MOSTRA di arte contemporanea IO formato 30×21 cm – Galleria Quintocortile Viale Bligny, 42 Milano dal 16 al 23 novembre 2022
Di Serena Rossi
MOSTRA di arte contemporanea IO formato 30×21 cm
Galleria Quintocortile Viale Bligny, 42 Milano dal 16 al 23 novembre 2022 ingresso libero
A cura di Mavi Ferrando e Gretel Fehr
La storica e bella Galleria Quintocortile del centro di Milano promuove una mostra collettiva con un gruppo di più di cento artisti, 120 partecipanti. Tutti amici e conoscenti, pittori e poeti, artisti e musicisti, per lo più milanesi, tra i partecipanti anche Antonella Prota Giurleo, Alina Rizzi, Adalberto Borioli, Pino Lia, Donatella Baruzzi, Gabriele Genchi e Serena Rossi, oltre alle due curatrici.
Quintocortile è un’associazione di promozione sociale nata nel 1997 che si occupa sopratutto di arte contemporanea. Ha organizzato negli anni una serie di mostre “a tema” raccogliendo intorno ai suoi progetti decine di artisti. Dal 2004 ha avviato con l’associazione Milanocosa una serie di iniziative che vedono all’interno delle mostre d’arte la partecipazione di poeti e musicisti diventando un punto di riferimento per molti operatori culturali dell’area milanese.
Il formato richiesto è stato un A4 cioè 30×21 cm.
Io presento un lavoro di sperimentazione dal titolo Profilo, collage, spray e acrilico su cartoncino, anno 2022 e formato 30×21 cm.
Ho fotografato il mio profilo sul cuscino poi ho stampato in bianco e nero e lo ho usato come maschera su carta e spray nero. Il concetto di Fragile su cui lavoro da qualche anno ha preso forma sotto nuove spoglie, l’autoritratto e devo dire che mi sono divertita e sicuramente andrò avanti sperimentando sul tema.
Più di cento artisti sono stati invitati a proporre in questa mostra a tema “io”, una sorta di autoritratto, una riflessione sul rapporto con una possibile immagine di sé in un momento storico in cui si avverte un forte pressing sulla questione dell’identità. Con un proprio lessico, con codici estetici da decriptare, grafemi, pittura, fotografia ed altre tecniche eterogenee, supportati da uno stesso unico formato, gli artisti hanno prodotto un “memoir” componibile che è anche soprattutto un’attenta sintesi artistica, poetica, politica.