Music Together Lecce: apre la rassegna Paola Maritati con “Lingua volgare” – 21 gennaio alle ore 19- viale Giovanni Paolo II, 18
Nella periferia leccese: apre la rassegna Paola Maritati
Poesia e musica nella periferia leccese, nuovo possibile centro, cittadino e personale, cuore pulsante di vita, energia e vitalità.
La rassegna “di margini poetici: incontri tra musica e poesia”, nella sede di Music Together (viale Giovanni Paolo II, 18), apre i battenti domenica 21 gennaio alle ore 19 con la presentazione di “Lingua volgare” (Musicaos Editore, 182 pagine), dell’autrice salentina Paola Maritati.
Intento della rassegna, organizzata da Music Togheter, progetto in collaborazione con Musicaos Editore, quello di riscaldare cuori e menti lontano dai templi della cultura cittadina. Tentando di convincere chi vorrà farsi coinvolgere in questo viaggio a spostare il proprio centro per ritrovare un nuovo assetto.
Tre autori in tre domeniche nei primi tre mesi dell’anno, dunque. Il tutto si svolge in un luogo dedito per natura all’ascolto e alla musica, che durante la settimana ospita corsi di educazione alla musicalità per famiglie
Dopo l’apertura con “Lingua volgare” di Paola Maritati, il 18 febbraio sarà la volta di Antonio Palumbo con la sua “La Lunga partenza”.
Infine Adriana Polo chiuderà con la presentazione musicata del suo primo libro “parole chiave” (17 marzo).
Vi aspettiamo Domenica 21 Gennaio intanto
Ingresso libero.
preferibile prenotare al 3289143780
L’esordio poetico di Paola Maritati si muove in un terreno polisemantico dove la discussione è accesa, brillante, tra poesia aulica e verso sconcio, nella ricerca continua di un punto di equilibrio in una forma che fa suoi alcuni modi della poesia italiana delle origini, per arrivare a spingersi in zone ipermoderne, invettive. «Le persone che hanno molta immaginazione naturalmente sono spinte a parlare ad alta voce», scriveva Pietro Verri, «… vi è però un che di scurrile in questo modo di esprimersi». Qui c’è una voce alta, dal tono “in levare”, che delinea personaggi archetipici, protagonisti di filastrocche per adulti e rime del disincanto, dove gli hashtag sono segnavia e allo stesso tempo indizi di smarrimento, tendono la mano nella costruzione di un filo rosso che coniuga modalità antiche e moderne, per poi ritrarsi lasciandoci un quadro organico, coerente. «Lingua volgare» è poesia che ci riporta all’istante immediato di una vita «qui e ora», con una radicalità da medioevo contemporaneo, sacro e profano, tra trivialità e ironia, sarcasmo e irrisione, con echi poetici dai Limerick, Rodolfo Wilcock e «Carmina Burana».