“Perdermi, o Lecce…” di Filippo Surico
di Giorgio Mantovano
Perdermi, o Lecce, per le ornate vie
vorrei della città vecchia e ridente
andar così come un indifferente
ma empirmi gli occhi delle tue malie
guardar qui un balconcino con le gaggie
lì visitare un atrio silente
qua disegnarmi un campanile potente
e là un convento con le grate pie
fermarmi a contemplare una loggiata
dai bei grifoni o un rococò leggiadro, di quell’arte calunniata
che poi non mise il secolo a soqquadro:
e dopo averti in me trasumanata,
tracciarne, in un sonetto agile, il quadro.
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Fu il poeta e commediografo Filippo Surico (1882 -1954) a dedicare il sonetto ” Perdermi, o Lecce ...” allo storico Nicola Vacca che lo fece pubblicare nel n.1 del 1935 di “Rinascenza Salentina“, importante periodico bimestrale di arti, lettere e scienze.
Se ne avete occasione, sfogliate questa rivista, merita ogni attenzione.
Tutti i numeri, dal 1933 al 1943, risultano digitalizzati e liberamente fruibili in pdf al seguente link:
http://emeroteca.provincia.brindisi.it/Rinascenza%20Salentina/