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 “Nella Tana del Riccio Nulla terrorizza più dell’ignoto” Di SANDRA GUDDO Recensione a cura di  SABRINA PATANIA

Nella Tana del riccio un libro di Sandra Guddo

Nella Tana del riccio un libro di Sandra Guddo

Il nuovo romanzo di Sandra Guddo si legge tutto d’un fiato, scorrevole, intrigante, appassionato, trasporta letteralmente il lettore dentro il libro sospendendolo in uno spazio-tempo metafisico. Il racconto è una “ghost story” con connotati di thriller ambientata a Palermo in cui si raccontano le vicende di tre donne vissute in contesti sociali ed epoche differenti; in particolare, Nilla e Rita, sono contemporanee mentre la baronessa Maria Luisa Arcuri, è vissuta nella “Belle époque” all’inizio del secolo scorso. Fanno da sfondo diverse storie amorose da cui si svilupperanno gli intrecci con i vari personaggi.

 Nella prima parte del romanzo si descrivono gli accadimenti e la vita delle tre protagoniste; nella seconda parte l’autrice sviluppa la trama che fa emergere il fil rouge che lega l’esistenza di queste tre donne.

Il racconto contiene differenti spunti oltre che parapsicologici, anche filosofici, mitologici, sociologici e differenti riferimenti toponomastici che riportano alla storia della città di Palermo. Essi svelano aspetti segreti di luoghi insoliti che affascinano il lettore e lo conducono alla scoperta di essi.

Cito tra i tanti, il fiume Oreto, un tempo navigabile e balneabile, ancora oggi è attraversato da ben 12 tra cui il “Ponte delle Teste Mozze “che era luogo di esecuzioni capitali: infatti, nei suoi pressi, venivano appese le teste dei giustiziati mediante decapitazione.

Sandra Vita Guddo, autrice del romanzo – Tommasa Siragusa, presidente BRUM – Sabrina Patania, presidente BC Sicilia (Me)

Un altro riferimento storico è legato alla presenza degli Ebrei in Sicilia che emerge attraverso la triste storia famigliare di Nanette, Sara e Rita, rispettivamente nonna, madre e nipote, tutte e tre di lontana origine ebraica. Gli ebrei erano presenti in Sicilia fin dai tempi antichi ma nel 1492, un editto dei regnanti spagnoli, li espulse dal regno previa conversione al cristianesimo. Gli ebrei che si convertirono cambiarono spesso anche il cognome e venivano chiamati, dai cristiani, “Marrani” non avendo essi fiducia nella loro conversione; dall’altro non facendo più parte della comunità ebraica venivano abbandonati a loro destino. Ciò portò molti ebrei a ritrovarsi in forti difficoltà economiche spingendoli a ricercare sostentamento con lavori umili e degradanti.

Questo è uno degli episodi attraverso cui l’autrice manifesta un realismo amaro e delicato per i diseredati e gli oppressi e soprattutto nei confronti delle donne.  Il romanzo si sofferma in un luogo simbolo di Palermo e dell’intera Sicilia, ovvero il Cimitero di Santo Spirito nel cui sagrato, nel 1282, iniziò la rivolta popolare contro il dominio dei francesi, i famosi “Vespri Siciliani”, episodio storico che viene citato dall’autrice anche in “Ciciri Racconti di terra di Sicilia”, forse perché come essa stessa scrive “in quel lontano passato i siciliani avevano orgoglio e dignità “.

Gost story è un termine anglo-sassone che identifica delle narrazioni in cui l’ambientazione è fondamentale come abitazioni solitarie, con un clima di cordiale normalità, in cui improvvisamente si introduce un fantasma, una figura ectoplasmica che, avendo subito dei traumi in vita, di solito identificati con una morte violenta, non riesce ad avere pace ed “andare oltre” alterando la vita delle persone reali manifestandosi ad essi in maniera disturbante. 

Questo si evince subito dal sottotitolo del libro che è “Nulla terrorizza più dell’ignoto”. L’ignoto in questo caso è la dimensione ultraterrena che nel racconto si materializza nella misteriosa presenza della nobile donna Maria Luisa Arcuri che arriverà a sconvolgere la vita di un’intera famiglia. Se da un lato l’ignoto spaventa l’uomo dall’altro lo affascina e lo incuriosisce.

 Omero, nel suo grande poema epico, l’Odissea racconta come l’indole umana, simboleggiata dal protagonista Ulisse, tende alla scoperta, alla ricerca della conoscenza affrontando anche l’ignoto. Così Nilla, una delle protagoniste, alla fine del romanzo entrerà in collisione con le dimensioni “sottili”, provando spavento e allo stesso tempo attrazione per quel mondo fino a sfidarlo.

Il racconto si apre alla possibilità che esista una vita dopo la morte, che tra il mondo dei vivi e quello dei morti non si palesi un netto confine e lo spiega chiaramente attingendo al principio di Lavoisier con le parole di Padre Sebastiano, uno dei personaggi: “(…) in natura tutto si trasforma in un ciclo perenne ed ogni cosa continua ad esistere seppur sotto altra forma, una forma diversa da come l’abbiamo conosciuta. Ciò accade ogni giorno sotto i nostri occhi e non ce ne rendiamo conto: pensa al ciclo dell’acqua. Essa evapora, si condensa precipita sotto forma di pioggia, si infiltra nella terra e va ad alimentare le sorgenti da cui scaturirà ancora sotto forma di acqua.”

In fondo l’intero universo è composto da massa ed energia, concetto che un secolo e mezzo dopo Lavoisier, verrà sviluppato dalla fisica teorica che con il suo più celebre esponente Albert Einstein metterà in relazione la massa con l’energia nella più nota equazione E=mc2. In tutte le trasformazioni della materia avvengono sempre trasformazioni dell’energia che ne seguono lo stesso principio di conservazione, per cui è consequenziale pensare che anche la componente energetica umana si trasformerà e forse permarrà in un’altra forma.

 Cosa c’è dopo la morte?  È un quesito che l’uomo di tutte le latitudini, culture e tempi, si pone da sempre.

Il Libro Tibetano dei morti risalente all’VIII secolo d.C. contiene l’insegnamento sulla vita e la morte predicato dalla figura del grande maestro Padmasambhava, sulle esperienze dell’anima cosciente nell’intervallo di tempo che, secondo la cultura buddhista, sta fra la morte e la rinascita.

Una cosa è certa la morte livella e a tutti, prima o poi, toccherà varcare la soglia, sondare l’ignoto e forse svelare il più grande segreto dell’esistenza umana.

Nella Tana del riccio un libro di Sandra Guddo
Nella Tana del riccio un libro di Sandra Guddo
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