IL PENSIERO MEDITERRANEO

Incontri di Culture sulle sponde del mediterraneo – Rivista Culturale online

Lo Specchio di Galadriel e la simbologia dell’ acqua. Il mondo della Terra di Mezzo/ di olkien 3.

Esso infatti mostra cose che furono, e cose che sono , e cose che ancora devono essere

Esso infatti mostra cose che furono, e cose che sono , e cose che ancora devono essere

Introduzione : Lady Galadriel.

Sono giunto al terzo scritto dedicato in maniera specifica al mondo della Terra di Mezzo. E per questo terzo appuntamento ho scelto di analizzare un particolare oggetto magico: lo Specchio di Galadriel. Tale specchio non è altro che un catino scolpito nella roccia, nel quale Dama Galadriel versa dell’acqua contenuta in una brocca di argento. Oltre allo Specchio è inevitabile che la mia analisi tocca anche la figura e la personalità della bella regina degli Elfi.  E inizio proprio da lei. Chi è Dama Galadriel ?

La sua storia e quella della sua famiglia viene narrata da Tolkien nel  Silmarillion, nel  Signore degli Anelli , nelle relative Appendici e nei  Racconti Incompiuti .Figlia di Finarfin, il principe della razza degli Elfi della stirpe dei Noldor, Galadriel è la sposa di Celeborn, il principe della casata Elfica dei Sindar,  nonché madre di Celebrian , a sua volta madre di Arwen. Galadriel è quindi la nonna di Arwen Undomiel.

Nei Racconti Incompiuti, nel racconto intitolato  La storia di Galadriel, di Celeborn e di Amorth re del Lorien ,  viene ritratta come una delle ragazze più alte e austere del suo regno e con dei capelli più biondi e lucenti di quelli di suo padre:

“ ….ed essa crescendo raggiunse una statura insolita persino per le donne del suo regno ( il regno dei Noldor). Era forte di corpo, di mente e di volontà, capace di tenere testa sia ai sapienti che agli atleti degli Eldar si tempi della loro giovinezza. Persino tra gli Eldar era considerata bella , e i suoi capelli erano una meraviglia senza pari. Erano d’oro come quelli di suo padre e della sua ava Indis, ma più abbondanti e radiosi……  e  gli Eldar dicevano che la luce dei due Alberi, Laurelin e Telperion , era rimasta impigliata tra le sue trecce….. “ ( 2 ).

Oltre che di una bellezza straordinaria, Galadriel è anche una sorta di fata dotata di poteri magici. Galadriel è quindi una maga, che con l’aiuto del potente anello magico Nenya, forgiato da Celembrimbor nella Seconda Era e facente parte dei Tre Anelli Elfici, Galadriel può ampliare maggiormente i poteri magici. E grazie a questi poteri può difendere dalle forze oscure e maligne il reame e il bosco sacro di Lothlorien.

Lo Specchio di Galadriel.

Nella prima parte della Compagnia dell’ Anello, il primo libro della trilogia, Galadriel compare nel sesto capitolo intitolato Lothlorien , dove insieme a Celeborn ospita nel suo regno la compagnia  formata da Aragorn, Boromir, Legolas , Gimli, Merry , Pipino, Frodo e Sam. Con loro in quel momento non è presente Gandalf il Grigio, poiché era stato trascinato sotto il burrone di Barad – Due da un infuocato Balrog contro il quale Gandalf stava combattendo.

Durante la sosta Galadriel invita Frodo e Sam nel suo giardino sacro, perché ha in mente di fare osservare a loro che cosa rivela lo specchio d’ acqua. Nel settimo capitolo della Compagnia dell’ Anello intitolato Lo specchio di Galadriel, si legge questo bellissimo passaggio:

“ scese una lunga scalinata Dama Galadriel , e mise piede in una profonda conca verde, attraversata dal mormorante ruscello d’ argento che sgorgava dalla fontana sulla collina. Sul fondo, una vasca d’argento bassa e poco profonda poggiava su un piccolo piedistallo scolpito come un albero frondoso. Accanto vi era una brocca d’argento. Con l’acqua del ruscello Galadriel riempì la vasca fino all’orlo , e vi soffiò, e  quando l’acqua fu nuovamente calma disse:” Questo è lo Specchio di Galadriel. Vi ho portati qui affinché possiate guardarvi , se lo desiderate …. “ ( 3 ).

Nel libro di Tolkien sono sia Frodo che Sam a guardare all’interno dello specchio d’acqua. Lo Specchio di Galadriel riflette le immagini che riguardano coloro che guardano dentro lo specchio. Nella storia originale di Tolkien Sam osserva la Contea distrutta dalle forze di Sauron qualora decidesse insieme a Frodo di abbandonare la sua missione. Quando guarda Frodo, inizialmente lo specchio d’acqua mostra le immagini di Bilbo e di Gandalf, ma successivamente l’acqua dello specchio comincia a farsi oscura e una gigantesca pupilla senza palpebra appare osservando  minacciosamente Frodo, il quale in quel momento avverte un gigantesco peso al collo. Quell’ Occhio era Sauron, il vero possessore dell’ Unico Anello.

Nella trasposizione cinematografica di Peter Jackson è soltanto Frodo che guarda nello Specchio di Galadriel. Invece nella versione cartone animato del Signore degli Anelli del 1978 , diretta dal regista e animatore Ralph Bakshi , sono entrambi gli Hobbit a guardare nello Specchio di Galadriel, proprio come il romanzo.

Nel capitolo sette Lo Specchio di Galadriel Tolkien aggiunge dei particolari riguardo allo Specchio magico:

“ …. L’aria era molto tranquilla e la Conca molto oscura, e la Dama Elfica accanto a lui era alta e pallida : “ che cosa dobbiamo cercare e che cosa guarderemo ?” domandò Frodo pieno di meraviglia. “ Molte cose comando allo Specchio di rivelare “ rispose ella, “ ed alcuni posso mostrare ciò che desiderano vedere. Ma lo Specchio può anche mostrare spontaneamente delle  immagini che sono più strane e utili di quelle che noi stessi desideriamo vedere. Non vi so dire quel che potete mirare, lasciando lo Specchio libero di creare. Lo Specchio infatti mostra cose che sono e cose furono, e cose che ancora devono essere , ma quali fra queste Egli stia vedendo  nemmeno tra il  più saggio può sapere ….”  ( 4 ).

Da quello che descrive Tolkien lo Specchio di Galadriel è uno strumento di divinazione. È come lo Specchio dei Maghi e la Sfera di cristallo delle fate e delle streghe che fin dall’antichità usano questi oggetti per la divinazione. Gli antichi Egizi utilizzano nelle loro pratiche magiche gli specchi di vetro ovali con i quali tentano di osservare le loro divinazioni. Questo è dal punto di vista magico e divinatorio. Ma a livello psicologico e della psicologia del Profondo  lo Specchio di Galadriel può simboleggiare l’inconscio dell’ essere umano. Il collegamento può essere scovato nell’acqua.

Simbologia dell’acqua e dello Specchio di Galadriel.

L’acqua nel linguaggio psicologico e nella psicologia del Profondo ha molteplici significati. Essa infatti simboleggia la placenta,  il liquido amniotico e il ventre materno. In tutte le fiabe dove è presente l’acqua, essa agisce come il liquido amniotico e la placenta. L’acqua ha molteplici e profondi significati psicologici, psicoanalitici, alchemici ed esoterici. A livello biologico rappresenta il liquido amniotico contenuto nella placenta dei mammiferi placentari, la quale specie umana appartiene. Nella scienza dell’ evoluzione le acque marine e degli oceani rappresentano l’origine delle forme di vita unicellulari e primordiali e la culla dei primi vertebrati come i pesci , i quali sono all’origine di tutta la catena dei successivi animali della terraferma. Nella psicologia del Profondo le acque primordiali possono rappresentare anche il lato oscuro del femminile. Esse sono infatti l’archetipo del femminile ctonio, Dionisiaco e caotico. A livello simbolico le acque possono rappresentare anche le paludi ancestrali dove pullulano degli esseri oscuri e tenebrosi. Nella psicologia del Profondo l’acqua è comunque la dimora dell’ Inconscio e dei suoi aspetti più nascosti. Ciò che osservano Frodo e Sam nello Specchio di Galadriel è infatti il loro stesso Inconscio che proietta le immagini più profonde.  

Le acque sono il regno di Poseidone il re dei mari e  di Nettuno. Ma sono anche la dimora dei mostri marini e dei rettili marini primordiali e preistorici, dei quali echi lontani sopravvivono nelle leggende e nelle mitologie Babilonesi e Sumere. Inoltre nelle fiabe e nelle mitologie di tutti i popoli le acque dei mari custodiscono dei misteriosi tesori nascosti. Ma non dobbiamo dimenticare che le acque simboleggino la fluidità della vita e il suo lato più oscuro e Dionisiaco. Tutto il lato Dionisiaco, ctonio, fluido, cangiante, oscuro, metamorfico e tenebroso della vita, è rappresentato dall’acqua e dal mare, elementi collegati al femminile , alla luna e all’ Inconscio Profondo. Anche sognare il mare o le acque ha un profondo significato psicologico e psicoanalitico. Le acque nei sogni possono essere tranquille, agitate o in tempesta. Poiché le acque nella psicoanalisi rappresentano la parte più profonda e nascosta di ognuno di noi, quando si sogna il mare è quindi l’inconscio che attraverso le immagini delle acque vuole comunicare qualcosa al nostro Io Superiore e cosciente. Spesso molti pazienti preoccupati per alcuni aspetti della loro vita sognano un mare cristallino e tranquillo. Ciò può essere spiegato con il fatto che anche se il  loro Io è agitato, l’ Inconscio è tranquillo. Viceversa sognare un mare agitato e in tempesta può essere l’inconscio che vuole comunicare all’ Io Cosciente di aggiustare alcuni situazioni ancora non comprese dalla parte cosciente. Nei sogni il mare e le acque possono trasportare anche relitti di navi o testi di animali,  il ché significa che l’ Inconscio vuole comunicare qualcosa che ha che fare con il passato.

Dama Galadriel , lo Specchio e il collegamento con le acque.

Analizzati precedentemente i vari aspetti simbolico/ psicologici , è ovvio che l’ Inconscio di J. R. R. Tolkien ha unito Galadriel all’ acqua, alla brocca d’argento e alla bacinella di ceramica: tutti elementi collegati all’utero e al ventre materno. Tolkien potrebbe avere attinto anche alla mitologia Celtica della Fata Morgana e della fontana di Avalon , visto la sua preparazione in tale materia. Si è compreso che nello Specchio di Galadriel è possibile osservare il presente, il passato e il futuro ; oppure situazioni alternative al presente o futuri alternativi. Galadriel sembra quindi essere la padrona delle acque, in quanto Apollinea. Tuttavia è lecito sottolineare che Lady Galadriel ha un lato oscuro e Dionisiaco tenuto a bada e nascosto, ma che pur tuttavia può uscire  allo scoperto se provocato. Non appena infatti Frodo Baggins mostra alla bella regina degli Elfi l’ Unico Anello, il Nono Anello del potere che Frodo stava portando come un fardello, Galadriel subisce una repentina metamorfosi. Come un mare tranquillo e cristallino che improvvisamente diventa tempestoso e burrascoso, Galadriel subendo il fascino e il potere dell’ Unico Anello, tira fuori il suo lato più Dionisiaco e tenebroso. Ecco come descrive Tolkien la trasformazione di Galadriel non appena Frodo le mostra l’ Anello:

“….. me lo mostri di tua iniziativa? Non nego che il mio cuore lo abbia desiderato a lungo!…. Al posto dell’ Oscuro Signore tu avresti una regina! … Non oscura ma bellissima e terribile come l’alba , infida come il mare, più forte delle fondamenta della terra! … E tutti mi ameranno disperandosi !…. “ ( 5 ).

Questo passaggio a mio modesto parere è di notevole importanza perché si trovano concentrati gli elementi che riguardano il lato oscuro e terribile delle acque e del femminile. Galadriel in quel momento è come il mare tempestoso e furioso. La regina bellissima e terribile come l’alba è la Grande Madre Cibele, mentre la frase più forte delle fondamenta della terra racchiude il significato della forza spaventosa delle acque e del mare tempestoso. Nel film di Jackson questa trasformazione viene realizzata in maniera splendida, con Galadriel che assume un colore oscuro e con una voce deformata quasi infernale. Queste sono le caratteristiche dell’ oscurità degli abissi marini. Le acque possono essere infatti anche distruttive, come afferma Eraclito di Elea in un suo frammento:

“ La morte per le  anime è diventare acqua, la morte per le acque è diventare bterra, e dalla terra si genera l’acqua e dall’acqua l’anima ….”  ( 6 ).

Galadriel e Ayesha : una possibile ispirazione?

J. R. R. Tolkien potrebbe essersi ispirato al personaggio di Ayesha , la protagonista dei romanzo di H. Ryder  Hoggard Lei : la donna eterna, uscito a puntate nella rivista The Graphic tra il 1886 / 1887 e pubblicato sottoforma di libro nello stesso anno . La storia di Ayesha è considerata una delle prime storie fantasy moderne , e il successo che ha ottenuto in Inghilterra prima e altrove poi , è molto grande. Penso che tra le letture di Tolkien sia presente, anche se non ho trovato attualmente nessuna conferma. Ad ogni modo l’idea che Galadriel e il suo specchio possano avere come ispirazione Ayesha mi vi è venuta in mente quando ho scoperto che Ayesha possiede una bacinella di ceramica piena d’acqua con la quale osserva gli avvenimenti del passato, del presente e del futuro. Potrebbe essere questo particolare a ispirare lo Specchio di Galadriel. Ma lo ripeto: sono delle personali supposizioni.

Lady Galadriel nelle arti.

Nel 1978 il film di animazione diretto da Ralph Bakshi ha portato sullo schermo molto probabilmente per la prima volta il personaggio di Dama Galadriel, la quale viene ritratta con dei lunghi capelli biondi fino alle spalle, con il diadema e con un lungo vestito principesco di colore bianco e azzurro. Nella illustrazione di Alan Lee viene invece disegnata con dei capelli lunghissimi fino alla schiena, di colore argento e non biondi, s tratti con dei riccioli. Ed è questa illustrazione che è servita a Peter Jackson per la sua Galadriel nel primo film della trilogia La compagnia dell’ Anello. Galadriel nel film di Jackson è interpretata dall’attrice Cate Blanchett, che indossa un lungo vestito bianco e capelli lunghissimi di  colore argento.

Nella musica  Galadriel si trova ritratta in un brano del chitarrista Inglese Steve Hackett, chitarrista dei Genesis, dal titolo Galadriel. Il brano è un tipico pezzo di musica classica, dove la chitarra classica di Steve Hackett e il pianoforte di Marco Lo Muscio creano un’ atmosfera onirica tra la musica Celtica e la musica Iberica. Il brano Galadriel è tratto da un album dedicato al mondo del signore degli Anelli intitolato The Book of Bilbo and Gandalf ( 2010 / 2013 ).

Questa terza tappa nel mondo della Terra di Mezzo mi ha fatto comprendere aspetti altrimenti enigmatici sul mondo misterioso di Arda. Ma il viaggio continua. Alla prossima!…..

Note bibliografiche :

( 1 ) J. R. R. Tolkien, Il signore degli anelli, la compagnia dell’anello ; capitolo 7 : Lo Specchio di Galadriel.

( 2 ) Racconti Incompiuti; il racconto di Galadriel  di Celeborn e di Amorth re del Lorien.

( 3 ) Il signore degli Anelli; la compagnia dell’anello ; Lo Specchio di Galadriel.

( 4 ) Il signore degli Anelli; la compagnia dell’anello : Lo Specchio di Galadriel.

( 5 ) Il signore degli Anelli; la compagnia dell’anello : lo Specchio di Galadriel.

( 6 ) Eraclito di Elea; Frammenti raccolti nell’ edizione di Diels / Khanz.

Fabrizio Manco.

Nota Biografica:

Fabrizio Manco nasce a Marsala, l’antica Lylibeo Romana, città nella quale vive e lavora come Operatore Turistico,  accompagnando turisti e scuole alla scoperta dei tesori della propria città. Ogni anno partecipa alla realizzazione del festival “ Le vie dei tesori “ nel quale si occupa delle opere architettoniche e archeologiche. Crede nell’importanza della cultura e del sapere libero da ideologie e insegnamenti preconfezionati che danneggiano il Sapere. La passione per la scrittura lo ha portato alla collaborazione con riviste Online come “ Il Pensiero Mediterraneo “, nelle quali scrive saggi e riflessioni che spaziano dalla psicologa alla storia dell’arte e dalla letteratura fino alla filosofia.


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