Museo Castromediano nuovo centro vaccinale: esempio di eccellenza non solo culturale
Di Pompeo Maritati
E’ stato inaugurato il nuovo Centro Vaccinale presso il Museo Sigismondo Castromediano di Lecce. Una straordinaria iniziativa dove mai come oggi possiamo dire che di necessità si fa virtù. La Cultura, quella con la “C” maiuscola si fa protagonista delle necessità della propria gente, prestando i suoi spazi e mettendo a disposizione il suo patrimonio a tutti quei cittadini che saranno chiamati a vaccinarsi presso la sua sede.
Nell’attesa di essere vaccinati si potrà visitare il museo e un pianista allieterà l’attesa con l’esecuzione di brani musicali.
Che dire, in momenti come quelli che stiamo vivendo, di grande difficoltà sociale ed economica, constatare come il nostro territorio sappia dare risposte aderenti e intelligenti è di grande conforto. Ci si lamenta con estrema facilità quando le cose vorremmo che andassero meglio, anche se a onor del vero buona parte delle lamentele non sono del tutto campate in aria. Oggi però, corre l’obbligo morale di riconoscere e plaudire a questa meravigliosa iniziativa dimostrando che la Cultura è il vero e unico mezzo con cui poter affrontare le sfide della nostra quotidianità.
Infine riportiamo la riflessione del Dott. Luigi De Luca, Direttore del Polo biblio-museale di Lecce che esprime e sottolinea quanto sia importante quest’abbraccio tra la storia di una Città e i suoi cittadini.
TOCCATI DALLA BELLEZZA
Non c’è giorno che non inizi con l’interrogarci sul senso del nostro lavoro.
Oggi la missione è chiara.
I musei, sono l’espressione più alta dello spirito di un popolo, di cui interpretano il desiderio di conoscenza e di progresso, il bisogno di evasione.
Con questa visione, Sigismondo Castromediano e gli amministratori della Provincia di terra d’Otranto fondarono questo museo più di 150 anni fa, interpretando gli ideali di emancipazione civile e le aspirazioni unitarie del Risorgimento.
Forti di questa missione ci trasformiamo in un punto di vaccinazione. In un presidio di salute pubblica. Attuando una volontà politica della Regione Puglia, collaborando con le autorità sanitarie, con il conforto della Provincia di Lecce e della Soprintendenza.
Lo facciamo restando un luogo di cultura; al servizio di una speranza per l’umanità, alla quale la bellezza può contribuire a dare forma anche oltre il ritorno ad una normalità senza futuro.
Vorremmo uscire dalla pandemia non con un ritorno indietro ma con un andare avanti, verso un’umanità migliore.
A questo la cultura è chiamata: a provare a dare forma al bisogno di una “vita nuova”.
Non è importante perché si entra in un museo o come si guarda una mostra. Ci basterà rubare, a chi viene a vaccinarsi, uno sguardo, anche solo con la coda dell’occhio.
Perchè, come dice E. M. Forster: “Solo quello che vedi con la coda dell’occhio ti tocca nel profondo“. In fondo qual è il compito di un museo, se non metterci davanti alla bellezza con la speranza di restarne toccati?
Luigi De Luca, direttore del Polo biblio-museale di Lecce.
P.S. Un grazie grande a tutto il personale e ai collaboratori del Polo Biblio Museale, per la generosità e l’entusiasmo con cui hanno affrontato questo nuovo impegno.