Teodoro Pellegrino e le “Celebrazioni Salentine”
di Giorgio Mantovano
Fu Teodoro Pellegrino, all’ epoca infaticabile Direttore della Biblioteca Provinciale di Lecce, a predisporre un programma di manifestazioni che sottopose all’attenzione del Presidente della Provincia, avv. Luigi Martino Caroli, e dell’allora assessore alla pubblica istruzione, avv. Vittorio Aymone.
Esso mirava all’istituzione dell’Università a Lecce; una proposta non sorta all’improvviso, ma di vecchia data, come ha poi dimostrato la Prof. Ornella Confessore nella sua preziosa opera dal titolo “L’Università di Lecce dalle cattedre del ‘700 allo Studium 2000“, Congedo Editore, Galatina, 1990.
Furono organizzati due cicli di incontri con illustri relatori volti a percorrere, dalla preistoria alla contemporaneità, la cultura salentina.
Il primo ciclo fu inaugurato nell’ottobre del 1952 dall’On. Prof. Giuseppe Codacci Pisanelli, il quale sottolineò che tra le finalità di quelle conferenze vi era anche un sogno, “quello dell’Università salentina”.
Il secondo ciclo si aprì l’anno successivo, il 4 ottobre 1953, e si concluse il 31 ottobre con un memorabile discorso del Senatore e Avv. Michele De Pietro (1884 -1967), che fu anche vicepresidente del Senato e Ministro di Grazia e Giustizia, sotto i governi di Amintore Fanfani e Mario Scelba.
Nel Teatro “Politeama Greco”, gremito in ogni ordine di posti, il De Pietro, con un discorso capace di infiammare l’entusiasmo dei partecipanti, celebrò l’importanza della memoria storica nella vita culturale.
” Non basta”, disse, “costruire delle strade, non basta costruire degli edifici, non basta migliorare le condizioni materiali di vita, bisogna far qualcosa di più, bisogna far vivere gli intelletti, far vivere le coscienze, e questo, in una città come Lecce, non si poteva fare se non rievocando quel che Lecce è stata nel corso del tempo.”
Parole toccanti e di singolare attualità.
Dopo aver narrato, con ricchezza di dettagli, l’importanza negli anni 1878 e ’79 del “Gazzettino Letterario di Lecce”, periodico dal respiro internazionale, fondato da Luigi Tinelli, mitico docente e poi preside del Liceo classico Palmieri, con il contributo dei migliori ingegni di Terra d’Otranto, Michele De Pietro concluse il proprio intervento con queste significative parole:
“Noi del Salento, che abbiamo tante cose da rimpiangere, che manchiamo di tante cose che pur vorremmo avere, che sappiamo di essere poveri di beni materiali, noi del Salento, e dico del Salento per dire l’ultimo lembo del Mezzogiorno, noi del Mezzogiorno d’Italia non abbandoneremo mai la tradizione la quale ci fa vivere alla luce dell’intelletto e dei fastigi dell’arte”.
Il Prof. Ennio Bonea nel saggio “Teodoro Pellegrino, manager culturale“, apparso in Apulia, nel marzo 2000, ne ha ricordato l’illustre figura di protagonista principale di una serie di iniziative volte a supportare la nascita, nel 1955, di una moderna Università nel Salento.
Più di recente Valentino de Luca, in “Teodoro Pellegrino (1908 – 1985). Un intellettuale per l’Università di Lecce“, Mario Congedo Editore, 2006, ha dato alle stampe un meticolosissimo lavoro di ricognizione dell’ imponente e variegata produzione intellettuale.