Morte e Rinascita tra il mito e la filosofia dell’ Eterno Ritorno di Fabrizio Manco (3/8)
La Fenice 9: Il libro degli animali fantastici: l’ Eterno Ritorno tra il Samsara e Friedrich Nietzsche.
Se Il librodell’ Universo , pubblicato da Tezuka nel 1969, ha una chiara ispirazione proveniente dal film di Stanley Kubrick, 2001: Odissea nello spazio ( 1968), il libro degli esseri fantastici, pubblicatoda Osamushi nel 1981, sembra più essere stato ispirato dalla concezione Buddista del Samsara e dell’ interpretazione che ne fa Friedrich Nietzsche nel suo Aforisma 341. Tuttavia, io considero Il libro degli esseri fantastici, il più Nicciano del ciclo della Fenice. Nella storia del Libro dell’ Universo, oltre al tema dell’ Eterno Ritorno dell’ Uguale, è il tema della Regressione individuale nella forma di neonato ad essere affrontato nella storia. Sia nel racconto originale di Arthur Clarke, Odissea nello spazio ,che nella versione cinematografica di Stanley Kubrick , il pilota e comandante della missione spaziale David Bowman, regredisce fino alla forma fetale e prenatale: nel libro di Arthur Clarke, lentamente ma improvvisamente, attraversa tutta la sua vita, fino a trasformarsi in feto. Nel film di Kubrick, dopo avere visto allo specchio se stesso ormai vecchio, si trasforma in un enorme feto gigante che osserva lo spazio. Sono molte e molteplici le interpretazioni che si possono dare a questa parte finale del romanzo e del film. Ma sicuramente il significato principale è la rinascita, la quale può avvenire solamente attraverso la Regressione. È la Regressione che permette l’inizio di una nuova vita. Come se la pellicola del film della nostra vita permette , arrivati ad un certo punto della nostra vita, di riavvolgersi e di ricominciare una nuova versione di noi stessi attraverso una nuova nascita. Quindi l’ Eterno Ritorno e la Regressione, nella storia raccontata da Ckarke e da Kubrick, non è una condanna per delle nefandezze compiute e quindi per delle colpe da espiare, come avviene nella dottrina del Samsara e quindi nelle due storie narrate da Tezuka: in Arthur Clarke e in Stanley Kubrick il processo di Regressione serve per rinascere, una concezione della Regressione molto vicina al processo di trasformazione e Regressione alchemico, come analizzeremo dopo.
Nel Libro degli esseri fantastici, il giovane Principe guerriero Sakonnosuke , che in realtà è una ragazza cresciuta come un maschio da suo padre, è intenzionato ad uccidere una famosa monaca Buddista, di nome Yaobikuni , il quale nome significa “ Colei che vive da ottocento anni “. Il motivo risiede nel fatto che le sue capacità di guaritrice le permettono di guarire anche il padre della crudele principessa guerriera, la quale con questo gesto impedisce al padre di guarire e di fare altre guerre. Un giorno, Sakonnosuke entra nel tempio dove dimora la monaca : la monaca in preghiera, mentre entra Sakonnosuke, è già consapevole che sarà uccisa da lei,ma tuttavia la principessa guerriera è indecisa….
“ Immagino siate preoccupata che io resti in vita, e che muoia solo apparentemente…. State tranquilla , una volta colpita morirò , però…. Un altro essere umano prenderà il mio posto…. In questo mondo, i miei sostituti continueranno a vivere in eterno….
Sommo Sakonnosuke…. Sulla strada che vi conduceva qui a questo tempio, avete incontrato un violento temporale…. Per un istante sono calate le tenebre mentre una freccia di luce turbinava nel cielo…. Questo tempio è un luogo chiuso… qui il tempo impazzisce scorrendo persino alla rovescia…. Da qui non uscirete fino al giorno della vostra morte…. ( 13)
La guerriera Sakonnosuke, infuriata da tutte queste assurdità, con un colpo di spada taglia la testa alla monaca Buddista Yaobikuni. In seguito con il suo assistente prendono una barca per fare ritorno al castello, ma mentre si mettono a remare improvvisamente la barca torna alla riva. Subito dopo Sakonnosuke e il suo assistente provano la strada del bosco, ma anche qui si ritrovano misteriosamente sul punto e a capo. Ogni volta che cercano di proseguire dritto, tornano sul punto di partenza. Entrata di nuovo nel tempio Buddista della monaca, Sakonnosuke è costretta ad indossare gli abiti monacali di Yaobikuni e diventare la monaca guaritrice. Il motivo è perché al tempio arrivano decine e decine di vecchi e di malati che desiderano essere guariti dalla grande monaca Yaobikuni. In suo aiuto viene una misteriosa piuma di coda di uccello, lunga, rossa e fiammeggiante, la quale si dice abbia poteri curativi. Successivamente, Sakonnosuke, assiste al ripetersi della battaglia che suo padre ha combattuto prima ancora che lei nascesse, avvenuta durante il secondo anno dell’ era Onin, corrispondente al 1468. Sakonnosuke inizia così a comprendere che il tempo sta scorrendo alla rovescia e sta quindi regredendo , e che tutto stava procedendo proprio come aveva detto la monaca guaritrice Yaobikuni. In seguito tutti i malati e i feriti di quella battaglia arrivarono da lei per essere guariti. Passano più di dieci anni, e al tempio Buddista dove Sakonnosuke dimora nelle vesti della monaca Yaobikuni, arrivano malati di ogni genere e sorta, e anche numerosi mostri e creature fantastiche e assurde desiderano di essere guarite dal suo potere speciale. Così Sakonnosuke decide di diventare lei stessa la monaca tagliandosi i capelli e indossando perennemente le sue vesti. In seguito, giunge la notizia che il comandante delle truppe nemiche, cioè suo padre, ha appena avuto un erede: è nata Sakonnosuke. Il tempo quindi regredisce al contrario in modo infinito. E Sakonnosuke capisce una volta per tutte che il tempo e la storia si ripetono all’infinito e che lei stessa crescerà di nuovo, compirà diciotto anni e arriverà nel tempio a tagliare la testa alla monaca guaritrice Yaobikuni…. praticamente, è come se Sakonnosuke decapitera’ se stessa innumerevoli volte ancora….
Una notte, mentre Sakonnosuke/ Yaobikuni dorme, le appare in sogno la Fenice, la quale svela la verità a Sakonnosuke :
“ …. Ti sei macchiata di una grave colpa e per questo sarai punita : Il tuo destino è quello di continuare ad essere uccisa per l’eternità!…. per te quest’ultimi trenta anni si ripeteranno all’ infinito…. E per sempre arriverà un nuovo te stesso, che ti ucciderà e prenderà il tuo posto…. “ ( 14).
Queste parole della Fenice, sembrano essere pronunciate dal demone misterioso dell’ Aforisma 341 della La Gaia Scienza di Friedrich Nietzsche. Sono la sintesi dell’ Eterno Ritorno, e la Fenice in questo dialogo descrive l’ Eterno Ritorno del Tempo. Ma Osamushi, in quanto Orientale, inserisce nella storia il concetto di Samsara, che prevede un barlume di salvezza dopo avere espiato le colpe commesse e superato le relative prove. Non è come la storia di Makimura, condannato in eterno senza nessuna possibilità di salvezza , alla nascita, alla crescita e all’ eterno ringiovanimento . Nella storia di Sakonnosuke c’è un barlume di speranza, come prevede il Samsara. Infatti la Fenice spiega a Sakonnosuke, che le creature fantastiche malate, furono inviate da lei stessa per osservare il suo comportamento. Avendoli salvati, ha così superato una delle prove…
“… Nei vent’anni che restano tu salverei la vita a tutte le creature che ti faranno visita. Se lo farai, riuscirai ad espiare le tue colpe… e per un solo giorno, al termine della successiva Regressione dei trenta anni, questo luogo si aprirà al mondo esterno. Ogni tre decenni, il tempo torna per un momento al presente, e in quella occasione sarai in grado di andartene da qui…. “ ( 15 ).
Dopo questa visione onirica, trascorsero altri trenta lunghissimi anni, e un giorno Sakonnosuke uscì finalmente dal tempio della monaca Yaobikuni e rientrò per un momento al castello. Ma subito decise di rientrare nel tempio e fece scappare il suo servo Kahei nel mondo esterno, in quanto lui non aveva colpe da espiare. La guerriera Sakonnosuke decise quindi di restare al tempio…. Giunse notizie che una monaca guaritrice, di nome Yaobikuni, poteva aiutare suo padre…. Sakonnosuke si presenta al tempio della monaca guaritrice appositamente per eliminarla….. E per un istante sono calate le tenebre, mentre una freccia di luce bianca turbinava nel cielo….. ( 16).
Io ritengo che è di fondamentale importanza sottolineare la forma del lampo del cielo disegnato da Osamu Tezuka. La forma di questo lampo è una Spirale Equiangolare. Nella storie del Libro degli animali fantastici, appare nella seconda pagina al terzo quadro: in una tempesta notturna, con uno sfondo formato da un’immensa foresta di pini, un lampo di luce accecante invade il cielo notturno con la sua forma a spirale Equiangolare. Successivamente, la spirale Equiangolare compare a pagina 159 ,poco prima che Sakonnosuke decapita la monaca Yaobikuni, e a pagina 255, nelle quali pagine finali della storia del manga, Tezuka ingegnosamente ha riproposto l’inizio della storia del Libro degli animali fantastici, con le immagini di Sakonnosuke che si reca al tempio per decapitare la monaca guaritrice Yaobikuni…. Siamo cosi tornati all’inizio della storia e contemporaneamente all’inizio del manga: la struttura del manga è il riflesso della stessa struttura del tempo ciclico del Samsara e dell’ Eterno Ritorno dell’ Uguale….. ( 17 ), mentre a pagina 209, Sakonnosuke, mentre si rende conto che il tempo sta regredendo al contrario, osserva le acque del fiume che turbinano formando una spirale di Archimede Con la rappresentazione della Spirale Equiangolare e della Spirale Equiangolare, Tezuka, secondo il mio parere, ha messo in evidenza che il tema centrale è la ciclicità perenne dell’ Esistenza, dello spazio e del tempo.
Ma anche nella storia precedente, Il libro dell’ Universo, è presente la regressione del tempo: non soltanto per la vita di Makimura, ma anche per il pianeta nel quale è stato confinato. Tutto questo è una creazione della Fenice. E oltre a Makimura anche il pianeta dove deve abitare è soggetto alle leggi della Regressione temporale. Lo racconta in prima persona Saruta:
“ vidi con i miei occhi un fenomeno fuori dal comune…. Una tempesta!… i tuoni riecheggiavano, la pioggia cadeva forte, copiosa e incessante…. Le rocce franavano, un’enorme alluvione inondo’ la terra. Quando tutto cessò, la corrente impetuosa originata da quelle piogge torrenziali, iniziò incredibilmente a fluire in senso contrario…. E in men che non si dica, le terre ritornarono incredibilmente a seccarsi, come se nulla fosse accaduto. Le acque si ritirarono ed evaporarono all’ istante…. Le rocce tornarono a riva e si riposizionarono nel posto dove erano prima di franare. Avevo la sensazione di assistere ad in film montato al contrario!… in breve tempo, la zona tornò esattamente come era prima, e a me lasciò la sensazione di avere visto qualcosa di inspiegabile!…. “ ( Da Osamu Tezuka, La Fenice, Il libro dell’ Universo, pag. 321, Edizioni J- Pop… , corsivo in colore nero scritte appositamente da me per evidenziare la regressione temporale).
Con questo monologo narrativo, Tezuka ha descritto come agisce sulla realtà materiale il tempo in fase regressiva. Ricordiamo infatti che tempo, spazio e materia sono interconnessi e collegati tra di loro. Senza la materia non può esistere il tempo, e senza il tempo di conseguenza non può esserci né spazio e né materia.
Restando in tema “ Manga “, la Spirale Equiangolare è creata nella Mafuba, la tecnica sigilla – demoni che si trova nella Saga del Mago Piccolo nel manga Dragon Ball di Akyro Toryama. Invece il concetto di Ricapitolazione temporale è presente in un’altra storia manga di Osamu Tezuka contenuta in una raccolta intitolata The Crater: in questa storia il protagonista riesce ogni volta in tutte le sue imprese perché poco tempo prima di realizzare un qualcosa torna indietro nel tempo utilizzando il fiume di un acquedotto. Tuttavia un suo rivale geloso del successo con le ragazze del protagonista, decide di indagare, e quando scopre il metodo che permette di tornare indietro nel tempo, facendosi prendere dalla rabbia torna indietro diverse volte nel tempo, ma così facendo regredisce sempre di più fino a tornare bambino, quindi neonato e addirittura embrione e un grumo di cellule. Per poi scomparire del tutto tornando all’epoca prima del suo concepimento.
Intermezzo: Morte e Rinascita, la regressione temporale e l’ Eterno Ritorno nella “ Storia infinita “ di Micheal Ende.
Il libro La storia infinita, è stato concepito da Micheal Ende come un libro dentro un libro. Nella storia sono contenuti concetti psicologici Junghiani come i Paradossi, il concetto di Mysterium Coniunctionis e le simbologie collegate all’ Eterno Ritorno, come il simbolo dell’ Ouroboro, caratterizzato da due serpenti attorcigliati uniti in cerchio; simbolo e caratteristica dell’ oggetto magico della storia: il medaglione AURYN.
Nel romanzo, la circolarità e l’eternità del tempo sono tra i temi principali: lo stesso oggetto magico, il medaglione AURYN, è l’archetipo dell’eternità, poiché è formato da due serpenti attorcigliati uniti in cerchio . Bastiano Baldassarre Bucci, è l’eroe che salva Fantasia e il suo regno dalla distruzione del Nulla, metafora e archetipo della Morte e dello scorrere del tempo che distrugge ogni cosa. Bastiano Baldassarre Bucci rappresenta la Rinascita, l’unico essere umano, non a caso un bambino, capace di fare rinascere il regno di Fantasia. Prima però, Fantasia ingaggia il giovane Atrieau, il quale ha il compito di andare dall’ Infanta Imperatrice con il medaglione AURYN. Quando arriva da lei, scopre che il suo vero compito era quello di portare il Salvatore da regno degli umani al regno di Fantasia. Il Salvatore è Bastiano Baldassarre Bucci, che sta leggendo la Storia Infinita. Successivamente, l’ Infanta Imperatrice va da sola in una montagna dove dimora da tempi immemorabili un vecchio monaco eremita , nato già vecchio, che scrive di continuo la storia di Fantasia. Il vecchio monaco eremita nato già vecchio è la personificazione del tempo. Infatti ha il compito di scrivere in continuazione , in maniera circolare e ciclica tutti gli avvenimenti di Fantasia, ogni volta uguali a prima. Così si crea di continuo la storia infinita. Ma per fare questo la storia deve ogni volta regredire, cioè deve tornare ogni volta all’inizio della storia, fino all’ arrivo del Salvatore….. così Bastiano Baldassarre Bucci lo osserviamo di nuovo dirigersi di nuovo nella libreria del Signor Coriandoli dopo essere stato inseguito dai bulli della scuola….. li dentro scopre un bellissimo e misterioso libro intitolato La storia infinita, stampato in due caratteri di colore diverso, rosso per gli avvenimenti del nostro mondo, verde per le vicende di Fantasia. La copertina è rossa con uno stemma che riproduce un Ouroboro. Fantasia è in grave pericolo. Il Nulla la minaccia. E tutto il suo regno rischia di scomparire. Fantasia e l’ Infanta Imperatrice hanno bisogno di un eroe: per primo trovano Atrieau, un ragazzino della stessa età di Bastiano. Atrieau si incammina in sentieri sconosciuti, incontra la vecchissima tartaruga Morla, attraversa il sentiero delle colonne e arriva nella dimora dell’ Infanta Imperatrice. Lei svela ad Atrieau, che il suo cammino ha permesso a Bastiano Baldassarre Bucci di capire quale sia il suo compito : è lui il Salvatore di Fantasia. Ma se non comprende quale sia il suo compito e non da un nuovo nome all’ Infanta Imperatrice, il tempo è bloccato nella regressione circolare, ed ogni volta la storia torna dal principio….. così Bastiano Baldassarre Bucci , che rappresenta la rinascita del regno di Fantasia, urla il nuovo nome dell’ Infanta Imperatrice , così il tempo improvvisamente si blocca per riprendere un nuovo cammino, una nuova rinascita sta per iniziare, simboleggiata da un grande uovo che si frantuma…..
La quarta parte sarà online il 20 giugno.