Mostra di Arte contemporanea Notte a Palazzo Pirola a Gorgonzola a cura dell’Ass. cult. Arte tra la gente 1.6-16.6.2024
di Serena Rossi
L’Associazione Arte tra la gente propone questa interessante mostra di arte contemporanea con il patrocinio del Comune di Gorgonzola Notte a Palazzo Pirola alle porte di Milano a giugno 2024, dove rientra anche un progetto di reading poetico l’8 giugno 2024 ore 21 in occasione della Notte Bianca a Gorgonzola.
L’Associazione culturale Arte tra la Gente, propone per il ciclo “Ospiti a Palazzo” una
mostra collettiva dal titolo “Notte”. Arte tra la Gente, nata nel 2007, composta da artisti che vivono e lavorano sia a Milano che nell’hinterland milanese, si occupa di promuovere eventi artistici a
carattere sociale. Ha affrontato negli anni tematiche delicate quali l’autismo, la
violenza sulle donne tra le mura domestiche, il confine, le barriere ecc. proponendo
mostre di pittura, scultura, grafica, installazioni e digital art in spazi pubblici.
Arte tra la Gente torna per la quarta volta a Palazzo Pirola, dove aveva già
presentato le mostre “Tra la Gente” nel 2015, “Il Bosco” nel 2018 e
“Attraversamenti” nel 2019.
Anche in occasione di questa esposizione collettiva è stato scelto un tema “Notte”
molto suggestivo, che offre ai 33 artisti ampie possibilità interpretative. Ciascuno di
essi, con la propria creatività e sensibilità artistica e usando i mezzi espressivi più
consoni ha raccontato la propria “Notte” sia come spazio temporale, fisico che
interiore, simbolico regalando al pubblico molteplici interessanti spunti di
riflessione.
La mostra verrà arricchita durante la Notte Bianca dell’8 giugno dalla lettura di poesie
sul tema. Giorni e orari di apertura: Vernissage sabato 1 giugno ore 18
. giovedì-venerdì: 16.30 – 19.30 sabato-domenica: 10.00 – 12.00 / 16.30 – 19.30
. sabato 8 giugno: 16.30 – 22.30
Le opere in mostra sono le più svariate da semplici tele dipinte a vere installazioni, a opere di fiber art, tutte interessanti e di grande impatto visivo, consiglio la visita della mostra che è ad ingresso libero.
Gli artisti partecipanti: MARIA AMALIA CANGIANO – FRANCESCO COLOMBO –
JONE DEL BALZO – FABIO FACCHINETTI – ANNA FINETTI –
ANNAMARIA GAGLIARDI – UMBERTO GIORGIONE – PAOLA
FAGGELLA – LUISA FONTALBA – MARIO GRANDI – ANNA
LAMBARDI – ANNA LENTI – PINO LIA – NADIA MAGNABOSCO –
CARLO MALANDRA – GIOVANNI MATTIO – VERONICA MENGHI
– CARLA OLIVA – ROSALIA NORDIO – ELISABETTA ONETO –
ROBERTA PALEARI – CHIARA PELLEGRINI – MARI JANA PERVAN
– MARIAGRAZIA ROMANO’ – SERENA ROSSI – LUCREZIA
RUGGIERI – DANUTA SANDOMIERSKA – SALVATORE SANNA –
IDA ROSA SCOTTI – CELINA SPELTA – MADDALENA SPROVIERO
– MORJANA STOJANOFF – GIOVANNA BRIGIDA TONAZZO
I Poeti presenti anche in catalogo ELEONORA BELLINI – LUIGI CANNILLO –
MADDALENA CAPALBI – LIDIA CHIARELLI – GABRIELLA
COLLETTI – ANNITTA DI MINEO – ROSALBA LE FAVI –
ALESSANDRO MAGHERINI – EMANUELA NIADA – ANTJE STEHN
Notte. Notte senza orpelli, scevra di aggettivi, o articoli che la circoscrivano.
Austera nella sua statura, che contende al sole l’abbraccio della terra e delle sfere
che rotolano negli spazi siderali.
La parte migliore è sua, quella delle mani che si sfiorano, dei corpi che si attraggono
per ricomporre l’unità perduta, quella dei silenzi colmi dell’ebbrezza che innesca
l’abbrivio del mondo.
Fisica è la notte declinata con l’articolo determinativo, quella che si contrappone
al dì, quella che è presenza inflessibile allo scadere delle ore riservate al carro
sferragliante nel cielo, quella che accoglie gli ultimi sbuffi della locomotiva che
trasporta le esistenze e spegne con soffi lievi le scintille delle ruote che stridono
alla stazione di cambio. Concreta di ombre premurose che si affollano per offrire
riposo alle fatiche e ricaricare di energia membra esauste. Ma anche concreta di
seduzioni per chi vive nella scia delle stelle che impazzano nel buio e si dissolvono
dopo aver esalato il soffio che innesca il chiarore dell’alba.
Eppure la notte che si avvale dell’articolo che la determina sprofonda nell’astratto,
si dilata a dismisura, invade il campo della metafisica e da un significato puramente
astronomico, passa a valori traslati, che attengono all’animo, alla ragione, ai
comportamenti, all’assenza di una direzione.
La notte con l’articolo determinativo può portare consiglio, o può essere perdita
di senno, può portare ristoro, o sprofondare nell’angoscia, innescare sogni
confortanti, o essere lacerata dall’ incubo che faccia giorno, destare allegrezza,
o suscitare terrore, può essere foriera di speranza, o simbolo di disperazione,
esprimere la meraviglia di un cielo stellato, o il buio che vieta il passaggio.
Quante valenze ha la notte! Di quante realtà è intrisa, di quante metafore!
Più familiare e umana è la notte preceduta da un articolo indeterminato.
Una notte evoca esperienze vissute, gioie assaporate, ansie risolte, il sollievo di
un pericolo scampato, la nostalgia e finanche il rimpianto di irripetibili momenti
Una notte d’estate, una notte d’inverno, una notte abbinata alle singole
stagioni, a un evento irripetibile, a un’epifania che fa capo a una storia che si fa
sangue, materia, emozioni.
L’immagine che esplode per lo più nella mente davanti al termine Notte (quello
spoglio, eremitico che si erge statuario, senza puntelli) è quella di un colore scuro
che annulla ogni altra cosa. Ma non necessariamente, perché può rivelare altro:
innanzitutto sé stesso.
Notte è un colore deciso in cui predomina la tonalità del blu, ma intrisa delle
emozioni cromatiche scaturite dalla luce. Un colore che non spegne, ma pullula
della vita che bisbiglia e fruisce del silenzio per rigenerarsi.
Blu notte apre alla fantasia, mescola sogni e desideri, fumosi fantasmi e operosità
silenziosa, lacerti di favole impigliati nelle spire del sonno che si ricompongono
con il favore delle tenebre, fondali marini solcati da riflessi d’argento, voragini di
cielo per appuntarvi le stelle, varchi per ritrovare il cammino.
Blu notte è anche il colore che allude agli errori commessi, agli orrori che ci gravano
sul capo, all’angoscia che produce lo smarrimento in un labirinto senza il filo di
Arianna. Blu notte è l’assenza di speranza, ma è, al tempo stesso, l’attesa paziente
di un lucore foriero di salvezza: il tempo reale, non metafisico, ma cinetico, trae dal
ventre oscuro della notte una immancabile palingenesi.
La mente umana, consapevole di questo avvicendarsi costante, da sempre indaga
sul fascino suggestivo della notte, affidandosi ora alla geometrica ragione, ora
alla sua sterminata capacita mitopoietica. Le arti tutte vi hanno fatto man bassa
creando uno sterminato canto polifonico, che si accresce ogni giorno, ogni notte
e di cui sarebbe arduo ripercorrere le manifestazioni, senza tema di smarrimento
e dimenticanze. Un coro di voci che ci invita ad unirci.
E noi con entusiasmo rispondiamo all’appello: buona notte!
Testo introduttivo di Giovanni Mattio
Una poesia:
ELEONORA BELLINI
Una pietra in più
La luna stanotte viola l’inferriata,
mi sveglia tracciando
strisce di luce sul lenzuolo. Gioca.
L’orologio
occhieggia e svela
che un nuovo giorno corre verso l’alba.
Una pietra in più
appesantisce le mie tasche.
Da Prove d’autunno, Puntoacapo 2018