Presentazione del libro Aida e Umberto che si terrà oggi alle ore 17:00 presso la Biblioteca Villa Bandini in Firenze.
Queste pagine mi hanno aperto un mondo sconosciuto, un mondo di amore e passione che mi è piaciuto scoprire, mentre per i miei genitori è stato forse un inizio da nascondere, con qualcosa di colpevole e illegittimo che hanno preferito celare sotto gli anni lunghi e felici del matrimonio. Ora che mentalità e costumi sono diversi, ciò che pensavano di dover nascondere mi sembra al contrario degno di essere portato alla luce
Ivanna Rosi
Grazie alla preziosa documentazione lasciata dal padre, Ivanna Rosi ricostruisce una vicenda familiare che è di fatto una microstoria toscana, e in particolare senese, tra gli anni Venti e Cinquanta del secolo scorso.
Ambienti, passioni, pregiudizi, sofferenze, ambizioni, nelle loro interferenze e conflitti talvolta drammatici con il potere fascista e con le difficoltà del dopoguerra. Al centro la bella storia d’amore di Aida e Umberto, nel piccolo mondo di Vescovado di Murlo, sotto l’occhio inquisitore dei gerarchi locali, alla vigilia della guerra.
Quel lontano passato della famiglia e i successivi ricordi dell’infanzia e adolescenza legati alle due coppie dei genitori e degli zii sono filtrati da uno sguardo retrospettivo benevolo e affettuoso che, lungi dal gravare di postume riprovazioni gli errori e anche le colpe, pur non taciute, nei limiti dello spirito piccolo borghese degli anni Cinquanta, riscopre il tesoro dimenticato o equivocato e screditato, dell’amore ricevuto, la giovinezza e la bellezza di Aida, la complessità malinconica di Umberto, la vivacità capricciosa e appassionata di Silvia, la placida serenità di Palmiero.
“La mia anima – scrive Alphonse de Lamartine nelle Confidences – è come i setacci con cui i cercatori d’oro del Messico raccolgono le pagliette del puro metallo dai torrenti delle Cordigliere. La sabbia se ne va, l’oro rimane. Perché opprimere la memoria con ciò che non serve a nutrire, a incantare, a consolare il cuore?”
Ivanna Rosi ha insegnato nelle università di Firenze, Macerata e Pisa. Dopo gli studi letterari e le traduzioni pubblicate nel corso della carriera accademica, l’autrice ha sperimentato per la prima volta la narrativa autobiografica con La versione di candida, uscita in questa stessa collana nel 2019.