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Troia: tra storia e leggenda

Scavi a Troia

Scavi a Troia

di Filippo Rispini

L’antica città di Troia, celebrata nell’epica omerica dell’Iliade, è un crocevia di storia e leggenda che continua ad affascinare e intrigare studiosi e appassionati di tutto il mondo. La sua esistenza storica è stata a lungo oggetto di dibattito, poiché la mancanza di prove concrete ha alimentato il mito e la fantasia. Tuttavia, negli ultimi decenni, grazie a scavi archeologici e avanzamenti nella ricerca storica, la verità di Troia ha cominciato a emergere, seppur in modo frammentario.

Le origini e le leggende sulla città di Troia costituiscono un fascinoso intreccio di mito e storia che affonda le radici nell’antichità greca. Secondo la mitologia greca, Troia fu fondata da Troo o Teucro, figure leggendarie legate agli dei dell’Olimpo. Le leggende che circondano la fondazione di Troia si intrecciano con le genealogie mitologiche e con le narrativa epiche.

La fondazione di Troia è attribuita a Troo (o Tros), figlio di Eracle e fondatore della città. Secondo un’altra versione, Troia fu fondata da Teucro, discendente di Zeus, il quale battezzò la città col suo stesso nome (Teucria). Le fonti antiche offrono varie versioni delle origini della città, tutte caratterizzate da elementi mitologici che collegano Troia agli dei e agli eroi dell’antica Grecia.

Una delle leggende più celebri legate a Troia è quella del rapimento di Elena da parte di Paride, principe di Troia. Secondo la mitologia, Paride scelse Elena come la più bella tra le dee, offrendole la mela d’oro di Eris. Questo atto scatenò l’ira degli dei e provocò la guerra che avrebbe distrutto Troia. Il rapimento di Elena è il catalizzatore degli eventi narrati nell’Iliade di Omero.

La leggenda di Troia è raccontata nell’Iliade e nell’Odissea, attribuite al poeta greco Omero. Queste epopee celebrano le gesta eroiche dei guerrieri greci e dei troiani durante la guerra di Troia. I personaggi leggendari come Achille, Ettore, Agamennone e Ulisse popolano le pagine di queste opere, diventando icone della mitologia greca.

Le leggende sulla città di Troia sono spesso intrecciate con profezie e predestinazioni. La caduta di Troia era stata predetta da vari oracoli e vaticini, ma il destino della città era inevitabile. Anche se i troiani combatterono coraggiosamente, la città fu infine distrutta dai greci con l’inganno del cavallo di legno.

Le leggende di Troia hanno avuto un profondo impatto sulla cultura occidentale, influenzando opere letterarie, artistiche e teatrali nel corso dei secoli. Da tragedie greche come le opere di Eschilo e Euripide, a romanzi moderni come “Le Rane” di Aristofane e “Troia” di David Gemmell, la storia e le leggende di Troia continuano a ispirare e affascinare.

In sintesi, le origini e le leggende sulla città di Troia rappresentano un capitolo fondamentale della mitologia greca e della storia antica. Sebbene molti dettagli siano oscurati dalla nebbia del tempo e della fantasia, il fascino di Troia continua a catturare l’immaginazione di generazioni di persone, offrendo un viaggio affascinante attraverso le terre della mitologia e della storia.

La scoperta di Troia è un capitolo affascinante nella storia dell’archeologia, che ha avuto un impatto significativo sulle nostre conoscenze della civiltà antica. Il merito principale della scoperta dei resti di Troia va all’archeologo tedesco Heinrich Schliemann, il quale, ispirato dalle narrazioni omeriche, intraprese una serie di scavi sul sito di Hissarlik, nell’attuale Turchia, negli anni 1870.

Schliemann, uomo d’affari di successo con una fervida passione per l’antichità greca, dedicò gran parte della sua vita e della sua fortuna alla ricerca della leggendaria città di Troia. Utilizzando l’Iliade di Omero come guida, Schliemann identificò il sito di Hissarlik come il luogo probabile dell’antica Troia e iniziò gli scavi.

Gli scavi condotti da Schliemann ad Hissarlik furono intrapresi con grande entusiasmo ma anche con metodi talvolta controversi. Schliemann, desideroso di confermare la veridicità delle leggende omeriche, fece uso di esplosivi e di un’approccio talvolta distruttivo che portò alla perdita di parte del materiale archeologico. Tuttavia, i suoi sforzi portarono alla luce una serie di livelli stratigrafici che testimoniavano la presenza di insediamenti umani antichi.

Durante gli scavi, Schliemann identificò nove livelli di insediamento, indicando che Hissarlik era stato un importante centro urbano per secoli. In particolare, gli scavi condotti nei livelli più bassi, noti come Troia II e Troia VII, portarono alla luce una vasta quantità di reperti archeologici che indicavano la presenza di un’antica città fortificata, con mura, porte e abitazioni.

Uno dei ritrovamenti più celebrati di Schliemann fu il cosiddetto “Tesoro di Priamo”, una collezione di gioielli e oggetti d’oro rinvenuti nel livello di Troia II. Questi reperti, che Schliemann attribuì erroneamente al leggendario re Priamo, divennero simbolo del ricco patrimonio di Troia e suscitarono l’interesse del mondo intero.

Nonostante il clamore suscitato dalle sue scoperte, Schliemann fu oggetto di critiche da parte della comunità archeologica per i suoi metodi non sempre scientifici e per le interpretazioni affrettate dei reperti. Successivi scavi condotti da altri archeologi, come Carl Blegen negli anni ’30 e ’40, hanno portato ulteriori informazioni sulla storia e la topografia di Troia, confermando e integrando le scoperte di Schliemann.

In conclusione, la scoperta di Troia da parte di Heinrich Schliemann rappresenta un momento cruciale nella storia dell’archeologia e ha contribuito in modo significativo alla nostra comprensione dell’antica civiltà egea. Nonostante le controversie e le critiche, le scoperte di Schliemann hanno aperto la strada a una maggiore ricerca e scoperte successive che continuano ad arricchire il nostro sapere su questa città leggendaria.

L’eredità di Troia continua a influenzare la cultura e la letteratura occidentale fino ai giorni nostri. Le sue leggende e la sua storia hanno ispirato numerose opere letterarie, artistiche e teatrali nel corso dei secoli, dimostrando l’impatto duraturo di questa antica città.

In sintesi, la storia di Troia rappresenta una testimonianza affascinante di una civiltà antica che ha prosperato e si è evoluta attraverso secoli di interazioni culturali e conflitti. Le scoperte archeologiche e le interpretazioni storiche continuano a gettare nuova luce su questa città leggendaria, offrendo una finestra sul mondo antico e sulle sue meraviglie.


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