“Santa Giovanna dei Macelli”, il dramma di Bertolt Brecht è ancora molto attuale
Al Teatro Arena del Sole di Bologna dal 18 al 21 aprile ErosAntEros e il gruppo musicale Laibach presenta in prima assoluta l’opera brechtiana più discussa della drammaturgia moderna.
di Gabriele Zompì
Bologna – Ha debuttato il 18 aprile e continuerà fino al 21 al Teatro Arena del Sole di Bologna “Santa Giovanna dei Macelli” di Bertolt Brecht. Si tratta di una messa in scena in prima assoluta della Compagnia ErosAntEros fondata nel 2010 da Davide Sacco e Agata Tomšič.
Sul palco, coperti da un sottile velo su cui vengono proiettate immagini di scena, i componenti della band Laibach, il cui nome rimanda alla città capitale della Slovenia, da cui provengono. Si tratta di una band che ha fatto molto discutere in passato per le sue posizioni e per il genere musicale proposto, ma negli ultimi anni è stata rivalutata e ha ottenuto anche apprezzamenti e importanti riconoscimenti in molti Paesi.
Santa Giovanna dei Macelli fu proposta al pubblico nel 1932 sotto forma di radiodramma, trasmessa dalla radio tedesca. Erano gli anni della crisi economica del 1929 che partendo dagli Stati Uniti giunse sino in Europa e che portò poi a una destabilizzazione di molti Paesi che sfociò nella seconda guerra mondiale. L’opera venne rappresentata in teatro per la prima volta nel 1935 in Danimarca e solo nel 1956 debuttò in Germania, ad Amburgo.
E’ una storia in cui emergono strategie affaristiche non proprio lecite, in cui prevale la prepotenza dei potenti a scapito degli operai, sempre più sfruttati e abbandonati. A fare da sfondo Giovanna, che cerca di smuovere le coscienze dei grandi industriali e detentori della potenza economica, erigendosi a paladina dei poveri e dei diritti degli operai. Il suo ruolo, a cominciare dal nome, è stato voluto da Brecht per rievocare la figura di Giovanna D’Arco, anche lei giovane donna schierata dalla parte dei deboli e degli indifesi.
Il testo quindi di Santa Giovanna dei Macelli è più che mai attuale, anche e soprattutto in questi tempi dove l’incertezza regna sovrana in molte attività umane non consentendo una visione del futuro pacifica e a lungo termine.
Il cast è di caratura internazionale ed è composto dagli attori sloveni del Mladinsko gledališče, da attori del Théâtre National du Luxembourg, tra cui Marco Lorenzini, e dagli interpreti italiani Danilo Nigrelli e la stessa Agata Tomšič. Una produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale in coproduzione con Slovensko mladinsko gledališče, TNL – Théâtre National du Luxembourg, ErosAntEros – POLIS Teatro Festival, Teatro Stabile di Bolzano.
Lo spettacolo chiude il Focus Lavoro, un palinsesto immaginato da ERT per la città di Bologna, che ha avuto inizio a gennaio con spettacoli e attività culturali dedicate, portando sul palcoscenico i temi dell’economia, della speculazione finanziaria, dello sfruttamento dei lavoratori.
Sul palco gli attori recitano in quattro lingue: italiano, sloveno, tedesco e inglese. Anche per questa scelta c’è una motivazione culturale e geopolitica. Ed ecco allora che i Lavoratori parlano in sloveno e sono incarnati da quattro attori del Mladinsko gledališče (Klemen Kovačič, Ivan Peternelj, Katarina Stegnar, Matija Vastl);
i Proprietari parlano in tedesco (Felix Adams, Maximilien Ludovicy-Blom, Wolfram Koch, Pitt Simon, Philippe Thelen); i Black Hats cantano in inglese (Laibach); Mauler (Danilo Nigrelli) parla in italiano, ma quando si rivolge ai proprietari è tradotto in tedesco dal suo intermediario Slift, interpretato da un attore sloveno, sempre del Mladinsko, poliglotta che recita anche in italiano e inglese (Blaž Šef); Giovanna Dark (Agata Tomšič) parla in italiano, ma si rivolge ai lavoratori in sloveno; il Giornalista (Marco Lorenzini) utilizza la lingua della comunicazione internazionale: l’inglese.
Le repliche sono: venerdì 19 alle ore 20,30 sabato 20 alle ore 19,00, mentre domenica 21 alle ore 16,00.