Sono in arrivo i supermercati senza casse
di Pompeo Maritati
Alcune catene di distribuzione nazionale di prodotti alimentari hanno comunicato che sono imminenti l’apertura di alcuni punti vendita senza più le casse. Si, proprio così. Non troveremo più le solite cassiere, non ci saranno più le fila e soprattutto non imprecheremo contro i gestori, che in momenti di punta non incrementano gli operatori alla cassa, facendoci sostare per qualche decina di minuti, prima di poter effettuare il pagamento dei prodotti da acquistare.
L’evoluzione tecnologica continua a fare grandi passi avanti, tutta orientata ad agevolare il cliente, ma diciamocela giusta, anche per poter assottigliare sempre più i costi di gestione con particolare riferimento al personale.
Ecco la nota dolente: quando il processo sarà regolarmente avviato non ci saranno più le cassiere, decine di migliaia di posti di lavoro in meno, che saranno sostituiti da sistemi elettronici capaci di individuare i prodotti messi nei nostri carrelli, che saranno pagati, direttamente da noi, con la solita carta di credito di riferimento e una nuova applicazione da scaricare sui nostri telefonini, diventati la nostra seconda anima.
Continua sempre più invadente il sistema dell’isolamento del cliente, il quale entrato in un supermercato non avrà più nessun referente umano, salvo qualche controllore di turno. Nessuno con cui poter chiedere spiegazioni, indicazioni e perchè no, esprimere le nostre lamentale. Il rapporto umano oramai non interessa più nessuno. Pare che quanto più questo viene annullato, tanto più è manipolabile il pensiero e i comportamenti della massa.
Il processo di informatizzazione di tutti i servizi necessari all’uomo sta correndo, direi anche troppo, in quanto più veloce dell’adattamento necessario da parte della gente a queste innovazioni.
Non mi ritengo un matusa legato al passato, ai romantici ricordi di quando si andava a fare la spesa, dove la maggior parte del tempo era dedicato a scambiare due chiacchiere con il fornaio, con il salumiere o con l’ortolano. Ma ho una seria preoccupazione, che questo continuo isolamento dell’individuo lo porti ad una scarsa capacità socializzante, aspetto pericoloso questo, in quanto a prevalere sarà l’egoismo individuale e le proprie convinzioni, avendo sempre poco spazio e opportunità per dialogare e confrontarsi con i propri simili.
Vedremo, sta di fatto che siamo passati da una situazione di alta socializzazione tra gli individui, ad un pericoloso isolamento, dove si vive in condomini da molti anni e spesso non ci si conosce con i condomini di alcuni piani sopra o sotto il nostro. Non sono un sociologo per dare giudizi, ma a naso dico che, forse, si stava un tantinello meglio prima.
Buona spesa elettronica a tutti!