MOSTRA In and Out Reality a cura di Lucrezia Nardi allo Spazio Musa a Torino dal 7 al 13 novembre 2023
di Pompeo Maritati
Lo Spazio Musa di Torino dal 7 al 13 novembre 2023 ha ospitato l’importante mostra collettiva di arte contemporanea di 15 artisti IN AND OUT REALITY a cura di Lucrezia Nardi, classe 1991 curatrice e Insegnante all’Università di Torino di Storia dell’arte contemporanea.
Lo Spazio Musa si trova proprio in centro città, nel quadrilatero, esattamente in Via Della Consolata 11E e si offre come luogo d’incontro molto suggestivo, antico, con soffitti con travi e mattoni a vista e un piano sotterraneo con degli scavi antichi, un’ottima location per eventi di pregio.
La Curatrice Lucrezia Nardi ha invitato gli Artisti a partecipare alla mostra dopo una chiamata alle arti con una Call lanciata sui social, Instagram, e una selezione ristretta.
La Nardi ha creato nello spazio MUSA della mostra una narrazione che si muove tra la veglia e il sonno, con un approccio iconografico metafisico e surreale che sfida i confini tra realtà e finzione.
Gli Artisti in mostra provengono da luoghi e generazioni diverse e ci raccontano il tempo in cui viviamo, un tempo fatto di possibilità, ipotesi, sperimentazione e incontri.
Le opere presentate con In and Out Reality catturano un sentimento simile a quello di una realtà irreale, sintetica, in equilibrio tra la rappresentazione dell’intimità interiore e una realtà esteriore immaginaria. Si tratta di sculture che invitano a muoversi, entrare e interagire, dipinti e fotografie che giocano con la percezione in un contesto spesso illusorio, asimmetrico, in bilico tra l’astrazione onirica e la realtà illusoria. Questa esposizione esplora un movimento discontinuo e diversificato all’interno delle poetiche specifiche che ruotano attorno al concetto di interno ed esterno, intesi come posizioni variabili rispetto alla percezione, ora vicini, ora distanti. Le immagini sono riconoscibili ma allo stesso tempo distorte, astratte e prive di un collegamento finale con la realtà, creando una sensazione simile a un sogno. Anche quando ci svegliamo, rimane un’ombra sulla retina in composizioni bidimensionali e tridimensionali.
Al piano di sopra ci sono nelle sale grandi quadri sull’arancione e bianco, e piccole fotografie di corpi umani e cavalli che narrano storie romantiche, in un’altra stanza un grande tappeto di erba sintetica nera con al centro una tela bianca simulacro dedicato ad un giovane pittore mancato di recente dall’artista Matteo Melotto opera Natba, qui alle pareti fotografie nere e bianche di fiori dischiusi enormi in macro di Matteo Serra.
Al piano di sotto si ritrovano le tele di Serena Rossi, nostra redattrice di Milano, che propone suoi nuovi lavori freschi ed eterei con poco colore appena accennato. Composizione 80×100 cm acrilico su tela 2023, Ninfee 80×100 cm 2023 e Storm 50×50 cm acrilico su tela 2023 ed un’installazione del 2023 Stand By mattoni refrattari e lana 80x40x30 cm. Le sue opere ricreano nature morte urbane in dialogo tra loro e pietre a terra trovate durante l’installazione. Serena Rossi distrugge vecchie forme per proporre nuove armonie, e dona paesaggi leggeri e sereni.
In Fronte alla Rossi vi sono altre tele astratte di Veronica Carvelli che lavora sulle emozioni e fa anche dei Workshop come pratica artistica e di ricerca. I suoi lavori sembrano freddi ma lasciano diversi strati di emozione.
Alle pareti di questa stessa sala interessanti ossidazioni metalliche di Chiara Fiorano.
Una mostra questa che riunisce tanti diversi punti di vista e soprattutto suggerisce nuovi spunti per il futuro.