Oltre le Barriere, cultura, sport e arte, come ponti di Pace
di Riccardo Rescio
Identificare i governi e i governanti con le persone che li guidano nei rispettivi paesi amplifica e prolunga l’odio tra i popoli anziché promuovere la pace.
Dovremmo mirare alla neutralità e al rispetto in ogni manifestazione culturale, artistica e sportiva che possa essere.
La pace tra i popoli della Terra può avvenire solo attraverso punti di contatto che esulano da ogni forma ideologica o dogmatica.
Cultura, arte, intrattenimento e sport devono servire come ponti di connessione tra le persone, superando le barriere ideologiche e religiose.
L’arte, la letteratura, la musica, il cinema, gli eventi culturali, lo sport e ogni forma di intrattenimento, hanno il potere di unire le persone oltre le differenze ideologiche e le credenze religiose.
Comprendere la vulnerabilità individuale degli esseri viventi e dell’ambiente che ci circonda, al di là delle differenze, potrebbe rappresentare una svolta cruciale per evitare l’autodistruzione.
È deplorevole che organizzazioni culturali, sportive, artistiche e di intrattenimento, che si fanno portavoce di libertà e giustizia, adottino l’esclusione di atleti, artisti e scienziati, da eventi Internazionali, perché facendo questo alimentano divisioni invece di promuovere l’armonia, la solidarietà e la convivialità, scritta nei rispettivi statuti e troppo spesso enunciata e altrettanto poco praticata nei fatti.
Utilizzare ogni forma di evento internazionale in arte, cultura, intrattenimento e sport per scopi propagandistici a favore o contro una nazione, è moralmente riprovevole e contraddice lo scopo stesso della loro esistenza.
Ogni e qualsiasi manifestazione culturale, artistica o sportiva, realizza ponti di unione tra le persone e i popoli.
Questi momenti di condivisione ci permettono di vedere l’umanità oltre le differenze sociali, economiche e religiose, contribuendo a costruire legami di solidarietà che trascendono le barriere politiche e geografiche.
Cultura, intrattenimento e sport devono funzionare come catalizzatori per l’espansione dei rapporti interpersonali e transnazionali, inclusi coloro che detengono ruoli decisionali nelle organizzazioni transnazionali preposte, al fine di evitare prese di posizione ingiuste che ricadono unicamente su persone che non sono responsabili delle azioni o degli eventi causati dai loro rispettivi governanti.
In sintesi, la pace tra i popoli può essere raggiunta attraverso la comprensione, il rispetto e la promozione di legami culturali ed umani che superano le ideologie e le credenze religiose.