Un libro di poesie di Anna Spissu “Cataloghi marini”
Recensione di Serena Rossi
Questo mese di agosto 2023 a Santa Margherita Ligure ho avuto occasione al reading poetico Poesia in valigia di conoscere la Poeta Anna Spissu con cui avevo preso contatti in precedenza.
Ci eravamo parlate al telefono e sui social e devo ammettere che era partita subito una buona sintonia. Mi ha colpito subito la sincerità di animo.
Parole franche e dirette quelle di Anna senza fronzoli. Mi ha raccontato subito il suo forte legame col mare che peraltro ci accomuna e la sua storia familiare e lavorativa.
Lei ha due figli io no. Per il resto viviamo a Milano entrambe.
Anna amministra una società di cui è comproprietaria e ammette che per adesso ha poco tempo da dedicare alla scrittura.
Ha già scritto due romanzi e uno di questi parla del Castello di Rapallo dedicato ad un pirata. Il mare per la Spissu è centro nevralgico di vita. Emotivo ed emozionale.
Ultimamente mi ha confessato di avere iniziato ad immaginare ogni essere umano sulla spiaggia come creatura marina e da qui essersi ispirata alla sua ultima silloge Cataloghi marini.
Al reading a Santa Margherita me ne ha fatto dono, io lo ho portato in montagna dove adesso mi trovo e finalmente ho avuto modo di leggerlo.
Il libro è Cataloghi marini edizioni Temperino rosso per la Collana Tracce di sabbia al costo di 12 euro.
Mi ha incantata.
Con semplicità e chiarezza Anna Spissu parla diretta al cuore, non ha mezze misure.
Il verso è libero la parola scorre scarna ben calibrata.
Usa toni minori senza catastrofi e ti coinvolge ad ogni parola, ti identifica con i ricci marini e con le patelle, con le seppie e con i sassi, lei è lì che ti accoglie e riflette e sorride, si immerge e riemerge nel e dal suo mondo acquatico. La sua vera matrice.
È un libretto lieve che come creatura marina va lasciato sul comodino e riletto a piu riprese ad ogni ripasso di ogni onda.