Musei, come Stazioni di Posta
di Riccardo Rescio
Le Stazione di Posta, al tempo in cui messi e cavalieri percorrevano lunghi percorsi cavalcando veloci destrieri e i trasporti erano a trazione animale, erano quei luoghi adibiti per le soste temporanea dei corrieri, delle carrozze private, delle diligenze, dei carri merci, che trasportavano persone e cose, approvvigionamento e merci di vario genere e ovviamente per effettuare il cambio dei cavalli.
Ebbene se dando spazio alla fantasia, che ora più che mai diviene condizione essenziale, per ritrovare un sano equilibrio, che la frenesia degli ultimi decenni ha completamente pervaso la nostra vita, potremmo immaginare di fare un viaggio lento come un tempo, ma attento, un viaggio alla scoperta della Bellezza, nel mondo dell’Arte e degli Artisti, che hanno reso grande il nostro Paese.
Un viaggio comodo, rilassato, in una immaginaria carrozza che percorre le strade, i luoghi e i palazzi dove l’Arte ha trovato casa.
Un viaggio con soste nelle fantastiche Stazioni di Posta, dove poter ristorare l’anima, ammirando con gli occhi le meraviglie in quei luoghi custodite.
Sono i nostri straordinari Musei, le Mostre, Le Gallerie, le Stazioni di Posta, stazioni di ristoro, i luoghi di benessere del nostro io più profondo.
Palazzo Vecchio a Firenze è una di queste Stazioni di Posta.
È il monumento simbolo della città che da oltre sette secoli, è sede del suo governo cittadino.
Palazzo Vecchio reca testimonianze straordinarie di tutte le fasi salienti della storia e dell’Arte di Firenze.
Dai resti del teatro di età romana conservati nel sottosuolo, si passa ai sontuosi ambienti dei quartieri monumentali decorati da celebri artisti del XV e XVI secolo, per giungere infine agli spettacolari affacci panoramici del camminamento di ronda e della torre.
Tra i capolavori presenti nell’edificio, la Giuditta di Donatello, le pitture di Bronzino nella Cappella di Eleonora e il Genio della Vittoria di Michelangelo.