Platone, Socrate e Imagine di Johnn Lennon: un parallelo ideale
di Zornas Greco
In “Imagine”, John Lennon espone una visione di mondo che si può leggere come un eco di una delle più profonde aspirazioni del pensiero platonico: un’umanità pacificata, non dominata dagli interessi egoistici o dalle divisioni che frammentano l’anima collettiva. Platone, nella Repubblica, elabora la teoria delle Idee, dove ogni cosa ha una sua forma perfetta e immutabile nel mondo ideale. La società umana, per Platone, dovrebbe cercare di modellarsi su queste forme, ispirandosi alla giustizia e all’armonia, valori che, nella sua visione, trascendono il mondo materiale.
Imagine può essere intesa come una sorta di “chiamata alla contemplazione” per l’umanità, uno stimolo a sollevarsi dalle catene delle illusioni materiali, ricordando il mito platonico della caverna. Nel mito, gli uomini, incatenati nella caverna, possono vedere solo ombre, senza accorgersi della realtà più grande e luminosa all’esterno. Lennon, immaginando un mondo senza confini, senza proprietà e senza religioni divisive, invita a uscire dalla “caverna” dell’attaccamento ai beni materiali, alla ricchezza e alle ideologie. In questo senso, Imagine sembra quasi un inno a riconoscere la superficialità delle divisioni e delle paure che derivano dalla dimensione materiale, per aspirare a un’unità universale.
Platone immagina anche che, nella polis ideale, i conflitti siano mitigati dall’educazione e dalla contemplazione del Bene, che è l’Idea suprema, paragonabile al Sole che illumina tutte le cose. Lennon sembra esprimere questa visione con la sua famosa frase “you may say I’m a dreamer, but I’m not the only one” (“potresti dire che sono un sognatore, ma non sono l’unico”), come se ci fosse una verità luminosa e universale a cui tutti possiamo aspirare, sebbene sembri una meta lontana o irrealizzabile.
Questa analogia tra Imagine e la filosofia platonica fa emergere una visione spirituale e sociale che si trova oltre il piano dell’esistenza materiale e dei bisogni terreni, per avvicinarsi all’essenza del Bene e dell’Unità, come Platone teorizza nel mondo delle Idee.
Se Platone è l’architetto dell’idea di un mondo ideale e ordinato secondo le Idee, Socrate rappresenta la figura della ricerca continua della verità e della virtù nel quotidiano. Socrate, come figura storica e filosofica, non ha lasciato scritti, ma attraverso i dialoghi platonici, è sempre alla ricerca di risposte, spingendo i suoi interlocutori a riflettere su ciò che davvero rende una vita degna e buona. Il parallelismo con Imagine emerge nel modo in cui entrambi (Socrate e Lennon) cercano di sfidare l’ordine stabilito, scuotendo le fondamenta delle convinzioni sociali per spingere le persone a un percorso più alto e autentico.
Socrate era noto per la sua maieutica, una tecnica di dialogo con cui cercava di far emergere la verità dal cuore degli interlocutori, spesso rivelando che le convinzioni comuni erano ingannevoli o superficiali. In Imagine, Lennon usa la poesia e la musica come “maieutica” musicale, sollecitando l’immaginazione degli ascoltatori a mettere in discussione ciò che è dato per scontato. Così come Socrate metteva in dubbio i valori della sua epoca – la ricchezza, la fama, il potere – per condurre alla ricerca di virtù autentiche come la giustizia e il bene, Imagine sfida la modernità a pensare oltre i valori materiali e le divisioni imposte dalle ideologie e dal nazionalismo.
Inoltre, come Socrate ha vissuto e pagato personalmente il prezzo della sua visione controcorrente, anche Lennon ha vissuto una vita in cui ha messo in discussione apertamente le norme sociali del suo tempo, sia con la sua musica che con il suo stile di vita e le sue dichiarazioni. In un certo senso, Lennon e Socrate si pongono entrambi come “mosche fastidiose”, spinte dall’urgenza di risvegliare un’umanità addormentata in un conformismo rassicurante ma limitante.
Un altro punto di contatto con Socrate è l’idea che il cambiamento parta dall’interiorità. Socrate sosteneva che la conoscenza di sé e il miglioramento interiore fossero i primi passi per creare una società giusta. In modo analogo, Imagine è un invito a immaginare un mondo più giusto, ma questa immaginazione si realizza solo se ogni individuo è pronto a vedere oltre il proprio egoismo e a vivere secondo ideali più elevati. La frase “imagine all the people living life in peace” (“immagina tutte le persone che vivono in pace”) è una provocazione rivolta alla coscienza individuale, in linea con il socratico “conosci te stesso”, poiché è solo tramite la pace interiore e la consapevolezza personale che si può costruire una pace esterna e condivisa.
In conclusione, sia Platone sia Socrate sono figure che si rispecchiano nei sogni e nelle domande proposte in Imagine. Platone offre una visione del mondo ideale a cui aspirare, mentre Socrate rappresenta il viaggio di ricerca verso la verità interiore, sfidando l’ordine costituito. Entrambi convergono in Lennon come un richiamo all’immaginazione filosofica, che solleva domande su come viviamo e su cosa ci impedisca di realizzare un mondo migliore.