IL PENSIERO MEDITERRANEO

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Mostra “Piero Dorazio: Hypnerotomania” da Lorenzelli arte a Milano 23.1-24.2.2024

articolo di Serena Rossi

La Storica Galleria Lorenzelli arte di Milano in Corso Venezia ospita la mostra HYPNEROTOMANIA di Piero Dorazio (1927-2005) dal 23 gennaio al 24 febbraio 2024 e in concomitanza presenta uno stand tutto dedicato allo stesso artista dal titolo Smagliante ad Arte Fiera Bologna, nel week end del 2-3-4 febbraio 2024.

A Bologna il Gallerista Matteo Lorenzelli espone una selezione di opere di grande formato dove il denominatore comune è il rosso, un colore che è vincolo stesso alla qualità artistica, e che Dorazio impiega con una potenza espressiva provocatoria.

La provocazione, tutt’altro che retorica, è insita nel lavoro e nello spirito dell’artista, che ha sempre dimostrato di avere uno sguardo lucido e tagliente in grado di descrivere il proprio tempo e anticipare i contorni del futuro. 

Il progetto per Arte Fiera si propone quindi di sottolineare agli occhi del pubblico e del mercato questi valori necessari al panorama del contemporaneo.

Nella Galleria di Milano invece nella mostra personale di Dorazio dal titolo Hypnerotomania ci sono in esposizione tele policromatiche, sono in tutto una quindicina di opere dagli anni ’70 agli anni ’90.

Tralasciando l’importante opera che dà il titolo all’intera mostra colpiscono i gialli di “Cantata” che immergono in prati fioriti di narcisi o “A ala” dove si vedono tutti i colori in lingue affusolate come raggi su lino, colpisce al centro sul fondo della sala uno dei due più grandi capolavori sulla destra “Charlie” dove su sfondo nero/blu si ritrova ancora tutta la gamma dell’iride o “Disincanto” dove l’Artista lascia spazio alla materia sotto e il colore si fa da parte, esce il lino come matrice, come essenza prima diviene sostanza.

Sono giochi di colore e cromatismi su pianta stabile con risultati di deciso equilibrio formale anche nell’incompiuto. Dorazio sa come gestire lo spazio e manovra la materia colore senza incorrere in eccedenze o ipercromie ma solo leggere/dense magmatiche pennellate che costruiscono atmosfere di paesaggi astratti e orizzonti di sole.

Linee verticali e segmenti a delineare raggi che costruiscono realtà nuove forse migliori.

Piero Dorazio nasce a Roma il 29 giugno 1927. Insieme ad Achille Perilli frequenta lo studio del pittore Aldo Bandinelli, dove scopre il fascino della pittura a olio.

Durante la guerra si arruola come interprete nella VIII armata britannica.

Rientrato a Roma fa parte del gruppo Arte Sociale, ma quando questo si divide a causa della crisi del Psi, Dorazio conosce Pietro Consagra, Giulio Turcato, Salvatore Scarpitta, Angelo Savelli, Sandro Penna e molti altri. La vocazione per la ricerca pittorica e la rivalutazione del futurismo ispirano il Manifesto del Formalismo del Gruppo Forma 1, che dirige con Consagra, Perilli e Turcato

ponendosi contro il provincialismo e la tendenza ufficiale del realismo socialista. Organizza a Roma il gruppo Age d’Or nel 1949-50. Nel 1953 scrive La fantasia nell’arte moderna, il suo testo sull’arte moderna. A New York frequenta i nuovi artisti americani, fra i quali Robert Motherwell,

Herbert Ferber, Mark Rothko, Wilhelm de Kooning, Franz Kline, Helen Frankenthaler e il critico Clement Greenberg. Dal 1954 al 1959 risiede stabilmente a Roma. Nel 1960 viene invitato dall’University of Pennsylvania, a Philadelphia, a riconcepire e dirigere il Dipartimento di Belle Arti alla School of Fine Arts, la quale, negli anni sessanta, era stata riconosciuta come la scuola

d’arte e di architettura migliore d’America. Vi insegna dal 1960 al 1969 per sei

mesi l’anno, tenendo conferenze anche in altre università. Tra il 1967 e il 1968

sospende il suo insegnamento a Philadelphia, invitato a Berlino dalla Deutsche

Akademische Astauschdienst.

Nel 1970 rientra a Roma e vi si stabilisce, compiendo comunque viaggi in Grecia, Africa e Medio Oriente. Nel 1975 acquista un antico eremo Camaldolese a Todi, lo ristruttura e riadatta la chiesa come studio, mentre per anni trascorre il periodo estivo nella sua casa-studio di Rodi. Piero Dorazio muore il 17 maggio 2005 a Perugia.

A ala 1985 90×70 cm olio su tela
Charlie 1990 130×160 cm olio su tela
Cantata 1983 85×45 cm olio su tela
Discanto 1975 80×110 cm olio su tela
Azul 1987 60×40 cm olio su tela

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