IL PENSIERO MEDITERRANEO

Incontri di Culture sulle sponde del mediterraneo – Rivista Culturale online

“Liriche sparse” di Vincenzo Fiaschitello

Chiesa della Madonna del Laurana

Chiesa della Madonna del Laurana

Franciscus Laurana me fecit 1471

Antico artista umanista

ponesti la tua firma sulla statua

della Vergine Maria mirabilmente

estratta da un blocco di marmo di Carrara

nel tuo laboratorio di Palermo.

Chi la elevò sull’altare di una chiesa

della nobile città siciliana?

Chi la salvò miracolosamente intatta

tra le macerie del terribile terremoto?

Spesso ai suoi piedi, fanciullo,

pregai ubriaco di sogni e di tramonti,

e ora, se torno a rivederti, sazio di vita,

a te, bianca come la neve, che i secoli

hai attraversato sempre bella e splendente

nella pace divina, non ho nulla da offrire

se non l’inaridito mio campo di fiori calpestati.

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Torreggianti i miei ricordi come dune

Torreggianti i miei ricordi come dune

di sabbia, che incontrando le maestose

onde marine, ad una ad una crollano.

Quel che resta dopo il fatale risucchio

delle acque è appena un velo nebbioso,

un volo lontano di stormi di uccelli

perduti all’orizzonte, un grumo

di confusi sogni che visitano le mie notti.

E poiché corrono senza un filo di ragione,

dissolvendosi presto in mille rivoli,

e un interprete non c’è, sono inutile labile

memoria in frantumi al primo risveglio.

Un arcipelago di isole avvolte nella nebbia

il paesaggio della mia anima prostrata

dalla fatica del vivere.

Di primavera in primavera, tu antico,

che a volte nel crepuscolo mi vieni incontro

sorridente, fa’ che io legga nei tuoi occhi

la presenza dell’eterno divino che irraggia

intorno quiete e saggezza.

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E cerco il fuoco di parole amiche

Parlami ancora delle notti d’estate

quando la calura finalmente vaporava

lasciando spazio alla tenera brezza

e la luna tra le alte palme filtrava

a illuminare il marmoreo volto

di Giovanni Aurispa.

Forse nelle barocche chiese della città

il mio Dio dormiva o peggio era morto?

No, certo! Era ancora lontano il tempo

futuro della fede negata.

Non accadde in un solo giorno, ma accadde

quando, giorno dopo giorno, errore

dopo errore, lo sguardo scoprì Dio in lutto,

in lutto per me che andavo per altre vie,

dove credevo d’incontrare venti favorevoli.

Ora, non più armato dell’antica fede,

tra dubbi fieramente mi dibatto

e cerco il fuoco di parole amiche.

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A lungo muto restò il mio Dio

Incatenato dal misero fare

dei giorni e da sterili pensieri,

a lungo muto restò il mio Dio

e deserto il sentiero della speranza.

Il tempo mutevole ha cancellato

ogni traccia della lontana giovinezza,

una figura traspare alla luce

della fredda luna e di dolente pena

il cuore mi riempie.

Ricordo il giorno e l’ora quando

tra noi nuvole scesero come branchi

di furiosi cani aizzati dall’irosa voce

di un demone del male.

Dove, dove siete giorni della Bellezza?

Ora la notte si avvicina, anzi giunge

e diffonde i suoi raggi d’ombra scura,

il mio passo si affatica e lungamente

dice addio ai luoghi persi della memoria

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Vincenzo Fiaschitello

Nato a Scicli nel1940. Laurea in Materie Letterarie presso l’Università di Roma (1966) e Abilitazione all’insegnamento di Filosofia e Storia nei licei classici e scientifici; pedagogia, filosofia e psicologia negli istituti magistrali (1966). Docente di ruolo di Filosofia e Storia nei licei statali e Incaricato alle esercitazioni presso la cattedra di Storia della Scuola alla Facoltà di Magistero Università di Roma. Direttore didattico dal 1974, preside e dirigente scolastico fino al 2006. Docente nei Corsi Biennali post-universitari. Membro di commissioni in concorsi indetti dal Ministero P.I.

E’ autore di vari saggi sulla scuola, di opere di poesia e di narrativa.

Attualmente è redattore della Rivista culturale telematica “Il Pensiero Mediterraneo” (Redazione di Roma).

Vincitore della XXXIX edizione (2023) del Premio dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli e della rivista internazionale “Nuove Lettere” per la raccolta edita di racconti “Ginevra, racconti storici e non”, Avola, Libreria Editrice,Urso, 2021.

Il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri, lo ha insignito della onorificenza di Commendatore Ordine al merito della Repubblica Italiana (1997).


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