Oggi vi presento… la mostra ”I SEGNI E I SIMBOLI” di Joe Tilson
di Antonella Buttazzo
Dal 15 al 18 giugno 2023, gli spazi dell’Agenzia di banca Mediolanum sita in via G. Oberdan 75, a Lecce, ospitano la mostra “I SEGNI E I SIMBOLI”, dedicata all’artista londinese Joe Tilson (24 agosto 1928) e organizzata dall’Associazione culturale Messapia Arte, con il patrocinio della Delegazione del FAI di Lecce e del Gruppo FAI Salento Ionico.
“Una delle cose più belle riguardo la pittura, per me, è la sua presenza totalmente silenziosa, dove l’autore non deve intervenire né commentare – quale sarebbe infatti l’utilità di tirare gli altri per la manica spiegandogli cosa intendi dire?” – Joe Tilson
Descrivere l’arte di Joe Tilson
Accessibilità simbolica, istantaneità dei contenuti nonostante l’artificiosità compositiva apparente.
Ma anche sacralità emotiva, l’arcano del divino espresso in piccole dosi e ripiegato nelle sue massime manifestazioni, senza tralasciare la solennità dell’Arte, nobile dogma e scintilla trascendente.
Ecco riassunto Joe Tilson, esponente di spicco, negli anni Sessanta, della Pop Art londinese, il quale rappresenta una voce innovativa nella sperimentazione artistica, che si incastra perfettamente con quella artigianale.
Infatti, l’esperienza come falegname e la sua formazione presso la Martin’s School of Art e il Royal College of Art, si fondono dando vita a una sintesi stilistica dedita al polimaterico (pietra, corda, vernice, legno, plexiglas) e alla varietà tecnico-espressiva (collage, fotomontaggio, incisione).
L’aspetto compositivo e tematico dell’artista
Ciò spiegherebbe anche la scelta compositiva di alcune opere dalle forme semplici (anche se astratte) e colori vivaci, come Diptych for Dionysos version A (legno dipinto e inserti vari, 122,5x43x8 cm, 1982), esposta alla mostra I segni e i simboli, che appaiono come giochi di ingegno per bambini.
Quanto all’aspetto tematico, Joe Tilson indaga, in maniera giocosa, su come il retaggio del divino, del mito e dell’indicibile sia giunto a noi attraverso i nomi, i simboli, le scritture e i termini ad esso associato.
Si crea in tal maniera, un rito elicoidale che non vede coinvolto solo l’artista-creatore e la forza-ispiratrice: ad essi, si somma il ruolo dello spettatore, chiamato a mutare, in senso radicale, la propria esperienza partecipativa al dialogo espositivo cui è sottoposto ed egualmente protagonista.
Per prenotarsi
La mostra sarà aperta al pubblico dal 16 al 18 giugno, solo previa prenotazione al numero 0832.289972 (mattina: ore 10,00-10,45-11,30-12,15; pomeriggio: ore 17,00-17,45-18,30-19,15-20).
Ingresso gratuito.