“Noli me tangere” il nuovo romanzo di Alessandra de Matteis verrà presentato domenica 29 ottobre a Gallipoli

di Laura De Vita

Sinossi del libro

A cinque anni di distanza dalla notte in cui per Jeremy e Alice il confine tra vita e morte è diventato sottile come un foglio di carta velina, quel passato da cui sembravano essere ormai lontani e al sicuro ritorna sotto forma di richiesta d’aiuto.
Un giovane studioso deve salvare la carriera a cui ha votato la sua esistenza, compiendo ogni sorta di sforzo per tutelare dal tempo e nel tempo Rosalia, “la Bella Addormentata di Palermo”, mentre un analista dati del governo degli Stati Uniti cerca di difendere la propria dalle interferenze di un uomo che vuole condurlo su una strada della quale non riesce a comprendere il senso e la meta.
Sullo sfondo, la figura di due padri accomunati dallo stesso terribile destino, che si intreccia con quello di tutti i protagonisti i quali capiranno troppo tardi ciò di cui sono realmente parte, cosa e chi li lega.

La parola all’autrice….

Com’è nata l’idea del libro?

L’idea di questo libro è nata diversi anni orsono, essendo “Noli me tangere” il sequel di un precedente romanzo, “PerdutaMente”, edito nel 2007. 
È il figlio di un colpo di fulmine avvenuto esattamente 20 anni fa, quando per la prima volta ho visto Rosalia Lombardo, meglio conosciuta come “la bella addormentata di Palermo”.
Da quel momento mi sono posta molte domande.
“Noli me tangere” ha un filo conduttore con il precedente, ma approfondisce un tema sottovalutato nel primo romanzo, ossia ciò a cui è capace di arrivare un padre travolto dal dolore a causa della scomparsa della propria figlia. Così come Mario Lombardo, che non riusciva a rassegnarsi alla sua perdita, fece sì che Rosalia, dal lontano 1920, fosse custodita in una teca di vetro nelle Catacombe dei Cappuccini in perfetto stato di conservazione, grazie all’opera dell’imbalsamatore Alfredo Salafia, anche il padre del romanzo si spingerà al limite pur di riavere la propria figlia.
Rispetto al romanzo precedente qui la storia si amplia e vede l’ingresso di nuovi personaggi,  uno in particolare sarà una presenza  determinante per lo svolgimento della trama e soprattutto per il destino dei protagonisti, tutti.
Al tema principale, costituito dall’enigma sottostante alla conservazione di Rosalia se ne legano altri, come il peso sociale attribuito ai sentimenti di un padre e il tema della scomparsa dei minori.
La narrazione si svolge con riferimenti al passato, più o meno recente, e in tre luoghi ben distinti: gli Stati Uniti, un piccolo paese della Puglia e Palermo, in tutto lo splendore della sua luce nell’imminenza del solstizio d’estate, e nel buio profondo delle sue catacombe, dove però con occhi particolari si può provare speranza.

Biografia dell’autrice

Alessandra De Matteis è nata a Gallipoli nel 1976.
Ha esercitato la professione di avvocato per tredici anni, prima di diventare Funzionario presso il Tribunale di Lecce.
Per quanto sia fortemente legata al paese natale, alla sua storia e alle sue tradizioni – è infatti molto attiva nella Confraternita di Santa Maria degli Angeli, dove ricopre da sei anni anche l’incarico di segretaria – vive nel costante desiderio di far ritorno il più spesso possibile a Palermo, la città che le ha letteralmente rubato il cuore. Lì, vent’anni fa, ha incontrato il suo grande amore: Rosalia Lombardo, la “Bella Addormentata” delle Catacombe dei Cappuccini di Palermo, alla quale ha dedicato  “Noli me tangere”, il suo prequel “PerdutaMente”, e due dei suoi tatuaggi.
Grazie alla sua profonda e lunga amicizia con Dario Piombino-Mascali, il paleopatologo messinese che si è occupato della conservazione della piccola, ha potuto conoscere da molto vicino la storia di Rosalia e di Alfredo Salafia, il chimico che l’ha resa immortale.

La presentazione del libro

Il romanzo verrà presentato domenica 29 ottobre 2023 alle ore 18.30 presso la Biblioteca Comunale di Gallipoli, sita nel centro storico.
Il romanzo sarà presentato dal noto scrittore e poeta Andrea Donaera, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Gallipoli e della Libreria indipendente e Bottega Culturale Macarìa, e l’evento sarà impreziosito dalla partecipazione straordinaria di:
– dott. Dario Piombino Mascali, Ricercatore Capo di Antropologia presso l’Università di Vilnius, e Ispettore Onorario dei beni culturali presso la regione Sicilia, il quale illustrerà la sua esperienza diretta con la piccola “Bella addormentata di Palermo”;
– Fra’ Tommaso Mianulli dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini di Scorrano, il quale parlerà dell’aspetto teologico della morte secondo il suo Ordine di appartenenza;
– il signor Antonio De Donno, carabiniere gallipolino appassionato di riti e di folklore, nonché organizzatore di successo di eventi, che parlerà dell’aspetto storico-devozionale delle tradizioni della sua città;
– il pianista Luigi Solidoro e il soprano Laura De Vita che cureranno gli interventi musicali al pianoforte, con l’esecuzione di brani della tradizione popolare siciliana.

Ma facciamo un passo indietro…
raccontando “PerdutaMente”

L’autrice ha più volte ribadito che i due romanzi, pur essendo connessi e costituendo l’uno il prequel e l’altro il sequel, possono essere letti in modo indipendente.
Tuttavia, chi scrive ritiene sia necessario fare un breve summit della trama di “PerdutaMente“, per chi non avesse avuto il piacere di leggere questo primo, intrigante e misterioso romanzo (che oltretutto non è più in commercio, anche se l’autrice preannuncia una seconda edizione…)

Alice ha trent’anni ed è un avvocato senza memoria del suo passato … è stato un incidente automobilistico, cinque anni prima, a causarle la perdita dei ricordi.
Tornata nella natìa Gallipoli per immergersi nell’atmosfera dei giorni e dei riti della Settimana Santa, incontra un medico americano, Jeremy Chandler, giunto lì per caso negli stessi giorni. L’incontro scatena in entrambi l’impressione di essersi già conosciuti.
Attraverso molti colpi di scena, Jeremy scoprirà che Alice è proprio la donna che negli ultimi due anni gli ha fatto perdere il sonno e che, apparendo nei suoi sogni e accusandolo di essere un mostro, gli impedisce di avere la calma e la freddezza necessarie per entrare in sala operatoria. Che cosa è successo tra i due protagonisti? Quali oscuri avvenimenti li legano?
Nel giro di pochi giorni, gli eventi condurranno Alice a ricostruire con dolore il suo misterioso passato: un passato che intreccia la sua famiglia, sin dai tempi della seconda guerra mondiale, alle sorti di Rosalia Lombardo, una bambina morta in Sicilia ottantasei anni prima, all’età di due anni, il cui corpo giace, perfettamente conservato, nelle Catacombe dei Cappuccini di Palermo.
E così Alice, protagonista dapprima inconsapevole, scoprirà di avere una caratteristica genetica alla quale molti soggetti senza scrupoli ambiscono, per la quale sarebbero disposti anche ad uccidere. E scoprirà che Jeremy, purtroppo, ha avuto un ruolo fondamentale nella sua attuale condizione psichica.

Il libro è un giallo psicologico in forma di parabola, denso di colpi di scena, il cui incredibile ritmo narrativo conduce in un viaggio fantastico nel tempo e nello spazio con l’eccezionale capacità di tenere incollati i lettori alle pagine.
Questo interessante romanzo inizialmente incuriosisce, poi affascina, fino a rapire letteralmente il lettore con la stessa spasmodica frenesia con cui è rapita la protagonista, che da sempre cerca inconsciamente la verità, quella verità che percepisce essere dentro di sé ma che le è preclusa perché dis-persa nella memoria.
Questa storia racconta la delusione bruciante della scoperta del tradimento dei buoni sentimenti e della fiducia, della sensazione asfittica che si prova annaspando nell’incertezza del dubbio.
Ma è anche la storia del risveglio della protagonista dopo il ritorno dal “paese delle meraviglie”, che si conclude con la certezza che la vita non può morire con la morte.

Insomma, un giallo, un triller e un romanzo di formazione. Tra Malta, Gallipoli e Palermo la protagonista insegue la sua mente perduta fino alla resurrezione nella Settimana Santa, tra i riti della sua gente. 
E con lei Rosalia, la mummia bambina (… addormentata?) nella chiesa dei Cappuccini di Palermo. 

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