Presentazione della silloge “Mi basterà essere vento” di Marirò Savoia, giovedì 7 novembre – Fondo Verri – Lecce
La raccolta di poesie è nata come impellente esigenza di riflessione, quasi meditazione, sui mutamenti che attraversano la storia dell’umanità, il destino della terra e il destino di ciascun uomo.
È una ricerca sul cammino difficile, spesso doloroso, che l’uomo intraprende “dacché si nasce nel pianto e lì si muore”, sulla necessità di sviluppare consapevolezza per scoprire la propria essenza e il senso della vita e della morte, di ridefinire il rapporto con gli altri e con la natura, di trovare il giusto equilibrio tra razionalità ed emotività.
La raccolta si divide in tre parti, nell’ultima che dà il titolo al libro, si affronta più da vicino l’evento ultimo del viaggio intrapreso, lo si esamina per prenderne confidenza e per immaginare un aldilà che possa rasserenarci, con la consapevolezza di non poter affermare certezze, ma di poter ancora inseguire sogni, “come da bambini le piume dei soffioni”.