Torino: Meglio utilizzare la piazza per le idee che per gli stand?
Di Pompeo Maritati
Ecco come appariva dall’alto questa mattina una piazza di Torino. Nottetempo qualche burlone innamorato si è divertito a lasciare questa traccia del suo immenso Amore. Chi sa quanti di noi avremmo voluto esserne gli artefici.
A me piace credere che si sia trattato di una goliardia romantica, anche perché credere che ci possano essere ancora oggi simili manifestazioni d’amore è oramai cosa rara.
Pare, stando a quanto è stato riportato da qualche quotidiano, che la soprintendenza al patrimonio artistico di Torino abbia asserito che quasi quasi è meglio lasciare la piazza alle libere espressioni dei cittadini che agli stand. Plaudo e condivido questa ironica quanto intelligente affermazione.
Certo che se da domani ci divertissimo tutti a esprimere i nostri sentimenti sulle piazze d’Italia le soprintendenze d’Italia avrebbero da lavorare.
Quello che mi pare strano è che quel qualcuno, anche se l’opera sembrerebbe riconducibile all’operato di più di qualche burlone, sia stata possibile senza che nessuno se ne accorga. Si vede che a Torino la gente gode di un sonno profondo. Beati loro.
Che dire, costui o costoro sono riusciti ad attirare la nostra attenzione su qualcosa che in definitiva non possiamo che plaudire: s’inneggia all’amore e mai come in questo periodo abbiamo tanto bisogno d’Amore, non solo quello per la propria bella.