Razionalismo pre – illuminista e la nascita dell’uomo in Giulio Cesare Vanini
di De Florio Pietro
In camicia con una scritta “ateo e bestemmiatore” appesa al collo, fatto salire su un carro, fu condotto (come prevedeva il macabro rituale) in Piazza del Salin a Tolosa. Rifiutò ogni ammenda o conforti religiosi, non si pentì di nulla, rifiutò, per un istinto naturale, di porgere la lingua al boia che gliela strappò con la tenaglia. Grondante di sangue, appeso alla forca, fu gettato sul rogo e poi le ceneri furono sparse al vento. Tutte le fonti, anche quelle più critiche, sebbene a proprio modo, sottolineano la grandezza del filosofo davanti alla morte2.
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