“Natura morta”. Scultura in legno dipinta ad olio di Giovanni Teresi
Recensione della Dott.ssa Amb Lenuș Lungu
Una tecnica leggermente più complicata, la cui difficoltà è data dalla struttura della superficie che si vuole colorare: il legno. Su una tale superficie, i movimenti del pennello sono difficili e la trama assorbe rapidamente la vernice applicata, richiedendo una maggiore quantità di colore rispetto ad altre superfici.
L’artista include una vita naturale nelle composizioni. Una natura morta senza impurità. Nulla distoglie lo sguardo dell’osservatore dalla contemplazione di grappoli d’uva multicolori. Un solido sfondo in legno marrone, fungono da ottimo palcoscenico e supporto per la composizione teatrale dei frutti. Ad occhio nudo, puoi vedere quanta attenzione ha prestato lo scultore per scrivere i dettagli: cesti di viti abilmente intrecciati sulla tela.
Il realismo dell’immagine merita un’ammirazione speciale. I frutti vengono raccolti e posti in un cesto insieme alle foglie, mentre le foglie non vengono ritoccate, vi sono tracce di luce e ombra che su di esse appassiscono e rinascono. Gli abili elementi volumetrici della natura morta, il rapporto naturale tra luce e ombra, sono ancora più vicini allo spettatore. Le foglie dell’uva ci mostrano oltre i limiti dell’immagine. Hai voglia di allungare la mano per prendere il tuo frutto preferito.
L’artista ci mostra una visione filosofica della vita e della natura morta. Alcune foglie sono ancora verdi, altre un po’ disidratate e quasi morte. La natura si è rivelata un supporto per il pittore, permettendogli di creare un’opera d’arte così bella.
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Biografia breve dell’artista Giovanni Teresi in Catalogo