IL PENSIERO MEDITERRANEO

Incontri di Culture sulle sponde del mediterraneo – Rivista Culturale online

PER ALDO D’ANTICO di Paolo Vincenti

Aldo D’Antico era uno dei miei più grandi amici. Gli devo molto. Quando ho iniziato a scrivere e pubblicare è stato uno dei primi a credere in me e ad incoraggiarmi. Nutrivo per lui una stima immensa ed un affetto che credo di poter dire fosse del tutto ricambiato. “Paulucciu!” mi chiamava, con la sua voce squillante, rispondendo al telefono o nei nostri incontri, con un misto di tenerezza e sfottò. La nostra frequentazione era assidua, tanti i progetti realizzati insieme, tanti ancora quelli da realizzare e che ormai non troveranno compimento. È triste per me sapere che non è più. Nel 2007, dopo qualche anno di scritture in cui mi ero occupato prevalentemente di cronache culturali parabitane, decidemmo di realizzare un volume che raccogliesse quei miei scritti, perché non andassero perduti, e fu così pubblicato dal Laboratorio editore, Di Parabita e di Parabitani. Il libro si focalizzava sulla città e sulla sua storia, sui personaggi illustri, sugli studiosi parabitani, fra cui Aldo de Bernart, Ortensio Seclì, Mario Cala, dei quali tracciavo un esaustivo (per quel momento) profilo bio-bigliografico, e poi sui poeti, saggisti, artisti. Il libro era arricchito da una nota finale di Aldo D’Antico e una Postfazione di Aldo de Bernart.

Al momento della scomparsa di D’Antico, fra la commozione e lo scoramento generale, subito con gli amici e i collaboratori più stretti ci si è chiesto cosa si potesse fare per Aldo, per onorare la sua memoria, per valorizzare il suo lascito morale, dare continuità al suo operare cultura e insieme tributare a lui un omaggio. Da parte mia, ho subito coinvolto la Società di Storia Patria per la Puglia, sezione di Lecce – il più importante sodalizio culturale salentino, del quale mi onoro di far parte come socio ordinario-, ed il suo Presidente, prof. Mario Spedicato. Ciò perché sentivo di dover dare una solida base scientifica all’operazione che nella mia mente si andava delineando. Insieme ai famigliari, spontaneamente ci si è ritrovati nella casa di Ortensio Seclì, che è divenuta la sede operativa dei nostri incontri. Con gli amici Guido Pisanello, Ortensio ed Elvira Seclì, Piero Buffo, Fiorentino Seclì, Anna Piccinno, Alessandro Cavalera, le decisioni da prendere si sono rivelate facili ed immediate. È comune volontà dedicare ad Aldo un libro che raccolga buona parte dei suoi scritti che sono sempre stati sparsi in riviste e su fogli extravaganti e che rischiano di essere sommersi dall’oblio. Ciò per dare una visione d’insieme ed una struttura organica, quella del volume monografico, alla sua vasta ma pure rapsodica produzione letteraria, che si è esplicata nei decenni attraverso saggi, articoli, note brevi e brevissime sugli argomenti più disparati. In un secondo momento poi è nostra intenzione pubblicare un altro volume, sotto gli auspici della SSPP di Lecce, nella prestigiosa collana “I quaderni dell’Idomeneo”, che renda omaggio ad Aldo attraverso le testimonianze di quanti, e sono davvero tantissimi, lo hanno conosciuto ed apprezzato. Questo libro si caratterizzerà altresì come un volume di studi in sua memoria che nella seconda sezione conterrà saggi di storia del territorio, chiamando a raccolta i principali studiosi accademici ed extra accademici, salentini e non solo, perché si possa realizzare un prodotto editoriale all’altezza delle aspettative. Dare spessore, rigore metodologico ed una accurata curatela a questa operazione, credo sia il miglior modo per celebrare Aldo D’Antico per la sua straordinaria figura di studioso, editore e promotore culturale. Gli amici si sono costituiti in un comitato che affronterà le spese e seguirà concretamente le varie fasi di raccolta degli scritti e pubblicazione dei libri. “Per Aldo”: non poteva che essere questo il nome del Comitato, come quello del gruppo whatsapp da subito creato da Guido Pisanello per comunicare fra di noi. I firmatari sono: Franca Capoti, Ortensio Seclì, Elvira Monaco, Guido Pisanello, Paolo Vincenti, Fiorentino Seclì, Anna Piccinno, Alessandro Cavalera, ma il gruppo è aperto ad altre adesioni e siamo sicuri che tanti si uniranno nelle prossime settimane. Riporto l’art. 2 dello Statuto, che così recita:

“Il Comitato non ha fini di lucro e il suo scopo è quello di divulgare la conoscenza del pensiero e la memoria del Maestro ALDO D’ANTICO attraverso la pubblicazione di n° 2 volumi ad esso ed alla sua cultura storica e civica dedicati; nonché alla promozione culturale dei volumi, quando pubblicati. Il Comitato si prefigge, altresì, la realizzazione di attività e manifestazioni collaterali, culturali o di spettacolo, o di quanto altro fosse ritenuto utile per la migliore realizzazione della propria finalità. Per il raggiungimento dei propri scopi il Comitato potrà organizzare occasionalmente raccolte pubbliche di fondi, in concomitanza di celebrazioni, ricorrenze, campagne di sensibilizzazione e quant’altro possa essere di aiuto al Comitato; il tutto nei limiti previsti dalle disposizioni di Legge e dal presente Statuto”.

Il nostro impegno sarà massimo, affinché una buona semina possa dare un’ottima raccolta.Voglio ringraziare la redazione di NuovAlba che dedica questo numero interamente ad Aldo D’Antico e che nell’attenzione che riserva a famigliari, amici e collaboratori di Aldo, dimostra attaccamento e sensibilità non comuni.


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