Perché Procida e non Taranto Capitale della Cultura?
Di Pierfranco Bruni
Semplice. Taranto non é stata in grado di creare un Progetto identitario, omogeneo, serio su un Progetto Cultura.
Semplice!
Perché Taranto istituzionale non fa cultura.
Confonde il Programma con il Progetto.
Qual é il legame tra la Grecìa Salentina e la eredità Magno Greco?
Taranto é Arberia ionica non etnia Grecìa salentina.
Perché non sono stati capaci di inserirsi in un Progetto internazionale come le celebrazioni di Gio Ponti?
Perché non sono trati capaci di realizzare un’Idea di teatro identitaria anche on line?
Perché non sono stati capaci di promuovere una eredità Archeologia Antropologia Arti (Arte moderna e contemporanea) Letteratura?
Solo confusione! E poi la scivolata su Quasimodo la dice lunga (…). Scriverò altrove tutto ciò con documenti…
Ora vivo mediterraneamente la Procida di Elsa Morante.
Nel link qui di seguito riportato vi rimando ad un articolo pubblicato sul Corriere Nazionale, a firma del Prof. Bruni in merito a Procida Capitale della Cultura 2022.
Letteratura capitale di Procida nella cultura che racconta l’isola
M’inserisco, in punta di piedi nel pensiero del Prof. Pierfranco Bruni in quanto sento il bisogno di esternare, oltre che la piena condivisione del suo scritto, la rabbia per l’atavica incapacità di saper far quadrato tra la politica, l’economia, la Cultura e la Società.
Vorrei riferirmi in particolare alla Grecìa Salentina, abbandonata a se stessa, dove da decenni una inadeguata politica locale non riesce a darle quella giusta e meritata connotazione Culturale e artistica.
Aldilà del concertone della Taranta, non esiste altro. Non si investe in null’altro. Artisti, cantautori, scrittori e ricercatori vari sopravvivono di luce propria, il più delle volte abbandonati e privi di ogni forma di sostegno.
L’iniziativa culturale è affidata all’iniziativa sporadica e spontanea. Non esiste un vero centro di cultura; non vi sono progetti per favorire la conoscenza e la divulgazione della cultura Grika.
Ecco perchè non arriva mai nessun riconoscimento.
Caro Prof. Bruni, scusi l’intrusione, ma per chi ancora ama la propria terra, le proprie origini, è mortificante constatare l’inerzia e l’inadeguatezza delle istituzione verso una ricchezza culturale che secondo me potrebbe aspirare al più alto riconoscimento: Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO.
Pompeo Maritati