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Si è aperta presso la Tipografia del Commercio la mostra “La storia della Festa”

Mostra dei manifesti antichi presso la Tipografia del Commercio

Mostra dei manifesti antichi presso la Tipografia del Commercio

Si è aperta a Lecce , questa mattina, 24 agosto, presso la Tipografia del Commercio in via dei Perroni la mostra “La storia della festa” con l’esposizione per tutti i tre giorni di festeggiamenti di dieci manifesti patronali d’epoca.

La Tipografia del Commercio  quest’anno nel solco della tradizione delle feste patronali diviene una delle tappe del ricco calendario di eventi di festeggiamenti civili che accompagnano e completano i riti religiosi, curato in stretta collaborazione dall’Arcidiocesi di Lecce  con l’arcivescovo  Michele Seccia, l’Amministrazione comunale, e PugliArmonica, dinamica realtà organizzativa, per celebrare i Santi Oronzo, Giusto e Fortunato.

Interni della Tipografia del Commercio

Gli spazi dell’antica tipografia, dal 24 al 26, si fanno scenario di un’imperdibile mostra di manifesti patronali d’epoca dal titolo “La storia della festa”  a cura di Alberto Buttazzo, titolare della tipografia, con il contributo di Mario Cazzato, architetto, storiografo e scrittore di pregevoli opere sull’arte ed il territorio.

La mostra attraverso i manifesti, tratti dal prezioso archivio della tipografia, ripercorre la storia della città a livello organizzativo, grafico, musicale, del folklore ed anche linguistico, in quanto si può considerare il passaggio da una prosa aulica, ridondante, d’effetto ad una più semplice, diretta   ed elegante nella sua essenzialità.

Fiore all’occhiello della mostra i manifesti del 1948 e del 1949 di grande valore artistico, a partire dall’aspetto cromatico che sembra riproporre le trine della” paratura” che abbellisce ed illumina la città . Si tratta di grandi manifesti realizzati da Antonio Buttazzo, padre di Aberto, con tecniche, tra cui il collage, che hanno anticipato innovazioni artistiche successive.

Il manifesto del 1949 racconta la festa di settant’anni fa con la musica a fare la parte del leone attraverso l’esibizione di  “complessi musicali”, popolarmente  “bande”, di Acquaviva delle Fonti, con la direzione del M° MisasiCarosino, con quella di M° Miglietta , di Conversano , direttore  il M°  Ligonzo, e della  Citta di Lecce, direttore M° Silvestri, e  l’ “avvenimento lirico”: dal 14 al 22 agosto rappresentazione nell’Anfiteatro Romano di Boheme, Rigoletto, Elisir d’Amore, Carmen.

Il Sindaco di Lecce Avv. Carlo Salvemini ricevuto dal titolare della Tipografia del Commercio Alberto Buttazzo

Le celebrazioni religiose cominciarono, come avviene ancora oggi, il 15 agosto con l’inizio della solenne undena in Cattedrale e si protrassero fino al 27, giornata propiziatrice in ricordo dello scampato pericolo del terremoto del 1866, con la solenne benedizione eucaristica dell’allora vescovo mons. Alberto Costa.

Le celebrazioni civili al contrario iniziarono il 14 per proseguire, nel succedersi delle gare più diverse, di feste, concerti, serate danzanti fino al 4 settembre con l’elezione della Sirena del Mare “alla marina di Lecce” (San Cataldo), gare di nuoto, albero della cuccagna, sfilata di barche, fuochi pirotecnici finali.

Nel corso degli anni la musica resta sempre centrale con l’esibizione di celebri Bande, prestigiose, irrinunciabili protagoniste della Festa, di SquinzanoSurbo, la Fisorchesta Città di Castelfidardo ecc.;  prende piede la musica leggera, con cantanti di successo ospiti in piazza, come, tra gli altri, gli Alunni del Sole (1979) Iva Zanicchi (1982) Anna Oxa (1983) Albano e Romina (1986), Fausto Leali (1988) e si organizzano nuovi eventi.

Nel 1978 si corre il settimo e ultimo Palio di Lecce, inaugurato nel 1972, e c’è la sezione “Serata del folklore”, musica e teatro nostrani, che prosegue negli anni successivi, 1979 e 1980 con Bruno Petrachi. Nel 1987 tra gli “avvenimenti socioculturali” la Sagra della cartapesta” e poi manifestazioni sportive, premiazioni, spettacoli , le “bancarelle”, il Luna Park, nel gergo comune “le giostre”, e gli immancabili “fuochi”, a chiusura fantasmagorica delle celebrazioni.

Un’emozionante passeggiata dunque nella storia della “Festa Noscia” in cui ciascuno potrà ritrovare e rinnovare ricordi, fare scoperte importanti o semplicemente ammirare interessanti testimonianze.

Apertura: Mattina ore 9/12; pomeriggio 18/22.

Di Lucia Buttazzo

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