Morte e Rinascita tra il mito e la filosofia dell’ Eterno Ritorno di Fabrizio Manco (7/8)
Il Mandala “, la ruota della vita , il “ Rotundum “ , il Mysterium Coniunctionis e il cerchio come completezza della morte e della rinascita, attraverso la psicologia di Carl Gustav Jung ( 1875- 1960 ) .
Negli studi intitolati Il segreto del fiore d’ oro : un libro di vita cinese, scritto e pubblicato insieme allo studioso Inglese di testi Cinesi Taoisti Richard Whilhelm e le Cose che si vedono in cielo, scrittoda Jung all’età di ottanta anni, nel 1958 , nel quale interpreta a livello psicologico e psicoanaltico il fenomeno nascente degli UFO ( Unidentified Flying Objects) , lo psicoanalista Svizzero Carl Gustav Jung ( 1875- 1960 ) , lascia intendere che il concetto di Rotondum e di Circolarità sia l’ essenza della natura di questi misteriosi oggetti sconosciuti.
In particolare nel Segreto del fiore d’ oro ( 21 ) , Jung afferma che l’unione degli opposti, cioè il Mysterium Coniunctionis, non è un processo razionale, ma bensì un lungo processo psichico che si manifesta attraverso i simboli. E proprio uno dei simboli dell’unione degli opposti che la psiche manifesta è proprio il Mandala, cioè il cerchio . Nella lingua Sanscrita, Mandala significa Cerchio magico. Ma i Mandala non sono presenti soltanto in tutto l’ Oriente e in particolare nel Buddismo Tibeteno : Fin dalle origini del pensiero Cristiano, soprattutto nel pensiero Cristiano di epoca Medievale troviamo dei Mandala. Il primo medioevo ci ha trasmesso Mandala che raffigurano Cristo al centro e i quattro Evangelisti e i loro simboli posizionati nei quattro punti cardinali. E a questo punto si spiega il motivo per cui nei quattro pennacchi di molte chiese Cristiane sono spesso raffigurati i quattro Evangelisti: la cupola e i quattro pennacchi rappresenta una sorta di Mandala. Ma anche nell’ antico Egitto troviamo il Mandala con le numerose raffigurazioni del dio Horus attorniato dai suoi quattro figli. È molto probabile che questo Mandala Egiziano sia un anticipazione, a livello psichico, di quello Cristiano. Mandala si trovano nel pensiero alchimico e mistico di Jacob Bohme, il quale nelle sue opere rappresenta il macrocosmo e il microcosmo attraverso l’occhio filosofico. Ma numerosi Mandala, come ha potuto scoprire Jung stesso attraverso i suoi pazienti, furono disegnati da malati di mente e da persone che venivano in cura da lui. Il più antico Mandala in assoluto è stato scoperto in Rhodesia, e risale al Paleolitico: so tratta di un disco solare, di una Ruota solare, la quale è rappresentata dai quattro punti cardinali. Questo Mandala preistorico è forse una delle più antiche rappresentazioni della Ruota della vita, i quali quattro punti cardinali rappresentano le quattro fasi principali della vita biologica: infanzia, giovinezza, età matura e vecchiaia. Tutti questi Mandala, che addirittura si trovano nelle pitture rupestri del Paleolitico Orientali, significano che il simbolo del cerchio e della circolarità, dimora nel più profondo e atavico stadio dell’ inconscio collettivo. Il cerchio e la circolarità della natura unisce la coscienza attraverso il passato arcaico e il presente dell’ esistenza.
Il Mandala e quindi il cerchio rappresentano il giro attorno al proprio centro, alla propria individualità e alla propria psiche. E l’ Adam Kadmon, cioè l’ Essere umano completo e quindi Platonico, è rappresentato dalla sfera, che è anche la sfericita’ della Natura e dell’ esistere. Il tempo della morte e rinascita è quindi un tempo sferico. La sfera e il cerchio sono anche il simbolo dell’ incubazione di sé se stessi e del proprio Se’. Ma il cerchio, in quanto Mysterium Coniunctionis unisce anche la luce e le tenebre, lo Yin e lo Yang, il maschile e il femminile.
Il Mandala della morte e della rinascita li possiamo trovare, seguendo le indicazioni di Jung, in alcuni Mandala Europei, i quali spesso rappresentano un germoglio vegetale avvolto da una membrana e fluttuante nelle acque. Potrebbe essere una delle tante rappresentazioni inconsce della cellula fecondata umana, lo zigote. Successivamente, dal fondo penetra in esso un fuoco che ne provoca la crescita e insieme da origine e sviluppo ad un grande fiore d’oro che sboccia dalla vescica germinale. E il fuoco che permette lo sviluppo del fiore d’oro è una chiara allusione alla fecondazione dello spermatozoo che penetra nell’ ovulo. Abbiamo la prima Coniunctionis che da origine alla nostra vita. Inoltre la morte e la rinascita in questo simbolismo alchemico, manifesta il processo di decantazione e di sublimazione, il processo che permette che dalle tenebre viene generata la luce e il processo nel quale l’inconscio diventa conscio attraverso lo sviluppo della vita. ( 22).
E come raffigurano due tavole di Mandala incluse nel volume Il segreto del fiore d’oro, rispettivamente la tavola numero 8 e la tavola numero 9, il bambino nel feto è il simbolo della Rinascita: il bambino nella vescica germinale . Il Mandala 8 mostra infatti un neonato al centro in un cerchio, e da questo neonato si dipanano quattro braccia, le quali formano i quattro punti cardinali. Il Mandala quindi comunica che il centro della rinascita è il bambino, il fanciullo divino che dobbiamo fare rinascere dentro il nostro centro. Il Mandala della tavola 9 mostra invece una figura umana adulta, dalla quale si sprigionano numerose frecce che indicano i pianeti e il Cosmo: è la rappresentazione del Microcosmo e del Macrocosmo.
Nello scritto Un mito moderno: Le cose che su vedono in cielo, pubblicatonel 1958, Jung indaga sul fenomeno degli UFO ( Unidentified Flying Objects), che dal 1947, cioè dal caso mediatico dell’ Incidente di Roswell, ha invaso il mondo attraverso innumerevoli avvistamenti di dischi volanti e addirittura rapimenti alieni. In questo importante saggio, Jung, oltre a ricapitolare grande parte delle sue teorie sulla psiche, cerca di dare una sua interpretazione a questi fenomeni. E non è un caso se l’ analisi di Jung punta sul concetto di Cerchio e di Rotundum , vista la natura e la struttura degli UFO. La forma degli UFO presenta una forte analogia con gli elementi dello spazio e la loro struttura come le galassie. Inoltre Jung , attraverso alcuni sogni di alcuni pazienti che hanno sognato gli UFO, ha potuto scorgere che la forma sferica degli UFO appare sottoforma di un Occhio rotondo. ( 23). L’ archetipo dell’ occhio divino che tutto scruta e che tutto osserva, è un simbolo antichissimo, presente fin dall’ antico Egitto e forse fin dalla preistoria. Ecco che come i Mandala, ci troviamo ancora una volta accanto alle simbologie del cerchio ,della sfera e dell’ occhio, che a livello inconscio rappresentano l’unicità del tutto. Per Jung gli UFO, sono sia dei fenomeni psichici che dei fenomeni reali, da indagare attentamente e in maniera scientifica. Cosi, anche per gli UFO ,è valida la simbologia circolare, e vista la loro forma non poteva essere altrimenti. E ancora una volta tutta la realtà risponde ad una precisa forma : quella circolare. E il simbolo e la figura dell’ occhio è appunto una figura circolare. In particolare gli UFO , soprattutto quelli che compaiono nei sogni analizzati da Jung, rappresentano l’Occhio di Horus che guarisce il padre Osiride dall’ accecamento causato dal fratello Seth. L’occhio di Horus è pertanto un simbolo di luce, e nella religione Egizia era utilizzato come simbolo apotropaico, come simbolo di protezione. Esso si trova nei sarcofagi, sui muri delle case, sui papiri e negli amuleti. Ma non dobbiamo dimenticare che il simbolo dell’ occhio si trova nel Il Signore degli Anelli con il Terribile Occhio di Sauron e nell’ Occhio di Yamadril, Le molte, la creatura velenose dell’ universo della Storia infinita di Michel Ende. Ma il simbolo dell’ UFO è una struttura sferica , e ancora una volta è la circolarità e la ciclicità che compare sia nei sogni dei pazienti che sognano gli UFO, sia nei misteriosi oggetti nei cieli della terra. Gli occhi inoltre, sono il simbolo dello sguardo dell’ anima, che è sempre attento e non dorme mai. Perché l’anima è tutto ciò che riguarda l’ interiorità, l’intuito e la consapevolezza: tra realtà che sono sempre vigili e attente. Per questo è possibile fare un’ analogia tra l’occhio di dio e quindi l’ occhio dell’ anima e gli occhi dei pesci: così come gli occhi dei pesci sono sempre aperti, così l’occhio interiore non dorme mai.
L’ottava e ultima parte sarà online il prossimo 10 luglio