Lo scopo della Religione
di Giorgio Gasperoni
Tutte le religioni condividono determinati scopi in comune, anche se con accentuazioni diverse. Per le religioni occidentali, lo scopo primario della religione è la salvezza. L’etimologia della parola “religione” deriva da una parola latina che significa “ricollegare” con Dio.
Gli esseri umani sono caduti e indegni, e perciò Dio ha stabilito la religione per riparare il nostro livello d’indecenza, restituirci alla nostra bontà originale, e ricollegarci con Dio. Al contrario, la comprensione della religione orientale è contenuta nei suoi caratteri cinesi, che significa “insegnamento fondamentale”.
Questo descrive lo scopo della religione come l’insegnamento di base per la coltivazione di un carattere buono e virtuoso. Se consideriamo il pensiero di Padre Moon, egli riconosce entrambi i significati, poiché come esseri umani caduti, non possiamo coltivare un carattere virtuoso senza risolvere il peccato e ricollegarci a Dio.
Egli distingue due aspetti validi della religione: in primo luogo, le religioni provvidenziali (ebraismo e cristianesimo), il cui scopo è quello di accogliere il Messia che viene a risolvere il peccato originale e ripristinare la piena comunione con Dio, e in secondo luogo, le religioni di tutto il mondo il cui scopo è principalmente quello di formare persone di virtù. Il Regno di Dio è costruito su entrambe le fondazioni.
La religione ha anche uno scopo sociale: per coltivare la comunità. La religione insegna le vie dell’amore e della riconciliazione che permettono alle persone di vivere in pace e armonia. Per estensione, il fine ultimo della religione è di stabilire la pace nel mondo.
Cioè, perché Dio è il creatore e padre di tutti gli uomini, le religioni che ci portano a Dio ci permettono di sentirci parte della fraternità universale che sgorga dal suo amore di genitore.