“Puglia un successo a 360 gradi”
di Antonio Pistillo
Il successo turistico della Regione Puglia non è dovuto soltanto al suo clima e alle sue bellezze paesaggistiche, ma alla concreta volontà di soggetti pubblici e privati di aver intrapreso la giusta strada della promozione turistica ad ampio raggio e spettro, che considera, valorizza e comunica, nel suo insieme tutte le peculiarità che caratterizzano e identificano le Terre Uniche di Puglia.
Una singola attrattività, per conosciuta che possa essere per poter mantenere e implementare la propria capacità di richiamo, ha l’inalienabile necessità di essere costantemente comunicata, per essere sempre più conosciuta dal maggior numero di persone, ma anche supportata da un’insieme di servizi che rendano più confortevole la sua raggiungibilità e di offerte complementari che possano stimolarne la scelta.
Tutto questo si traduce nell’affiancare a ciò che c’è un insieme di proposte complementari, non solo in termini di servizi e di ricettività, ma anche di un insieme di attività culturali, artistiche, folcloristiche, congressuali, esperienziali e di intrattenimento, capaci di valorizzazione tutta la regione.
La presunzione, anche in buona fede, che non ci sia necessità di tutto questo frena colpevolmente lo sviluppo dell’intero territorio.
Le singole attrattività, di qualsiasi natura possano essere, devono considerarsi motrici trainanti di un treno composto da numerosi vagoni, ognuno dei quali rappresenta un luogo, un prodotto, un monumento, una specialità tipica.
La Puglia in questi ultimi anni ha intrapreso un giusto percorso, stimolandone la percorribilità ad un sempre maggiore numero di soggetti che direttamente e indirettamente concorrono ad offrire tutto ciò che possa essere di stimolo al viaggiatore, esploratore, turista, del terzo millennio, per poter scegliere per un solo giorno o per periodi più lunghi la Puglia e in egual misura una delle altre diciannove regioni o tutte nel loro insieme.
Demonizzare alcune forme di turismo significa non avere compreso esattamente il cambiamento che come in tutti i tempi impone un processo di adeguamento e non di rifiuto dello stesso.
Collaborazioni, sinergie, interconnessione tra i vari comparti del tessuto connettivo territoriale, devono sempre più interagire per raggiungere quei risultati che la nostra Terra e l’Italia tutta merita.
Come diceva il grande Totò “è sempre la somma che fa il totale”.