“Passato e futuro” una poesia alla ricerca del senso del nostro tempo di Vincenzo Fiaschitello
Passato e futuro
A quale uccello ci rivolgeremo
per conoscere il senso della storia?
Forse la bianca colomba potrà
aiutarci: è il simbolo dello Spirito!
Partiamo da quel che sappiamo:
storia, ombrosa luce, fiume inarrestabile
di realtà immodificabile e turgida
di eventi sconvolgenti, di genti
franate nel dolore, ma anche di eccelse
figure che hanno acceso la speranza.
Fonte di contraddizioni il pensiero
greco: Platone si scoprì il salvatore
del mondo contro Parmenide,
che lo aveva precipitato nel niente,
ma tutta la storia delle idee del mondo
occidentale di nichilismo parmenideo
è intrisa e oscilla tra essere e niente.
Se l’essere esce dal niente e vi ritorna,
(perché così vuole il divenire),
allora l’esistente, non niente, è niente!
Sarà compito di una verità futura
uscire da questa chiusura
nichilista che rende l’uomo senza stabilità,
senza speranza alcuna.
C’è chi vede lontano sciogliendo enigmi,
ma tu non sei tra costoro: i tuoi occhi sono
di sale, il tuo sguardo si estingue tra le palpebre.
Al di là di una metafisica del futuro,
il poeta ha la sua strada, non si stancherà mai
di cantare, finché la complice tenerezza
della luna vigilerà dal cielo sugli errori umani!
Da: Vincenzo Fiaschitello, Sul valico del Millennio –Poesie inedite (1998-2010), Avola Urso, 2022 pag.282