Mostra ARGENTINA. Quel che la notte racconta al giorno, dal 21.11.2023 al 11.02.2024 al Pac di Milano a cura di Andrés Duprat e Diego Sileo
articolo di Serena Rossi
Al Pac di Milano a cura di Andrés Duprat e Diego Sileo c’è da visitare una bellissima mostra di arti visive dal titolo ARGENTINA. QUEL CHE LA NOTTE RACCONTA AL GIORNO aperta dal 21.11.2023 al 11.02.2024.
La mostra propone una selezione di opere realizzate da più di venti artisti argentini di diverse generazioni negli ultimi cinquant’anni. Attraverso sculture, installazioni, fotografie, video e performance, il progetto curatoriale si sviluppa su tre assi – ironia, letteralità e citazione – che presentano differenti modalità di approccio alla rappresentazione di una cultura spesso caratterizzata, in passato così come oggi, da forme di violenza. Situazioni e attitudini che superano le congiunture e si installano in una domanda sul futuro e su quali sono le battaglie sociali da combattere, in Argentina e nel resto del mondo. Un percorso eterogeneo che cerca anche di raccontare e di far emergere le tante sfumature e le molteplici forme di espressione di un paese che per anni è stato la meta principale delle grandi migrazioni europee.
Il titolo, omaggio all’omonimo romanzo dello scrittore argentino di origini italiane Héctor Bianciotti, rimanda alla dicotomia tra l’inquietante e il luminoso evocata anche nelle opere in mostra, metafora di una storia che il giorno non conosce e che la notte deve raccontare.
Artisti in mostra: Eduardo Basualdo, Mariana Bellotto, Adriana Bustos, Matias Duville, Leandro Erlich, León Ferrari, Lucio Fontana, Ana Gallardo, Alberto Greco, Jorge Macchi, Liliana Maresca, Marta Minujín, Miguel Rothschild, Adrián Villar Rojas, Cristina Piffer, Liliana Porter, Nicolás Robbio, Graciela Sacco, Alessandra Sanguinetti, Tomás Saraceno, Mariela Scafati, Juan Sorrentino.
Girando la mostra ho provato diverse emozioni: stupore davanti all’installazione di Villar Rojas con un vero frigorifero aperto con cibo vero fissato con liquidi chimici, immobilizzato, simifinto. Stupore passando sotto al capannello costruito dalla installazione con le tele monocromatiche rosa acceso della Sarfati.
Interessanti le grosse carte dipinte di nero a carboncino con scritte grigie sul basso dal titolo Cannibali.
Emozionante la saletta con due video giganti in loop dal titolo Cerimonia con immagini di festeggiamenti calcistici di vittorie e parate militari, molto patriottico, dal sapore sudamericano, tipico.
Belle le opere fotografiche e l’installazione di Liliana Porter all’entrata, di buon gusto e molto artistiche.
Un po’ forti le grandi fotografie che compongono la sala dedicata alle opere di Alessandra Sanguinetti che ritrae animali in Argentina. Tutti vicino alla morte, intensa la violenza che corre sottile.
Nell’insieme la mostra è ben curata e disposta con ampio spazio e respiro, le ricerche contemporanee sono interessanti e di stimolo, utilizzano tutti i media visivi. Il Padiglione di Arte Contemporanea, Pac, del resto di presta benissimo a mostre di grande livello al pari dei grandi Musei internazionali.