“Spes Messis – Storia in versi di una vocazione religiosa” un libro di Salvatore Tommasi, domani 5 marzo presso tò Kalòn di Itaca Min Fars Hus
Martedì 5 marzo alle ore 18.00 a Martano (Lecce) presso la sede di tò Kalòn di Itaca Min Fars Hus in via Marconi 28 si terrà un incontro speciale di poesia e di spiritualità.
L’occasione: l’ultimo libro di poesie di Salvatore Tommasi, “Spes Messis – Storia in versi di una vocazione religiosa” Edizioni Esperidi 2023.
Una raccolta poetica densa di stimoli e di meditazioni, di religiosità e scavo interiore che Salvatore Tommasi, poeta e scrittore raffinato, ma anche studioso della lingua e della cultura griko-salentina e intellettuale tra i più attenti e sensibili della nostra comunità, ha deciso di pubblicare per ripercorrere, insieme al lettore, l’esperienza intensa e coinvolgente della propria vocazione religiosa, vissuta nel Seminario Arcivescovile di Otranto, negli anni Sessanta del secolo scorso, tra la prima adolescenza e la giovinezza.
Un’esperienza di crescita e di maturazione interiore, di incontro con Dio e con il mondo, che un adolescente vive sulle ali della vocazione e della speranza interrogandosi continuamente sul senso del proprio percorso .
Un’occasione di riflessione e di incontro che a tò Kalòn si vivrà in modo davvero eccezionale grazie anche alla presenza di Don Alessandro Grande, Rettore del Seminario Arcivescovile di Otranto, martanese di origine e Delegato episcopale per la Formazione permanente del clero giovane Attesa
e gradita anche la presenza della prof.ssa Daniela Vantaggiato, già docente di Filosofia e Storia presso il Liceo Classico di Galatina e oggi Direttrice dell’Ufficio Diocesano di Pastorale Sociale e Lavoro.
Due personalità attive nell’ impegno spirituale e sociale della Chiesa e attente ai temi e ai problemi del mondo giovanile. Sicuramente entrambi capaci di leggere il percorso poetico e vocazionale di Salvatore Tommasi da un punto di vista più completo e ricco di riferimenti spirituali e sociali.
Le poesie di Tommasi, infatti, come nota Umberta Colella Tommasi nella bellissima e puntuale “Nota Introduttiva” alla raccolta, “non è una semplice raccolta di poesie” intorno ad un’esperienza di vocazione, ma ci restituisce, invece, un cammino individuale di crescita e di formazione che si fa universale e apre la strada a considerazioni comuni a tutti gli esseri umani, ognuno proteso a cercare dentro di sé il senso del proprio esserci e del proprio relazionarsi agli altri con umiltà e amore. Come deve essere, comunque e necessariamente, per chi, come l’autore, ha sentito la vocazione come chiamata di Dio all’ amore del mondo e lo ha tradotto, per tutta la propria vita, fino alla piena maturità, in impegno etico e intellettuale rivolto alla propria comunità e al proprio presente.
Tutte le poesie della raccolta contengono, anche grazie alla profondità del linguaggio e alle mille sfumature immaginative, di cui Tommasi è capace con la sua scrittura poetica, la possibilità di un riferimento universale, morale e non soltanto culturale, al mondo che abbiamo vissuto e che stiamo vivendo, all’esperienza individuale e alle sofferenze personali, ma anche all’esperienza universale in cui siamo immersi e alla sofferenza collettiva di interi popoli devastati dalle guerre.
Non a caso si è scelto di proiettare, nel corso della serata, il video, magistralmente realizzato da Fernando Luceri nella Chiesa del Crocifisso di Calimera, sul testo di una delle più intense poesie della raccolta: Attendite et Videte (Fermatevi e guardate). Un monito alla consapevolezza che la sofferenza umana non ha confini e che solo la condivisione, la solidarietà e l’amore possono provare a fronteggiarla e a sostenerne le offese.
Un’occasione per provare quanto i versi di un poeta autentico e raro, come Salvatore Tommasi, possano aprire percorsi interiori tanto inattesi, quanto ineludibili.
Gli amici di tò Kalòn vivranno una serata di forte partecipazione, un raro e prezioso incontro tra poesia e spiritualità, un momento di vera comunità, grazie anche alla presenza di Don Alessandro Grande e alla sua limpida e autentica vocazione, vissuta con l’impegno e la coscienza di un giovane della sua generazione e sempre rivolta a nuovi orizzonti di vita e di speranza.
Un appuntamento davvero da non perdere, per una serata di attesa e di fiducia collettiva in un presente sempre più incerto e sospeso.
(Anna Stomeo)