IL PENSIERO MEDITERRANEO

Incontri di Culture sulle sponde del mediterraneo – Rivista Culturale online

Piano vaccinale = piano elettorale

Piano-Vaccinale

Piano-Vaccinale

Di Francesco Sammati

È facile, è semplice e … già esiste

Ogni Comune d’Italia, dal più grande al più piccolo, possiede  gli elenchi elettorali  che usa nelle competizioni amministrative e politiche.

Liste aggiornate continuamente, come prevede la legge.                                                                                                                                     Vi sono compresi tutti i cittadini residenti ad iniziare dai 18 anni.                  Ogni elenco comunale è diviso in sezioni e  plessi scolastici in cui il cittadino-elettore si reca per esprimere  il voto ed esercitare il suo diritto garantito dalla Costituzione.                                                                            

Da tali liste si potrebbero facilmente estrapolare e dividere i cittadini per età.    Ogni plesso scolastico di riferimento ha una palestra e/o un’aula magna .                             

Orbene, stabilita la fascia di età da vaccinare,  basterebbe comunicare ai cittadini di recarsi al plesso scolastico di riferimento, in orari e giorni prefissati. Sempre per mezzo degli elenchi elettorali, tutti sarebbero identificati e certificati dell’avvenuta vaccinazione. 

In questo modo, così come per i risultati elettorali, quasi in tempo reale si conoscerebbero i dati dei vaccini effettuati e, nello specifico, chi si è vaccinato.   Dati che ogni Comune potrebbe utilizzare per rilasciare la certificazione richiesa   ( passaporto vaccinale ).

 Considerato che i vaccini preparati per l’uso possono essere utilizzati entro 6 ore, a una temperatura compresa tra 2 °C e 30° C , come si evince dalle linee guida per una corretta conservazione, manipolazione e somministrazione –  COMIRNATY vaccino a mRNA anti-COVID-19 –  dal sito www.aifa.gov.it ,  basterebbe identificare gli interessati, il loro numero e far giungere presso ogni palestra o aula magna (per esempio con i mezzi della Polizia Locale dello stesso Comune)  le rispettive dosi di vaccino dai  “centri raccolta e conservazione” .

Tutto questo è cosi banale e facile, ma inspiegabilmente sconosciuto. Bisognerebbe avvisare i grandi strateghi di logistica. Allo scopo,  lancio un appello a divulgare questo “ uovo di Colombo ”, con la speranza di farlo giungere a chi di dovere .

 Sono consapevole che è una missione ardua , in quanto tutto ciò,  per i parametri di chi decide, presenta un  grosso problema …..:  esiste già , è un piano consolidato e affidabile , e ….  ancora più grave , costerebbe pochissimo.                                                                                                                                             

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