Mostra FLUMINA di Roberto Ghezzi a cura di Cristina Gilda Artese presso l’Acquario Civico di Milano fino a gennaio 2024
di Serena Rossi
L’Acquario Civico di Milano nei giorni delle feste dell’Immacolata e di Sant’Ambrogio e oltre offre una mostra davvero interessante ai milanesi e ai turisti, FLUMINA di Roberto Ghezzi a cura di Cristina Gilda Artese, promossa dal Comune di Milano Cultura.
La mostra è un percorso fra le “Naturografie” di Roberto Ghezzi, idea lanciata e brevettata una ventina di anni fa dallo stesso artista che da allora ha deciso di abbandonare la pittura tradizionale per lasciar parlare la natura: immergendo in diversi habitat delle tele in tessuti non trattati (cotone, garza, lino, seta) e lasciando che la natura vi imprimesse con i suoi sedimenti. I suoi lavori sembrano pittura materica, invece le tele sono caratterizzate da tracce vegetali e animali (microorganismi, foglie, fanghi, funghi, etc).
Negli anni con questa particolarissima “tecnica” Ghezzi ha girato il mondo – dalla Macedonia alla Groenlandia. A Milano in mostra si trovano i suoi ultimi lavori, nati all’interno di alcune aree di Parco Adda Nord, nel cuore della Lombardia, prima regione italiana per estensione fluviale.
E’ una mappatura del fiume Adda tra tele grandi impresse con elementi naturali, poetiche e liriche e sperimentazioni Flumina, fino a ridurre la tela a lembi distrutti sul fondo del telaio come residui sul fondo del fiume.
E poi, appesi, anche lavori con collage e acquarello che sono mappature fluviali, rilevazioni natura-fiume.
Nella grande sala finale quattro tele enormi appese fluide senza telaio, logorate da terra, vento e agenti atmosferici gli stessi che incidono sul fiume. Vere sindoni dell’Habitat. E poi un video in loop di acqua che scorre sul fondo del fiume, pietre sotto, musica elettronica di sfondo, immersivo e contemporaneo, fino alla calma.
Una mostra ben curata, con la sede più che appropriata, proprio un ambiente acquifero; dedicata all’entità fiume come umanizzazione della natura, antropizzazione.
Astratto concetto che si fa arte e scienza, e studio. Ghezzi con la sua particolare tecnica si avvicina alla natura non contaminandone l’ambiente ma in silenzio, studiandone la presenza e rispettandola. Come Dea.
Dimostrando aperto animo sensibile e artistico, da Maestro.