone vive soffrendo, e allora qual è la migliore esperienza? La domanda rimane sospesa e sta a noi fare una ulteriore riflessione.
Perché non siamo fatti solo di carne ma anche di istinto.
Note biografiche di Gabriella Colletti
Gabriella Colletti nasce a Milano l’11 marzo 1967. Si laurea in Lettere Moderne all’Università degli Studi di Milano con una tesi in Critica d’Arte comparata con Estetica.
Nel ‘98 pubblica il saggio Piccola Guida al Broletto di Novara (Millenia Edizioni, Novara); nel 2004 il volume Cento poesie del cuore (Nuove Scritture, Milano). Suoi componimenti poetici e racconti sono presenti in svariate antologie. Un saggio su Paul Klee è nel volume di A.A. V.V. Scritti in ricordo di Luciana Fortina (Pagnini Editore, Firenze 2013). Nel 2014 esordisce col romanzo La nostalgia dei girasoli (Manni Editori), grazie al quale ottiene vari riconoscimenti, tra cui: Finalista al Premio Internazionale Mario Luzi 2014/2015 – Sezione “Premio Italia”; Primo premio al Concorso Letterario di poesia e narrativa “Città di Arcore” 2016 Sezione narrativa edita. Nel 2016 pubblica la raccolta di poesie L’occhio al papavero (C.A.SA edizioni), per il quale ottiene il primo premio al Concorso di Poesia Vittoria Colonna 2017.
Nel 2018 pubblica il romanzo La voce dell’istinto (Edizioni Helicon, Arezzo).
Collabora con le seguenti riviste: “Punto d’Incontro”, “Eos”, “Fermenti” e “Il Pensiero Mediterraneo“.