Ricordando Michelangelo Schipa
Di Giorgio Mantovano. Correva l’anno 1868.
Nel Liceo Classico Palmieri, come da tradizione, fu indetta una pubblica festa letteraria, inaugurata dal Morelli, severo professore di filosofia. Vennero lette poesie e prose e tra i premiati apparve, per la prima volta, un timido studente, dallo sguardo intenso, della seconda ginnasiale.
Era Michelangelo Schipa (1854 – 1939), geniale allievo destinato ad essere premiato anche nei successivi anni liceali.
Il talento del giovane fu notato da quel formidabile promotore di cultura che fu il Duca Sigismondo Castromediano, il quale si adoperò per fargli offrire una borsa di studio, da parte della Provincia di Lecce, affinchè potesse proseguire la formazione a Napoli, dove si era precedentemente trasferito il fratello Giuseppe, noto compositore e docente di pianoforte presso il Conservatorio di San Pietro a Maiella.
La capacità di studio di Michelangelo Schipa apparve nitidamente quando, nella seduta del 19 dicembre 1880 dell’Accademia Nazionale dei Lincei, tenutasi a Roma in Campidoglio, alla presenza dei Sovrani d’Italia venne fatta una Menzione Speciale del lavoro di quel giovane studioso.
Lo Schipa, noto per la vastissima e precoce produzione scientifica e per i preziosi contributi sulla storia del Mezzogiorno, fu, dal 1904 al 1929, autorevole Maestro dell’Ateneo napoletano, membro dell’Accademia Pontaniana, della Società reale di Napoli e della Società Napoletana di Storia Patria, nonché membro dell’Accademia dei Lincei e di molti altri sodalizi scientifici.
Nella “Storia del Regno di Napoli” di Benedetto Croce (Ed. orig. Laterza, Bari 1925), compare la bella dedica di Benedetto Croce: “ALL’AMICO / MICHELANGELO SCHIPA / CHE L’INTERA VITA HA CONSACRATA / A ILLUSTRARE LA STORIA / DEL MEZZOGIORNO D’ITALIA / Maggio MCMXXIV”.
Straordinaria la produzione accademica dello Schipa che, in circa 60 anni, realizzò più di 200 lavori, tra cui 15 Volumi e numerosissime memorie di grande rilevanza scientifica.
Chapeau Maestro !