Mostra Le mie città di Gabriele Basilico in Triennale a Milano da ottobre 2023 al 7 gennaio 2024
di Serena Rossi
A dieci anni dalla scomparsa del grande fotografo milanese Gabriele Basilico la sua città natale Milano gli fa dono di due belle mostre una in Triennale e una a Palazzo Reale.
In Triennale alla mostra Le mie città sono esposte magnifiche fotografie e un video che spiega la sua storia, come intellettuale e studioso.
Storie e tessiture di vita. Macchine, auto, cani soli. E cemento. Bambini nei cortili, solitudini urbane.
Scritte sui muri che precedono i graffiti, pre-esistenti, curve, canali e palazzi popolari. Monumenti pubblici.
Architetture. Tutto racchiuso in due grandi sale con al centro foto di corpi racchiuse in teche con raffigurate feste e pic nic, manifestazioni, erano gli anni sessanta e settanta.
Ancora sulla parete a pannello foto di grandi grattacieli a colori, poche. Grandiose campiture grigio azzurre cielo.
Sull’ultima parete della prima sala 6 grosse fotografie della città di notte coi suoi monumenti da vicino. Tutti questi scatti danno sensazioni intime, anche senza soggetti umani si sente molto calore umano.
Tutto molto intimo e personale. E non freddo pur essendo solo paesaggio urbano.
Così la mostra prosegue in bianco e nero con fotografie di palazzi e monumenti 1985.1995. Sviluppandosi maggiormente verso le architetture industriali. Fino al 2010 che Basilico stesso definisce Il mio domani.
In un’ala della mostra si ritrovano desolate le vedute dall’alto del nostro Duomo. E poi un bel video e le fabbriche 1978.1980. Metafisiche stile De Chirico e sospese come templi greci.
Poi la sezione 2006.2012 Porta Nuova che sembra una nuova città caotica, Babilonia.
Spessore intellettuale ed interiore dato da una continua ricerca di nuovi linguaggi attraverso le architetture industriali che indaga.
Molto vera e commovente la dedica che gli espone il Presidente della Triennale Stefano Boeri all’entrata della mostra, parla della nuova Milano dopo l’Expo 2015 e di come Basilico l’avrebbe amata ancora e forse vista coi suoi occhi.
Gabriele Basilico nasce a Milano nel 1944. Dopo aver completato gli studi in architettura presso il Politecnico di Milano nel 1973, inizia la professione di fotografo dedicandosi alla fotografia di paesaggio e più in particolare alla fotografia di architettura. Raggiunge la notorietà nel 1982, quando realizza un ampio reportage sulle aree industriali milanesi intitolato: “Ritratti di fabbriche“. A proposito di questo lavoro, Basilico ha dichiarato in seguito: “Ho sempre pensato che i miei “ritratti di fabbriche” nascessero dal bisogno di trovare un equilibrio tra un mandato sociale – che nessuno mi aveva dato, ma che era la conseguenza dell’ammirazione che io provavo per il lavoro dei grandi fotografi del passato – e la voglia di sperimentare un linguaggio nuovo, in grande libertà e senza condizionamenti ideologici“.
Nel giro di due anni si trova ad essere invitato alla Mission de la DATAR. Lavora a più riprese a questo progetto tra il 1984 il 1985 e il suo contributo a la Mission è esposto nella grande collettiva a Parigi nel Palais de Tokyo (1985). Seguono anni di intenso lavoro in cui si alternano commissioni pubbliche e ricerche sul territorio che sono state raccolte in libri “culto” come: Italia &France (Jaca Book), Bord de Mer (AR/GE Kunst), Porti di Mare(Art&), Paesaggi di Viaggi (AGF), Scambi (Peliti), L’esperienza dei luoghi (Art&) fino all’esperienza sconvolgente della serie realizzata nella martoriata Beirut (Basilico Beyrouth 1994). Nel 2002 la GAM, Galleria civica d’arte moderna e contemporanea di Torino gli dedica una retrospettiva. Nel 2003 vince il premio di miglior libro fotografico dell’anno con Berlin, del festival Photo España . Nel 2003 partecipa alla V Biennale di Architettura e di Design di Sao Paulo con una mostra in collaborazione con Alvaro Siza.La sua ricerca va sempre più allargandosi alle grandi metropoli del mondo: Istanbul, Shanghai, Rio de Janeiro. Dopo aver combattuto contro una grave malattia, Basilico muore, nella sua Milano, il 13 febbraio del 2013.