Sulla distribuzione degli Ebrei nel mondo verso il 1170 A.D. secondo Beniamino di Tudela
di Emilio Spedicato
Sintesi
Presentiamo i dati sulla distribuzione mondiale degli ebrei intorno al 1170 AD, come si trova nel libro Itinerario di Beniamino di Tudela. I dati mostrano che circa la metà degli ebrei vivevano nella regione dello Yemen, fatto spiegabile con la recente tesi di Kamal Salibi che la terra originale degli ebrei (come discendenti di Abramo), fosse il sud ovest dell’Arabia.
Introduzione
In una serie di libri recenti lo storico libanese, professore all’American University di Beirut, Kamal Salibi [1,2,3], ha sostenuto che prima della loro deportazione in altri paesi (il popolo di Israele da parte di Sargon nel 722 AC, il popolo di Giuda da parte di Nabucodonosor nel 587 AC), gli ebrei erano una coalizione di tribù che vivevano nella terra alta (l’Al-Sarat, altitudine tra 1700 e 3200 metri) del sud-ovest della penisola arabica. Tale terra corrisponde all’attuale Asir dell’Arabia Saudita.
È noto che quando Ciro permise agli ebrei di lasciare le terre dove erano stati deportati, solo pochi di loro, gli appartenenti alle tribù di Giuda e Levi, andarono in Palestina, ricostruendo il tempio in Gerusalemme. Il destino delle restanti dieci tribù è stato oggetto di lunghe discussioni. Velikovsky propose il Caucaso, la regione del Volga e una terza destinazione indeterminata, vedi [4].
Koestler [5], sostenne che molti abitanti della regione caspica al tempo dell’ impero cazaro erano ebrei e che la maggior parte dei giudei dell’Europa orientale discende da loro.
Le argomentazioni di Salibi si basano sulla geografia biblica relativa al periodo precedente alla deportazione. Salibi osserva che quasi tutti i circa 2000 toponimi che appaiono nei testi biblici si ritrovano nell’ Asir. Inoltre, dati aggiuntivi nel testo biblico, come le distanze, la vicinanza a fiumi e montagne…, sono corretti se riferiti all’Asir, mentre i pochi rintracciabili in Palestina hanno spesso caratteristiche topografiche incompatibili con il testo biblico. Qui sorvoliamo sui problemi connessi alle varie versioni antiche della Bibbia, come la Samaritana (forse la più antica), la Settanta, e quella, di solito oggi usata, dei Masoreti, circa 800 anni più tarda rispetto alle prime due. Salibi usa il cosiddetto “testo ricevuto” della Bibbia, cioè la versione in sole consonanti, disponibile nel Codice di Leningrado. Sostiene, e non è il solo, che la vocalizzazione fatta da Masoreti oltre 1000 anni dopo l’esilio, spesso non sia corretta. Tra le sue innovative affermazioni ricordiamo:
– “Fiume (h-yrdn) Giordano” è una traduzione sbagliata per “cresta”. Si tratta della grande scarpata rocciosa quasi invalicabile, alta molte centinaia di metri, che separa l’altopiano arabo dalla pianura, Tihamah, lungo il Mar Rosso. Questa scarpata si estende quasi ininterrottamente per un migliaio di km da poco sud della Mecca fino al golfo di Aden; ulteriori lunghi tratti esistono paralleli alla costa sud della penisola arabica, ora divisa fra Yemen e Oman. Struttura di solito non evidenziata nelle carte geografiche, ma ben indicata alle pagine 32-33 del Times World Atlas, complete edition, 1973. Si noti che nella Bibbia il Giordano non è mai chiamato “fiume” (nhr), un fatto che ha sempre sconcertato gli studiosi.
– Gerusalemme non è mai associata al termine “città” e le sue 26 porte sono altamente improbabili come porte di una città. Una città delle dimensioni di Gerusalemme avrebbe al più 4 porte, le più grandi città antiche avendo raramente oltre 12 porte. “Gerusalemme” è identificata da Salibi come una certa area naturale ben difesa nell’altopiano arabo, dotata di 26 accessi naturali. 24 di questi accessi compaiono nelle mappe odierne ancora con il loro antico nome biblico.
– Solo alcuni ebrei si stabilirono in Palestina con l’approvazione dei persiani nel VI secolo AC, quando la Palestina divenne importante economicamente per l’impero persiano, trovandosi sulla via di scambi commerciali tra l’Egitto e la Mesopotamia.
Salibi non discute il destino degli ebrei non stabilitisi in Palestina, ma osserva che molti ebrei abitavano nella penisola araba nel medioevo, fatto allora ben noto. Che tali ebrei affermassero di trovarsi nella loro terra natia è affermato da diversi autori medievali. Uno dei principali storici islamici, il persiano Al Tabari attivo nel nono secolo, descrive i molti villaggi fortificati presso la città di Iathhrib (poi Al Madinah), abitati da ebrei padroni della produzione e commercio di datteri. Uno delle prime vittoriose battaglie di Maometto avvenne contro di loro.
In questo articolo esaminiamo informazioni sulla distribuzione degli ebrei nel mondo riportate in un libro di Beniamino di Tudela. Trattasi di una fonte poco conosciuta, e ignorata da Salibi, come lui stesso mi comunicò per email. I dati in tale libro confermano la tesi di Salibi.
- Il viaggio di Beniamino di Tudela
Il rabbino Beniamino di Tudela nacque nel XII secolo nella città di Tudela in Aragona, non lontano da Saragozza. Verso il 1170 AD iniziò un viaggio di circa tre anni lungo le coste del Mediterraneo e all’interno dell’Asia, visitando le comunità locali di ebrei. Lo descrive nel libro Itinerary, dove poche sono le informazioni sui suoi eventi personali, ma appare il numero degli ebrei che vivevano nelle località visitate (ed in altre su cui era informato). Si è discusso sull’accuratezza dei numeri e qualcuno ha affermato che il viaggio mai fu fatto. Non possiamo entrare in queste discussioni, la nostra impressione è che il testo sia veritiero. Nel libro troviamo informazioni preziose su un periodo in cui la distribuzione mondiale degli ebrei era ancora simile a quella nei tempi classici. Tale distribuzione cambiò qualche tempo dopo, con la persecuzione in Europa e l’invasione dei ai Mongoli.
Seguono tabelle con il numero di persone nelle località visitate. Quindi un commento in particolare riferito alle tesi di Salibi.
- Tabelle della distribuzione degli Ebrei nel mondo
Nelle seguenti tabelle elenchiamo le città o le zone per le quali Beniamino fornisce il numero di ebrei; omettiamo le sue distinzioni tra rabbaniti, cioè seguaci dell’insegnamento rabbinico utilizzante anche il Talmud, e caraiti, utilizzanti solo i libri biblici canonici. Per alcune città o luoghi (ad es. Barcellona o Cipro) mancano le cifre.
Ebrei in Spagna, Francia e Italia:
GERONA 300 LUNEL 300 POSQUIÈRES 40
ST.GILLES 100 ARLES 200 MARSEILLES 300
PISA 20 LUCCA 40 ROMA 200
CAPUA 300 NAPOLI 500 SALERNO 600
AMALFI 20 BENEVENTO 200 MELFI 200
ASCOLI SATRIANO 40 TRANI 200 TARANTO 300
BRINDISI 10 OTRANTO 500 GENOVA 2
TOTALE 4.372
Ebrei in Grecia:
CORFU 1 ARTA 100 ACHELOO 30
PATRASSO 50 KIFTO 100 CRISSA 100
CORINTO 300 TEBE 2000 EGRIPO 200
IABUSTRISSA 200 RABENIKA 100 SINON POTAMOU 50
ARMILIO 400 BISSENA 100 SALONICCO 500
DEMETRIZI 200 DRAMA 140 CRISTOPOLI 20
COSTANTINOPOLI 2500 RODOSTO 400 GALLIPOLI 200
KALES 50 CHIOS 400 SAMOS 300
RODI 400
TOTALE 8.741
Ebrei in Siria e Palestina:
ANTIOCHIA 10 LATAKIA 100 BYBLOS 250
BEIRUT 50 SIDON 50 TIRO 500
AKKO 200 CESAREA 200 GERUSALEMME 200
BETLEMME 2 BEIT GIBRIN 3 BETHNABLE 3
RAMAN 300 YAFO 1 ASKELON 240
LUDD 1 TIBERIAS 50 GUSH 20
ALMAH 50 DAMASCO 3100 GALID 60
TADMOR 2000 EMESA 20 HAMA 70
ALEPPO 5000 BALIS 10 QUALAT GABER 2000
RAQQAH 700
TOTALE 15.190
Nota. Beniamino elenca separatamente i Samaritani: 400 a Damasco, 200 a Cesarea, 1000 a Nablus, 300 a Asquelon.
Ebrei in Mesopotamia:
HARRAN 20 RAS EL AIN 200 NISIBI 1000
GEZIRET IBN OMAR 4000 MOSUL 7000 RAHABAH 2000
KARKMEMISH 500 AL ABNAR 3000 HADARAH 15.000
OKBARA 10.000 BAGHDAD 40.000 ZERIRAN 5000
BAYBAL 3000 AL HILLAH 10.000 KAFRI 200
QUSUNAT 300 AL KUFAH 7000 AL ANBAR 3000
TOTAL 106.720
Nota. Beniamino osserva che presso Kafri esistono importanti edifici, fra cui una sinagoga, la tomba di Ezechiele e una ricca biblioteca con pergamene del primo e del secondo tempio.
Ebrei in Arabia e Yemen:
TANAI REGION 300.000 TILMAS 100.000 HAIBAR 50.000
DIRARE 3000 LASAS 2000 BASRA 10.000
TOTALE 465.000
Nota. La regione del Tanai aveva 40 città e 200 villaggi. Tutte le regioni sono chiamate da lui Saba o Al-Yemen, che significa “il Sud”, rispetto a Shinar, la Mesopotamia, il nome Shinar forse collegato a Sumeria.
Ebrei in Persia:
NAHR SAMURAH 1500 SUSA 7000 RUDBAR 20.000
HULWAN 4000 AMADIYAH 25.000 HAMADAN 30.000
TABARISTAN 4000 ISFAHAN 15.000 FIRUZEH 10.000
HIVA 80.000 SAMARKANDA 50.000 QIS 500
QATIF 5000
TOTALE 252.000
Ebrei in India:
QULAM 100.000 LABRIG 3000 AL GONGALAH 1000
TOTALE 104.000
Ebrei in Africa e Sicilia:
HELUAN 300 KUS 300 FAYYUM 200
CAIRO 7000 BILBEIS 300 BUTIG 200
BENHA 60 MINYAT ZIFTA 500 SAMNU 200
DAMIRAH 700 MAHALLAH 500 ALEXANDRIA 3000
DAMIETTA 200 SIMASIM 100 TANIS 40
PALERMO 1500
TOTALE 15.100
Totale generale e percentuale riguardante le aree di riferimento:
TOTALE GENERALE: 971.623
AFRICA-SICILIA 1,5%
INDIA 10,7%
PERSIA 25,9%
MESOPOTAMIA 11%
ARABIA-YEMEN 47,8%
SIRIA-PALESTINA 1,6%
EUROPA 1,3%
Oltre ai numeri di cui sopra, Beniamino cita senza cifre la presenza di ebrei in Germania e Cazaria. Inoltre afferma che un “gran numero” di ebrei viveva in un territorio montagnoso, che sembra riferibile all’Afghanistan e al Kashmir. Omette le cifre sull’Andalusia. Ricordiamo che secondo Koestler gli ebrei in Germania prima della fine dell’impero cazaro erano pochi, mentre era probabilmente molti nella Cazaria, i cui leader si erano convertiti all’ebraismo (“nelle terre di Cazaria, miele e ebrei esistono in grandi quantità “, scrive nel decimo secolo Al Muqaddasi nella Descrizione Imperii Moslemici ). L’impero cazaro era già in decadenza al tempo di Beniamino, a causa della crescita del potere Rus e delle incursioni dei Vichinghi lungo le coste del Caspio. Koestler sostiene che la gente del territorio cazaro migrò a nord ovest per sfuggire all’ invasione mongola. Molti si stabilirono nel territorio boscoso e paludoso tra l’odierna Polonia e la Russia Bianca. Da loro, e non dagli ebrei espulsi dai paesi dell’Europa occidentale, discende la grande popolazione di ebrei orientali. In quella terra visse la sua giovinezza la citata Golda Meir.
- Commenti sulle informazioni di Beniamino
Non sappiamo se i numeri in Beniamino si riferiscono alla popolazione totale effettiva degli ebrei a suo tempo, a causa delle seguenti domande:
A – i numeri si riferiscono all’intera popolazione o solo agli adulti maschi? Alcuni passaggi suggeriscono che erano considerati solo gli adulti maschi, listati per l’obbligo di pagare la decima
B – quante persone vivevano in città o regioni non visitate da lui?
A causa di ciò, anche supponendo che i numeri siano sostanzialmente corretti, il numero totale di ebrei, circa un milione, è un limite inferiore, forse di un fattore 4 rispetto al problema A e di un fattore 2 o più rispetto al problema B. Si può stimare un numero totale vicino a quello degli ebrei nel mondo romano al tempo del censimento da Augusto, quando gli ebrei erano la popolazione più numerosa, con circa nove milioni! Al tempo di Augusto solo una parte degli ebrei del mondo fu censita. Le condizioni economiche nell’impero romano erano forse migliori che al tempo di Beniamino, permettendo una maggiore densità di popolazione e numeri totali alti anche se su un territorio di minore estensione. È noto che la popolazione umana è stata quasi costante nel numero totale fino alla crescita esplosiva dovuta alla rivoluzione industriale.
Si potrebbe anche notare che la maggior parte degli ebrei viveva in città o cittadine, attiva in lavori specialistici; colorare gli abiti è un’occupazione spesso citata da Beniamino.
Nonostante l’inesattezza nei numeri, è probabile che i valori relativi degli ebrei nelle diverse aree geografiche siano abbastanza corretti. Pertanto le seguenti osservazioni da considerazione delle tabelle dovrebbero essere fondamentalmente valide.
- La regione dell’Arabia e dello Yemen contiene circa la metà della popolazione totale di ebrei. Questo fatto è un forte argomento a favore della tesi di Salibi secondo cui l’Arabia-Yemen era la regione da cui gli ebrei furono deportati dagli Assiri e dai Babilonesi. Molti dei deportati sarebbero infatti ritornati nella terra dei loro antenati.
- La regione con il secondo maggior numero di ebrei è la Persia. Al tempo di Beniamino questa comprendeva una grande parte dell’Asia centrale, il Turan, divisa oggi fra Turkmenistan, Tagikistan, Uzbekistan, Kazakistan. Notevole il gran numero di ebrei in Hiva, vicino al lago Aral, una regione ora rovinata ecologicamente ma in epoca medievale molto fiorente. È probabile che tale numerosa popolazione discendesse da ebrei insediatisi durante l’impero persiano, quando, trattati bene dai persiani, agivano spesso come loro amministratori. Parte della popolazione di questa zona fu massacrata dai mongoli, miranti a distruggere completamente gli abitanti delle città, vedasi Ata Malik al Juvaini [7], che scrive circa il 1250 d.C. È possibile che parte delle popolazioni turaniche, in particolare quelle nelle regioni più occidentali, come Hiva, poté sfuggire ai mongoli spostandosi con i cazari verso l’Europa orientale, e contribuendo così alla presenza di ebrei in tale area.
- L’India è la regione con la terza più grande parte di ebrei, concentrati nella città di Qulam, l’attuale Quilon, nella parte sud-occidentale. Nello lo scenario di Salibi, è probabile che gli ebrei nell’Arabia meridionale già in tempi molto antichi formassero colonie nell’India del sud, raggiungibile facilmente grazie ai monsoni, per commercio di prodotti speciali. È noto che il commercio tra lo Sri Lanka e Oman o Aden è estremamente antico. Si effettuava con navi costruite con tavole fissate con corde di fibra di cocco, ancora oggi costruite nelle isole Laccadive. Si veda Severin [8] per una loro descrizione e la sua personale esperienza nell’ usarle per attraversare l’ Oceano Indiano. La popolazione ebraica dell’India fu forse aumentata al tempo di Beniamino da rifugiati dall’ India occidentale, già parte dell’impero persiano. Qui la conquista islamica fu assai cruenta, per la resistenza degli indù ai cambiamenti religiosi. Anche la migrazione degli zoroastriani dall’Iran versoMumbay seguì le conversioni forzate.
- La regione con il quarto maggior numero di ebrei comprende oggi Siria, Irak e Turchia meridionale. Si può supporre che questa popolazione consistesse in parte di ebrei che restarono nel luogo della deportazione nonostante la possibilità di andarsene data da Ciro; in parte da ebrei arrivati nel periodo migliore dello sviluppo islamico, fra il X e il XII secolo; in parte da ebrei che lasciarono la Palestina dopo le guerre romane di Vespasiano e di Adriano. Parte potrebbe esser sfuggita ai massacri effettuati dai Mongoli, la cui ferocia diminuì avvicinandosi ai paesi cristiani, come l’Armenia che non fu attaccata. Si ricordi che il nonno di Gengis Khan era un cristiano nestoriano.
- Il numero di ebrei in Europa, nell’impero bizantino e lungo il Mediterraneo meridionale, dove dovrebbe trovarsi la maggior parte degli ebrei nell’ipotesi standard di una origine dalla Palestina, con dispersione nel periodo ellenistico e romano, è solo una piccola parte del totale. Escludendo una mortalità più elevata in queste regioni (terremoti e peste la devastarono verso il 540 AD, ma furono fenomeni presenti in tutto il mondo, forse in Cina nel modo più grave), questo fatto suggerisce che già in epoca classica gli ebrei nella regione mediterranea erano solo una piccola parte del totale.
I dati, in conclusione, sostengono l’ipotesi di Salibi secondo cui solo una parte degli ebrei, ottenuta la libertà da Ciro, si stabilì in Palestina; molti tornarono nella terra originaria in Arabia-Yemen, o si dispersero nella vastità dell’impero persiano, e poi anche oltre nel mondo.
Bibliografia
1 – K. Salibi, Secrets of the Bible people, Saqui Books London 1988
2 – K. Salibi, The Bible came from Arabia, Naufal, Beirut, 1996
3 – K. Salibi, The historicty of biblical Israel. Studies on Samuel I and II, Nabu, London, 1998
4 – comunicazione di Donald Patten, Seattle
5 – A. Kolster, The thirteenth tribe, Picador, London, 1976
6 – Binyamin of Tudela, Itinerary (Sefer Massa’ ot), Luisè, Rimini 1988
7 – Ata Malik Al Juvaini, Ta Rikh – i- Jaman Gusha, University of Manchester Press, 1958
8 – T. Severin, The Sindbad voyage, Hutchinson, 1982
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Emilio Spedicato
Dipartimento di Matematica
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