Mostra Ipotesi di geometrie. Omaggio a Giuliano Barbanti Galleria Lorenzelli

di Serena Rossi

“…L’amore per la pittura nella piena libertà di sperimentare…”

(G. Barbanti)

In seguito alla sua recente scomparsa (2022), la Galleria ha deciso di dedicare una sala all’artista (e amico) Giuliano Barbanti, con un corpus di opere dagli anni ’70 alle più recenti di medie grandi dimensioni da 35×35 cm a 100×100 cm.

La mostra è visitabile da martedì 8 novembre negli orari della Galleria.

Venerdì 10 febbraio il critico d’arte Roberto Borghi mi ha invitata ad una interessante presentazione in Galleria Lorenzelli a Milano in Corso Buenos Aires , è stato presentato lo spettacolo Rosso dedicato all’artista Rothko del Teatro Elfo Puccini con Ferdinando Bruni in scena dal 14 febbraio al 12 marzo 2023.

Per me è stata l’occasione di visitare l’interessante mostra delle tele del pittore Brabanti in mostra.

Sono spazi poetici dove prevale lo spazio grigio e brevi incursioni di colore e dove la geometria apre la visuale e cambia la prospettiva personale. I lavori in esposizione sono molto originali, poetici e raffinati.

Giuliano Barbanti nasce il 22 ottobre 1936 a Sesto San Giovanni. Barbanti inizia la sua carriera come grafico e segue poi gli studi ricercando nella pittura fontaniana e nell’astrazione geometrica. Ottiene un riconoscimento dalla Galleria Blu per l’opera Diomira nel 1964.

Tiene la sua prima mostra personale a Sesto San Giovanni nel 1966 al Centro Culturale ricerca.

Nel 1966 e 1967 ottiene altri Premi poi si dedica totalmente all’uso dell’aerografo per ottenere un continuum spaziale, o un disturbo ai bordi della superficie monocroma.

Più avanti diventa insegnante alla Scuola del Castello di Milano e partecipa nel 1974 e nel 1989 alla Biennale Nazionale città di Milano.

Da allora ottiene numerosi riconoscimenti e partecipa a mostre in Musei e Fondazioni.