Renga e Nek a Bologna
di Gabriele Zompì
Ha fatto tappa a Bologna al Teatro Europauditorium lo scorso 16 ottobre il concerto di Francesco Renga e Nek che da quasi un anno ripropongono nei teatri italiani i maggiori successi sia della carriera individuale sia delle loro produzioni musicali in coppia. Anche nel capoluogo emiliano il loro spettacolo ha fatto registrare un’ affluenza di pubblico notevole.
Le carriere
Francesco Renga, uno dei fondatori del gruppo musicale degli anni novanta Timoria, ha poi voluto continuare la carriera come solista confezionando un successo dietro l’altro nei quaranta anni di attività. Filippo Neviani (conosciuto come Nek) ha invece raggiunto il traguardo dei trenta anni di carriera, anche lui arricchendo la propria bacheca di trofei con successi intramontabili da Laura non c’è (1997) a Fatti avanti amore (2015). Molti poi dei suoi brani sono stati tradotti in spagnolo, permettendogli di valicare i confini nazionali e di raggiungere il successo in altri Paesi.
L’unione fa la forza
Poi, nel 2023 la decisione di formare il duo con Francesco Renga e di scrivere insieme a lui un album il cui titolo è formato dall’accostamento dei loro cognomi. Il successo dell’estate 2023 è stato il brano, tratto dal loro album, “Il solito lido” e ultimamente un altro singolo dal titolo “Inspiegabile” sta scalando le classifiche.
Renga e Nek sul palco non sono solo i bravi cantanti e musicisti che mettono in evidenza la loro maestria e creatività, ma sono fondamentalmente due amici che si ritrovano e condividono davanti al pubblico le loro emozioni, i loro sentimenti e anche le loro esperienze umane e professionali. Sono artisti che si donano al pubblico e si presentano senza veli e maschere. E’ forse anche questo il segreto del loro successo.
Il tour
Il loro tour ha fatto registrare sold out quasi ovunque, dal nord al sud dell’Italia. Coinvolgendo non solo i boomer, come si chiamerebbero oggi gli ultraquarantenni, ma anche giovanissimi e persino bambini, che non di rado sono presenti nei loro concerti. Questo è il segno che se la musica, con la M maiuscola, è fatta bene e se i messaggi che veicola sono positivi, non ci sono confini generazionali che non si possano oltrepassare.
Siamo sicuri che alla luce di tutto ciò Francesco Renga e Filippo Neviani (Nek) non termineranno qui la loro avventura artistica, ma ne vedremo, e soprattutto ne sentiremo, ancora delle belle.