Noi, il mondo e l’immaginazione: Còlere
“La matrice che genera la parola cultura è un verbo latino, còlere, che significa innanzitutto coltivare, anche nel senso figurato di avere cura, trattare con attenzione o con riguardo, quindi onorare […]. Coltivare, in buona sostanza, è lavorare la terra. Poi […] questo primo significato è maturato in avere cura, fare crescere […] Dunque […], per tornare ancora all’immagine del lavoro della terra, per la buona coltura non basta còlere il campo, ma altrettanto importante è l’esperienza di chi lo fa, la sapienza dei suoi gesti, e poi serve una semente buona e che la semente buona sia posata in terra fertile, e che al momento giusto arrivi l’acqua. Se il gesto è malcompiuto, se la terra è sassosa o arida, se il seme è sterile, se non viene l’acqua al momento giusto, non ci sono le condizioni perché emerga e fiorisca la coltura e, in senso immaginifico, la cultura: come per i campi, così anche per le persone e le comunità.”
Con le parole di Massimo Angelini nel libro “Ecologia della parola” vi invitiamo a partecipare ad una nuova passeggiata dedicata alla PACE, alla terra, alle braccia, alla fatica, al sudore, alla pazienza e alla cura.
Domenica 6 marzo 2022 ci incontreremo alle ore 10e10 nel parcheggio della sede della Cooperativa Agricola Karadrà. Ci concederemo almeno tredici minuti per assaporare l’aria e la terra delle campagne AradeineCutrofianesi.
Karadrà, che in greco significa “acqua che nasce dalla terra e che dalla terra viene reinghiottita”, è oggi un progetto salentino di agricoltura multifunzionale ed un parco agricolo di circa otto ettari, localizzato tra Aradeo e Cutrofiano, in provincia di Lecce, formato da appezzamenti di terra di tredici diversi proprietari. Karadrà é una cooperativa agricola di produzione lavoro che si occupa di prendere in comodato d’uso terreni abbandonati e incolti per bonificarli e riportarli a produzione con la tecnica dell’aridocultura.
Cammineremo per circa 6 km dirigendoci verso un boschetto incantato, accompagnati dallo spirito di Tommaso CaFazza (discepolo dell’alchimista Matteo Tafuri) e alla ricerca della “chiesa de Lu Litta”. Cercheremo di ritornare al punto di partenza entro le 13e37.
Ognuno è invitato a portare letture campestri e riflessioni rurali.
Si consiglia di indossare scarpe da ginnastica/trekking/gambali abbigliamento comodo.
Chi partecipa all’iniziativa solleva da qualsiasi responsabilità diretta o indiretta gli organizzatori della passeggiata. L’iniziativa non si configura come una visita guidata ma come un incontro conviviale e com-partecipato.
Prima di partecipare leggete attentamente le “istruzioni custodite nella Scatola“: https://www.scatoladilatta.it/chi-siamo/ilnondecalogodellascatola/
CONTRIBUTO DI COM-PARTECIPAZIONE: scegli tu quanto e cosa vorrai destinare alle attività dell’ APS La Scatola di Latta e Soc. Coop. Karadrà.
Utilizzate @Bla Bla Scatola di Latta – Cerca/Offri passaggio per eventi della scatola per non intasare il parcheggio e non inquinare! Foto di Roberta Bruno