IL PENSIERO MEDITERRANEO

Incontri di Culture sulle sponde del mediterraneo – Rivista Culturale online

Turismo e agroalimentare sotto attacco, un pericolo per il futuro del Paese

Turismo agroalimentare

di Riccardo Rescio


Negli ultimi tempi stiamo assistendo a una serie di attacchi sistematici e apparentemente ben orchestrati contro i pilastri fondamentali dell’economia italiana: il turismo e l’agroalimentare. Non si tratta di isolati episodi spontanei o casuali, ma di un fenomeno che induce a pensare a un’azione strategica volta a minare la credibilità e la stabilità di due settori vitali per il bilancio dello Stato. Il turismo: da risorsa a capro espiatorio. Il turismo, che rappresenta una delle principali fonti di ricchezza del nostro Paese, viene sempre più frequentemente dipinto come un problema anziché una risorsa.

Accusato di essere il responsabile di fenomeni come l’overtourism, il degrado urbano o la pressione ambientale, viene strumentalizzato da frange di opinione che non offrono soluzioni concrete, ma alimentano una narrazione negativa e divisiva. È innegabile che una gestione poco attenta del turismo possa generare disfunzioni. Tuttavia, la risposta non può essere quella di demonizzare un intero settore, ma di lavorare su proposte serie, credibili e perseguibili per una gestione sostenibile e responsabile, in grado di valorizzare il patrimonio culturale e naturale italiano.

L’agroalimentare e il vitivinicolo nel mirino mediatico. Un discorso analogo vale per il settore agroalimentare, spesso bersaglio di campagne mediatiche che amplificano singoli episodi di comportamenti scorretti o illeciti, trasformandoli in un atto d’accusa generalizzato contro un comparto che rappresenta l’eccellenza italiana nel mondo. Non possiamo permettere che casi isolati diventino lo strumento per screditare intere filiere produttive, che da decenni sono simbolo di qualità, tradizione e innovazione. Al contrario, è necessario isolare e punire le irregolarità, ma anche sottolineare il valore inestimabile di chi opera con correttezza e passione.

Un’azione coordinata? Le domande da porsi. Non siamo di fronte a un problema di “complottismo”, ma a un fenomeno che merita attenzione. La coincidenza temporale e l’intensità degli attacchi solleva interrogativi legittimi : Chi trae vantaggio dal danneggiare il turismo e l’agroalimentare italiani? Esistono gruppi organizzati o interessi sovranazionali che stanno incentivando queste campagne?Qual è il ruolo dei media e delle narrazioni unilaterali nel plasmare l’opinione pubblica?

La necessità di una risposta unitaria e ferma. Di fronte a queste minacce, non possiamo cedere alle pressioni di minoranze rumorose che promuovono visioni distorte e irrealistiche. È fondamentale che le istituzioni, le imprese e i cittadini si uniscano per: Proteggere il turismo e l’agroalimentare come risorse strategiche. Investire in una comunicazione trasparente e positiva che valorizzi il contributo di questi settori al benessere del Paese. Contrastare con fermezza le campagne di disinformazione e i comportamenti scorretti, senza però generalizzare.

L’Italia ha costruito la sua identità e la sua economia su un patrimonio culturale, paesaggistico e produttivo unico al mondo. È nostro dovere preservarlo e difenderlo, non solo per il presente, ma per garantire un futuro di prosperità e opportunità alle prossime generazioni.

Credito di immagine: https://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2023/10/18/rapporto-agroalimentare-ismea-tutti-i-numeri-del-settore/80386


Rivista online Il Pensiero Mediterraneo - Redazioni all'estero: Atene - Parigi - America Latina. Redazioni in Italia: Ancona - BAT - Catania - Cuneo - Firenze - Genova - Lecce - Marsala - Milano - Palermo - Roma - Trieste. Copyright © All rights reserved. | Newsphere by AF themes.